Paolo Olmi da tutto esaurito: il suo "Barbiere" conquista Bordeaux

Successo pieno per il maestro Paolo Olmi a Bordeaux, dove sta portando in scena (fino a domenica 7 ottobre) il “Barbiere di Siviglia”. Dopo gli applausi scroscianti della prima serata di venerdì scorso, il tutto esaurito nello splendido “Grand Theatre” di Place de la Comedie di Bordeaux è proseguito per tutte le altre rappresentazioni e continuerà fino a domenica. Segno evidente che l’opera italiana continua a riscuotere consenso e interesse. E che il direttore d’orchestra ravennate ne è un testimonial importante, particolarmente apprezzato in Francia (come dimostrato anche il successo de “L’Italiana in Algeri” portata in scena a Nancy nel febbraio scorso).

La produzione di Bordeaux è realizzata in sinergia tra Opéra National de Bordeaux - Houston Grand Opera - Canadian Opera Company - Opera Australia con la regia del catalano Joan Font, bravissimo nel tradurre in chiave moderna la celeberrima opera rossiniana senza scadere nel trash. Colori vivaci, richiami continui alla migliore tradizione operistica italiana e un doppio cast composto da cantanti e interpreti più e meno esperti che nonostanti i numerosi debutti hanno saputo portare in scena un ottimo spettacolo.

A evidenziarsi particolarmente, però, è stato l’italiano Luciano Di Pasquale, che nel “Barbiere” ricopre il ruolo di Bartolo (il dottore che vuole ad ogni costo sposare Rosina). Molto interessante la scenografia, concentrata su due luoghi essenziali: l’area antistante l’abitazione di Bartolo e l’interno dell’abitazione stessa, dove campeggia per tutto il tempo un gigantesco pianoforte che durante lo spettacolo si presta a svariati utilizzi.

Due cast giovanissimi, dunque, che si alternano sul palco e che nonostante la giovane età, forti delle cinque settimane di prove condotte dal maestro Olmi che dirige in maniera magistrale l’Orchestre National Bordeaux Aquitaine. Dimostrazione che l’investimento sui giovani, ripaga.