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Venerdì, 29 Marzo 2024
Eventi Cotignola

Il rito spettacolare dell’Arena delle balle di paglia: tra i protagonisti Nada e Mercadini

Show e suggestioni nei sei giorni di programmazione della magica arena di Cotignola. Concerti, opera lirica, narrazioni e piéce teatrali nella natura

Da giovedì 11 a martedì 16 luglio rivive a Cotignola il rito dell’Arena delle balle di paglia, alla sua undicesima edizione. Dove il Canale Emiliano Romagnolo incontra il fiume Senio nascerà quindi anche quest’anno il più grande teatro di paglia del mondo, che avrà per tema i somari che volano.
 
Una suggestione quasi bambinesca, che ritrova le sue radici in antichi modi di dire e di fare capaci di creare associazioni di pensiero non sempre corrette e non sempre sensate: l’Arena, come un somaro che vola, esiste e non esiste, è fatta di una parte concreta e di altre parti - le più importanti - effimere, impalpabili, come le relazioni che servono per costruirla o i sentimenti che risiedono in chi la vive.

L'anteprima

Prima di arrivare all’Arena, anche quest’anno ci sarà un’anteprima a Tebano, sulle colline di Castel Bolognese, una sorta di gemellaggio organizzato in collaborazione con l’associazione Amici del fiume Senio. Gli appuntamenti saranno nelle giornate di lunedì 1 e martedì 2 luglio, nell’area della pesa in via Tebano 45. Sono in programma escursioni, conferenze, presentazioni di libri e concerti, oltre a numerose opere d’arte paesaggistica realizzate sul posto. Dalle 19 in entrambe le serate è aperta la Pesa Osteria, il punto ristoro della festa.

Sabato 6 luglio all’alba ci sarà invece la tradizionale raccolta delle balle, con ritrovo a Cotignola in via Peschiera. Prima della raccolta, il concerto per forcali con il quintetto dei Siman Tov.

Il programma dell’Arena delle balle di paglia

Per l’Arena bisognerà aspettare giovedì 11 luglio. Una partenza cheta, con due appuntamenti a scelta prima del calar del sole: alle 20 a Casa Ercolani Antonio Catalano invita a visitare il suo Villaggio fragile, costruito nel cortile di Pasquale e Giovanna, mentre nei campi si aggirerà El Bechin, un clown muto che scarrozza i defunti tra le carraie dei campi e risveglia burattini d'oltretomba con balli sregolati; alle 20.30 El Bechin si trasferirà al Ridotto balle per l’Horror Puppet Show (spettacolo per bambini).
Alle 21 sul palco centrale comparirà il Fantasma dell’opera di Fabio Pignatta, mentre alle 21.30 andrà in scena l’opera lirica con la Cenerentola di Gioacchino Rossini, con l’orchestra Corelli. Una scenografia originale pensata per l’Arena, con costumi in cartapesta, un asino che vola fin sulla vetta di un campanile, ideati dal regista Lorenzo Giossi.

Venerdì 12 luglio dalle 20.30, a Casa Ercolani, Giuseppe Sangiorgi e Alfonso Nadiani parlano del sesso in romagnolo, in compagnia degli Scaricatori, tre musicisti ispirati a Secondo Casadei, ma che suonano un altro liscio; sono Andrea Costa (violino), Davide Monti (chitarra) e Gianluca Chiarucci (percussioni). 
Dalle 20.30 fino alle 23 nel bosco del canale che porta alla Golena dei poeti, mostri di nebbia: piccolo teatro d'ombre per bambini coraggiosi, uno spettacolo di tre minuti dell’Officina Teatrale A_ctuar di Ferrara per uno spettatore alla volta, liberamente ispirato ai romanzi di Giuseppe Pederiali e ai mostri del fiume Po.
Alle 21.15 sul palco centrale il suono di tamburi di latta degli Psycodrummers e a seguire il concerto di Nada, che presenta il suo ultimo disco “È un momento difficile, tesoro” (Woodworm), dieci canzoni nate negli abissi del suo nero profondo, per poi misteriosamente raggiungere i colori e la leggerezza del pensiero; un disco che non è divertente, ma che rende felici.
Alle 23 nella Golena dei poeti tornano gli Psycodrummers, dieci giovani musicisti che faranno continuare la serata con i loro bidoni che fanno ballare.

Sabato 13 luglio si comincia con la colazione sulla paglia a partire dalle 6 del mattino, con dj set di Luca Fronza, artista e scultore del suono trentino.
La sera dalle 20.30 fino alle 23 replica con i mostri di nebbia dell’Officina Teatrale A_ctuar di Ferrara, per i bambini.
Alle 21 a Casa Ercolani trebbo con Gianni Parmiani e alle 21.15 sul palco centrale “Vita di Leonardo da Vinci, l’avventura di vedere davvero”: una narrazione teatrale prodotta dal Teatro Stabile d’Abruzzo. Oltre al mito, il ritratto originale di Leonardo, genio che non finisce, interpretato da un attore che te lo porta ai giorni nostri. Di e con Roberto Mercadini, regia di Alessandro Maggi, scene e costumi di Francesca Tunno.
Alle 21.30 nella Golena dei morti felici la proiezione del film “La corazzata Potëmkin”: il film forse più famoso della storia del cinema e uno dei meno visti, da gustare in una magia fiume, in versione restaurata. Un film che nella Russia del 1925 celebrava la rivolta dei marinai e della città di Odessa avvenuta nel 1905. Scrostato da decenni di polvere critica e sottratto al luogo comune dell’invettiva fantozziana, è un film di una bellezza pazzesca.
Alle 23 nel Bosco del fiume gli Horseloverfat in concerto: atmosfere sci-fi e psichedelia della prima ora, elementi aleatori e destrutturati presi a prestito dal jazz, dal minimalismo e dalla prima elettronica tedesca trovano spazio accanto a suggestioni esotiche fittizie e approssimative.

Domenica 14 luglio dalle 20 al Trebbo del Canale incontro con Alessandro Carnevali e Roberto Valgimigli, che raccontano i fatti incontrati per strada, tra un Cammino di Santiago e una maratona dal Giappone alla Romagna, con l’accompagnamento in liscio degli Scaricatori.
Alle 20.30 a Casa Ercolani Bob Messini si cimenta in uno spettacolo musicale e un recital di sentimenti e sorrisi con momenti commoventi e altri folli, una dolcezza sottile intervallata a un’ironia graffiante. Stessa ora, nella Golena dei poeti “All’incirco varietà” (per bambini). 
Alle 21.30 nella Golena dei morti felici un duo di musicisti per due grandi capolavori del cinema muto: “The Scarecrow” di Buster keaton (Usa 1920, 20') e “The Vagabond” di Charlie Chaplin (Usa, 1916, 24') restaurati dalla Cineteca di Bologna, in uno scontro-incontro tra i due maestri indiscussi della comicità. Due film muti, commentati dalla musica del duo Makin' Whoopee formato da Dimitri Sillato e Silvia Vantieri, tra improvvisazione e scrittura, contemporaneo e classico, per un caleidoscopico commento sonoro sulle rive del Senio.
Sul palco centrale sempre alle 21.30 inizia lo spettacolo di Ermanno Cavazzoni e gli Extraliscio. Dopo aver conosciuto Extraliscio, a Ermanno Cavazzoni è venuta l’idea di fare una sorta di operina che forse è meglio chiamare una lettura (con testi suoi e qualche elemento scenico); da qui l’idea di produrre un concerto-lettura dal vivo. Con Ermanno Cavazzoni (narrazione), Mirco Mariani (chitarra elettrica a 12 corde, pianoforte, voce), Johnny Moreno “Il Biondo” (clarinetto, sax alto, voce), “Big” Mauro Ferrara (voce), Massimo Simonini (theremin preparato), Marcello Monduzzi (chitarra elettrica, sintetizzatore), Enrico Milli (tromba fisarmonica), Nicolò Scalabrin (basso elettrico, chitarra manouche), Daniele Bartoli (chitarra elettrica, basso elettrico), Daniele Marzi (batteria). Una produzione di Fondazione Teatro Comunale di Modena - Festival l’Altro Suono in collaborazione con Emilia Romagna Festival e AngelicA; regia di Primola Cotignola ed Ermanno Cavazzoni.
Alle 23 nel Bosco del fiume “Colpo di Stato poetico” con il rap di Polly, Alfre D, Geema, Zesta.

Lunedì 15 luglio alle 20.30 si inizia al Ridotto balle con lo spettacolo per bambini “La rivolta dei malvagi”, di e con Enea Pignatta e Joele Mariani, scritto da Enea a dieci anni. Una bella storia del teatro dei burattini, da Fagiolino a Sandrone, inventata e interpretata da due giovanissimi burattinai di Cotignola.
Alle 20.30 a Casa Ercolani “Pamoja Odyssey”, il racconto di una piccola odissea viaggio di pace, libertà e unità del Musafir, tra il Kenya e le isole della Tanzania. Per sei settimane, tra gennaio e febbraio 2019, una nave senza motore, autocostruita in anni di lavoro, ha viaggiato, con un equipaggio di ragazze e ragazzi di ogni parte del mondo, lungo la costa swahili dell’Africa Orientale. Man mano che navigavano, con la collaborazione di un gruppo di videomaker internazionali (whattookyousolong.org), per scambiare con le comunità locali valori, conoscenze e storie, hanno portato in ogni villaggio un film festival itinerante con le storie raccolte nelle tappe precedenti, insieme ai ritmi musicali dei musicisti della nave miscelati con le percussioni degli abitanti. Tre dei membri dell’equipaggio, Alexandre Caillol (co-produttore), Clio Corradi (risorse umane) e Marco Zanotti (creazione e ricerche musicali), presenteranno in anteprima il viaggio con i filmati raccolti.
Alle 21 sul palco centrale Orange Combutta in concerto: undici musicisti atipici con le radici a Cotignola, testardi, si incontrano in un palco concepito con la paglia. Un’armonia felice di ossimori colorati in musica dove chiunque può trovare qualcosa che gli appartiene accanto a qualcosa di insolito, che non aveva mai sentito.

Martedì 16 luglio alle 20.30 a Casa Ercolani diario di un asino patentato: incontro con Antonio Catalano, un racconto dedicato ai tonti, alle lumache e alle cose da niente.
Alle 21.30 sul palco centrale concerto dei Pupi di Sulfaro, un trio infiammabile come fiammiferi rivoluzionari. Band rivelazione siciliana, vincitrice di diversi premi fra cui Voci per la libertà - Una canzone per Amnesty 2018.
Alle 22.30 ballo finale d’Arena con il concerto dei Cucòma Gran Combo: Cucòma come la vecchia caffettiera romagnola. Una miscela musicale in ebollizione, che ti trascina in un ballo infinito, macinata tra l’Africa, il Sudamerica e la Romagna. Il caffè contiene Marco Zanotti (batteria, composizioni), Martina Fadda (voce, synth, percussioni), Daniel Corbelli (chitarra, percussioni), Andrea Taravelli (basso, bass synth), Fabio Mina (flauti, sax tenore, gaita colombiana, danmoi), Marcello Jandu Detti (trombone, bombardino, tromba), Gianni Perinelli (sax baritono e soprano), Sourakhata Dioubate (percussioni).

Location e attrazioni dell'Arena

Tra i luoghi da esplorare nel mondo dell’Arena, spicca Casa Ercolani, una casa con un cortile, Villaggio fragile, con due somari nell’orto, la Lanterna delle meraviglie, ricavata da una botte in vetroresina, un Museo di quaderni e campanelle che suonano, e Antonio Catalano, un istrione senza senso, artista attore che fabbrica e dipinge e che lì abita nei giorni dell’arena. E Pasquale e Giovanna, i padroni di casa, veri protagonisti del sentimento che si respira in quel cortile.
Vi è poi il Trebbo del Canale, un rifugio di fatti nascosto tra le acacie, con la stanza dei somari che raccontano e la camera del beccaccino. Il trebbo nasce solo se ti siedi e respiri l’aria del posto, mettendo via il telefono, lasciandoti accogliere da Giuseppe e Luigi.

Anche quest’anno sarà allestita la casa della fotografia: tutte le sere a Casa Belvedere dalle 19.30 Daniele Casadio e Stefano Tedioli con l'aiuto di Alessandro Carnevali, preparano un set fotografico di ritratti d'Arena. Gli iscritti a Primola Cotignola potranno chiedere i ritratti scattati (anche quelli degli anni precedenti, è necessario avere una chiavetta Usb).

Una delle maggiori attrazioni dell’Arena rimane l’universo delle opere d’arte di terra e di fiume che vi si possono trovare, sculture realizzate sul posto che durano il tempo della festa. Protagonista di quest’anno, il somaro del Senio, sull’argine: un asino combattente, bardato con tastiera di ferro e corno sul muso, per difendersi da chi lo deride. Il Somaro del Senio, a tempo perso, raccoglie leggende e veste con la paglia e le canne di Dem Demonio e James Kalinda, i due artisti che lo hanno ideato e realizzato con l’aiuto dei volontari di Primola.
Ci sarà “Agramadora”: tra il canale del mulino e l’argine del fiume ci sono memorie fotografiche pescate nel fiume e poi impresse e tessute su finestre di case abbandonate, a cura di Futura Tittaferrante e Stefano Brienza.
La fontana del Fisico che discute con le galline di Marco Zanella, fantasmi di immagini che svolazzano sull’acqua per raccontare Cotignola.
La casa del Silenzio realizzata da Oscar Dominguez nel 2018 e restaurata per il 2019, dove si può tornare per riprendere i pensieri smarriti.
La via delle capanne dove nascono i ragni trapezisti, un sentiero stretto di balle con un borgo di capanne di vitalba dove piovono fiocchi di luce, e le maschere di paglia Matilde.

Al ristoro ci pensa il bar delle acacie, realizzato coi materiali trovati nel fiume. Tutte le sere dalle 19 il bar offre piadine farcite con salumi, formaggi e verdure, patate fritte, prodotti per vegetariani e vegani, prodotti senza glutine, vino, birra, succhi di frutta e macedonia di frutta fresca.

L’Arena è raggiungibile dal centro di Cotignola a piedi percorrendo l'argine sinistro del Senio. Con l'auto si parcheggia nel campo sportivo di via Cenacchio, poi a piedi o in bicicletta, per circa 900 metri (è necessaria una torcia ed è vietato lasciare la carraia). Servizio navetta per mobilità ridotta a cura di Auser (chiamare il 333 4183149, attivo nei giorni dell'Arena dalle 16 alle 20).

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