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Svelata la stagione al comunale di Russi: sul palco Clarice Assad ed Emilio Solfrizzi

Prosa, danza, musica e spettacoli per bambini si alternano, cominciando dalla pianista Clarice Assad, passando dall'Arlecchino di Natalino Balasso, fino alle risate con Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni

Il teatro comunale di Russi presenta il cartellone 2018/2019,  ben 18 appuntamenti di cui dieci di prosa (due dei quali audiodescritti per non vedenti e ipo vedenti, in collaborazione con il centro Diego Fabbri di Forlì), uno di danza, tre dedicati alla stagione concertistica e quattro pensati per le famiglie e i bambini.

La proposta, a cura di Comune di Russi e ATER - Associazione Teatrale Emilia Romagna, Circuito Regionale Multidisciplinare, si apre con lo spettacolo di punta giovedì 18 ottobre. Sul palco l'americana Clarice Assad, pianista, produttrice e musicista jazz, la cui musica è stata registrata e interpretata dai più grandi solisti, direttori e orchestre del mondo, che si esibisce professionalmente dall'età di 7 anni. L'artista canta in diverse lingue ed è dotata di un prezioso talento per l'improvvisazione scat. Ad accompagnarne l'esibizione la chitarra classica di Paolo De Stefano, chitarrista e compositore, fondatore con Luigi De Leo del Duo Eterna definito dalla critica "esxtraodinarily talented".  Di grande interesse anche il concerto dell'Ensembe Parmense (giovedì 8 novembre) composto da musicisti di primo piano della scena musicale
italiana che vantano prestigiose collaborazioni in qualità di prime parti con le grandi orchestre, dalla Filarmonica della Scala, all'Orchestra Mozart alla Filarmonica Toscanini per citarne solo alcune,  e quello del virtuoso Quartetto Mirus (giovedì 22 novembre), che ruota intorno a una delle ultime opere di Beethoven, la Grande Fuga op.133, nota non solo per la perizia tecnica con cui è stata scritta, ma anche perché poco eseguita nelle stagioni concertistiche, a causa della complessità richiesta nell'esecuzione.

Il sipario si apre sugli appuntamenti di prosa venerdì 16 novembre con un'opera della tradizione come Arlecchino servitore di due padroni, con Natalino Balasso e Michele Di Mauro. L'incontro tra Binasco e Goldoni garantisce la possibilità di un gioioso ritorno alle origini del teatro italiano, alla sua grande tradizione comica, affidato a una coppia inedita di attori per una vera e propria festa teatrale che celebra la potenza del teatro, la poesia di Carlo Goldoni, ma soprattutto mette in mostra i talenti di chi sale, ogni sera, sulle tavole del palcoscenico.

La corposa sezione di prosa presenta un'offerta più ampia in abbonamento resa possibile grazie alla collaborazione con la Regione Emilia Romagna nell'ambito del progetto regionale "Teatro e salute mentale" che porta a Russi Hamlet solo (giovedì 29 novembre), creazione di Francesco Pititto e Maria Federica Maestri da William Shakespeare.  Grazie al protocollo di intesa "Teatro e Salute Mentale", sottoscritto dagli assessorati regionali Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità e Politiche per la Salute, si è costruito un terreno comune, per la valorizzazione del Teatro, elemento di benessere psichico e, soprattutto, di crescita individuale e collettiva. Nell'anno in cui ricorrono i quaranta anni della Legge Basaglia, un vero e proprio cartellone trasversale -  che non poteva non comprendere anche una tappa al comunale di Russi - e che intende promuovere le compagnie
operanti nei diversi Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna.  Le produzioni teatrali, realizzate dalle compagnie, diventano parte integrante delle stagioni regionali, per una loro valorizzazione, sia sotto l'aspetto sociale sia culturale.

La rassegna di prosa prosegue mercoledì 12 dicembre con un duo profondamente legato alla "casa" di Russi, ovvero Elena Bucci e Marco Sgrosso con  L'anima buona del Sezuan di Bertolt Brecht, favola di grande attualità irta di domande intorno al sentimento del bene e del male - poetica sempre cara a Elena Bucci - in cui Brecht trasforma in epica e poesia i grandi movimenti della storia, della politica, dell'etica. Dominano le figure dei tre Dei, in giro per il mondo a cercare anime buone. Tre ridicole figure pasticcione, che in conclusione, dopo il disordine causato dal loro intervento, compiono una rapida ritirata verso l'alto. L'anno nuovo inizia mercoledì 16 gennaio 2019  con un'altra proposta di primissimo piano del cartellone di prosa,  Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov con Michele Riondino, interprete di una delle più strazianti vicende d'amore che la letteratura abbia conosciuto, a offrire un grande ritratto di uno dei personaggi più famosi della narrativa e dell'arte europee.

Mercoledì 30 gennaio si cambia decisamente genere, passando alla commedia  pur restando in un solco autoriale di altissimo livello, coniugato in questo caso con una esilarante comicità. Si tratta di A testa in giù di Florian Zeller con Emilio Solfrizzi e una fuoriclasse del comico come Paola Minaccioni, al centro di una serata che a causa di un invito avventato e inopportuno precipita in una tempeste emotive, tra invidie, gelose, gaffe e ed equivoci. Venerdì 8 febbraio si torna alla grande tradizione italiana con L'abito nuovo di Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello. Nel 1935 Eduardo e Pirandello coronarono la collaborazione artistica con questi due atti e tre quadri in scena per la prima volta nel 1937, al teatro Manzoni di Milano. Il loro progetto nacque intorno
all'omonima novella di Pirandello, il cui protagonista, lo scrivano Michele Crispucci, affascinò Eduardo per come combatte la propria umile condizione sociale di partenza senza perdere dignità e onestà e difende l'amore testardo per la moglie trasformandosi in una sorta di eroe contemporaneo che lotta contro l'ottuso materialismo dei nostri giorni. Mercoledì 20 febbraio irrompe sulla scena il Riccardo 3 di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, interpreti con Giovanni Moschella con la regia di Francesco Niccolini di una trasposizione nel presente del medievale Riccardo shakespeariano in cui, come nell'originale, il male si ammanta del fascino più irresistibile.  Sabato 2 marzo la scena si apre con Mario Perrotta, regista e interprete di Un bès. Antonio Ligabue, ritratto di uno dei personaggi che hanno più affascinato registi e autori, l'"uomo" Antonio Ligabue,  "il Toni, lo scemo del
paese che aveva coscienza lacerante di essere un rifiuto dell'umanità e al contempo un artista" (Mario Perrotta). Mercoledì 20 marzo sarà la volta di una gustosa opera di lettura della contemporaneità come Tempi nuovi di Cristina Comencini con Ennio Fantastichini e Iaia Forte. Al centro i cambiamenti veloci della nostra epoca e i comici sconvolgimenti che nessuno, men che meno una famiglia con genitori supposti "moderni", può superare indenne. Martedì 9 aprile sarà  un altro gigante del teatro a chiudere la stagione della prosa di Russi. Umberto Orsini con Lucia Lavia daranno vita a Solness, spettacolo che si colloca nella rete artistica "Progetto Ibsen-I pilastri della drammaturgia contemporanea". Il capolavoro di Ibsen racconta la storia di Solness, un costruttore che edifica la propria fortuna sulle ceneri della casa di famiglia della moglie quando incontra sulla sua strada la
giovane Hilde, la sua carica erotica e la sua energia dirompente.

Giovedì 14 marzo per l'appuntamento con la danza  Monica Casadei affronta uno dei titoli più celebri di Gioachino Rossini,  Il Barbiere di Siviglia. L'occasione è quella dei  centocinquant'anni dalla morte del maestro pesarese. Nella lettura di Monica Casadei Figaro è il prototipo dell'uomo di successo nel mondo di oggi. Inguainato in rigorosi abiti manageriali, l'eroe rossiniano diventa l'emblema di chi riesce a soddisfare con vivacità e savoir faire le aspettative  di una società che impone ogni giorno di raggiungere i propri obiettivi, ottimizzando tempi e risorse.

La sezione Bambini a teatro si apre domenica 2 dicembre 2018. L'anno della cultura russa in Italia porterà a Russi ll teatro delle marionette di Obraszov in Concerto straordinario, uno spettacolo presentato in oltre 40 paesi che ancora oggi riscuote grande successo. Fondato nel 1931 da Sergej Obraszov, artista, attore, direttore, pittore e letterato di grande talento, il Teatro delle marionette "Sergej Obraszov" è un bene culturale e storico russo affermatosi in settant'anni di attività come il centro più importante al mondo nell'arte dello spettacolo di marionette. Domenica 13 gennaio 2019 con  Sogno tratto da William Shakespeare sarà un'occasione da non perdere per far conoscere anche ai più piccoli questo classico del teatro mondiale. Domenica 3 febbraio  andrà in scena lo spettacolo musicomico Tri quater! con Diego Carletti e Luciano Menotta nei panni di due clown che
nell'assenza di parole hanno trovato il loro linguaggio ideale. Il lavoro ha vinto il Premio della Giuria al Milano Clown Festival 2011 e il Premio La Catena di Zampanò 2013 città di Rimini. Il 24 febbraio L'universo è un materasso e le stelle un lenzuolo con Flavio Albanese e la firma di Francesco Niccolini affronta divertendo le grandi domande sulla vita su cui da sempre ragionano la scienza e la filosofia.

INIZIO SPETTACOLI: ORE 20.45

INIZIO SPETTACOLI BAMBINI A TEATRO: ORE 16

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