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Disegni e fotografie per celebrare Tinin Mantegazza e il mitico Dodò

Tinin Mantegazza ha ringraziato Bagnacavallo per la grande mostra a lui dedicata che contiene oltre 250 disegni originali, dipinti e pupazzi, tra cui Dodò de "L'albero Azzurro"

Si è aperta ufficialmente sabato 27 aprile al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo Tinin Mantegazza. Le sette vite di un creativo irriverente, la prima mostra antologica dedicata alla carriera artistica di Tinin Mantegazza, illustratore, pittore, scenografo e scrittore, instancabile mente creativa che ha saputo spaziare nel campo del giornalismo, della regia, della televisione, dell’animazione culturale e dell’organizzazione teatrale.

Nel chiostro del Museo sono intervenuti assieme all’artista i curatori della mostra Diego Galizzi e Flaminio Balestra, il condirettore di Accademia Perduta/Romagna Teatri Ruggero Sintoni, Marisa Fabbri e Claudio Cavalli, collaboratori di Mantegazza. La presentazione dell’evento è stata accompagnata dalle letture di Lucia Vasini e dall’organetto di Mino Savadori.
Tinin Mantegazza ha ringraziato Bagnacavallo per la grande mostra a lui dedicata e ha sottolineato che tutto quanto è riuscito a fare non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione della moglie Velia.

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La mostra, curata da Diego Galizzi e Flaminio Balestra, ripercorre le principali tappe del percorso dell’artista, offrendo una vasta selezione di opere e documenti in grado di ricostruirne gli svariati volti. Nel percorso espositivo, composto da più di 250 disegni originali, dipinti, pupazzi, fotografie, filmati e documenti, non mancano le testimonianze della sua graffiante critica sociale e politica, nonché delle sue realizzazioni più note al grande pubblico, come il celebre sig. Toto delle schede di approfondimento di Enzo Biagi o il pupazzo Dodò, protagonista del programma Rai per bambini L’Albero Azzurro. 

Durante il periodo di apertura della mostra, nel chiostro del museo si svolgeranno diversi eventi speciali, che porteranno a Bagnacavallo personaggi del mondo del teatro per ragazzi e della televisione che hanno accompagnato Mantegazza nel corso della sua carriera, come Claudio Cavalli (18 maggio) e Claudio Madia (1 giugno) della trasmissione L’Albero Azzurro. Inoltre il 14 giugno uno spettacolo del noto comico di Zelig Flavio Oreglio racconterà l’incredibile storia del cabaret.

La mostra, organizzata in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra Onlus e Accademia Perduta/Romagna Teatri, sarà visitabile fino a domenica 7 luglio nei seguenti orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19. L’ingresso è gratuito. Il Museo Civico delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1/a.

Inoltre, in omaggio alla mostra, le sale del Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo ospitano, a cura di Accademia Perduta/Romagna Teatri, una serie di riproduzioni dei disegni di Tinin Mantegazza, visibili durante le iniziative in programma.

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