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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Torna la Notte dei Ricercatori: dall'archeologia al cyberbullismo

Una notte che racchiude segreti del passato e scorci del futuro. La mostra di Pompei e gli antichi reperti, ma anche il viaggio in Corea del Nord e i social network

Venerdì 29 settembre torna a Ravenna e a Faenza la Notte Europea dei Ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre 300 città europee. 

“L’iniziativa  – ha spiegato Elena Fabbri, presidentessa del Campus di Ravenna, in occasione della conferenza stampa di presentazione - è la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica. L’ultimo venerdì di settembre i ricercatori si danno appuntamento in oltre 300 città europee con l’obiettivo comune di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e alla figura del ricercatore. Vogliamo far conoscere questo mestiere affascinante e nuovo ogni giorno, guidato dalla curiosità e dall’entusiasmo per ogni piccola o grande scoperta, e ovviamente  diffondere l'importanza di studiare e conoscere.  Durante gli eventi, i visitatori potranno sperimentare, discutere, e conoscere personalmente i ricercatori e capire l’importanza della ricerca, sia per conoscere il passato che per contribuire in maniera fondamentale alla vita presente e agli sviluppi futuri”. 

“Desideriamo contribuire, come amministrazione, alla chiamata rivolta ai cittadini a partecipare alla notte europea dei ricercatori – ha sottolineato l’assessora all’Università Ouidad Bakkali -. Crediamo fortemente che la ricerca sia un patrimonio pubblico da valorizzare, onorare e difendere. Perché abbiamo bisogno di preservare ciò che discende dalla ricerca, cioè la scienza, e di recuperare il rapporto tra cittadinanza e i luoghi della conoscenza. Questo evento è importante anche per rendere pubblico ciò che si svolge nei laboratori e nelle aule universitarie, dove la cura della memoria e lo studio dell’identità aiutano a comprendere e a leggere meglio ciò che sta accadendo, a guidarci in maniera più lucida verso ciò che stiamo vivendo. Penso, in particolare, all’Oriente e al Mediterraneo. Inoltre è un’occasione di ulteriore conoscenza della nostra Università”.

A Ravenna gli eventi si svolgeranno a Palazzo dei Congressi (Largo Firenze 1), e a Palazzo Corradini (via Mariani 5) mentre a Faenza le attività saranno svolte nella sede ex-Salesiani, via San Giovanni Bosco 1.

Si parte alle 18 a Palazzo dei Congressi con l’inaugurazione, alla presenza del rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, della mostra fotografica dedicata al parco archeologico di Pompei dal titolo Pompei Intra-Extra. La mostra riveste un’importanza particolare perché testimonia non solo il sito archeologico ma anche la vita dei ricercatori nella città che gli vive attorno. Come ha sintetizzato l'autore della mostra, Pierluigi Giorgi "La mostra racchiude in sè una parte tecnica, che racchiude le bellezze del sito, insieme all'analisi della vita da archeologo e alla realtà che ruota intorno a Pompei". L’esposizione sarà aperta fino al 18 ottobre con possibilità di prenotare visite guidate per scolaresche. Dopo la partentesi ravennate la mostra proseguirà il suo viaggio fino a Pompei.

Sempre dalla stessa ora nella piazzetta universitaria di palazzo Corradini, i ricercatori di Ravenna incontrano la città nell’Angolo del ricercatore; restauratori, biologi, chimici e ingegneri saranno a disposizione del pubblico per condividere le piccole e grandi scoperte scientifiche e mostrare l’applicazione pratica del loro lavoro di ricercatore. 
Si prosegue con le diverse attività che si svilupperanno secondo molteplici itinerari che richiamano i percorsi e le stazioni di una metropolitana. Ogni linea rappresenta una sfida o un’area disciplinare per la quale i ricercatori proporranno idee, raccontando in modo accattivante e interattivo le ricerche in corso. 

Le linee tematiche ravennati sono quattro; alla ricerca di… tracce dal passato, dove archeologi, storici e musicologi si alterneranno nella spiegazione di reperti ossei. Alle 20.30 a palazzo dei Congressi va in scena Ossa senza pace: i resti scheletrici di un uomo del Paleolitico e le reliquie di un beato esposte in sala, saranno il terreno di confronto e dibattito per i docenti e i ricercatori del Dipartimento di Beni Culturali e del Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà. 

La linea alla ricerca di… uno sguardo sul mondo mostra l’importanza della ricerca per la difesa dei diritti di popolazioni lontane, come le tribù indigene degli Xokleng in Brasile (alle 20 nella biblioteca di palazzo Corradini), oppure per percorrere un appassionante Viaggio in Corea del Nord tra rovine di tombe della dinastia Koguryo come riflesso della società contemporanee coreana (alle 21, nel punto Ristoro di palazzo dei Congressi, il prof. Rocco Mazzeo si interroga sull’importanza del recupero e restauro dell’arte antica per riportare questo paese in una dimensione temporale contemporanea).

La linea alla ricerca di… le nuove sfide del web, mette in luce la ricerca applicata ai social network, da una parte il tema del cyberbullismo e come affrontarlo (alle 19 al punto Ristoro di palazzo dei Congressi), dall’altro Social Mask, una riflessione sociologica sull’importanza che riveste oggi l’immagine nei social network e i risvolti che questo comporta (alle 19.45 al punto Ristoro di palazzo dei Congressi).

La serata si concluderà con il concerto di band universitarie emergenti Note dei ricercatori a cura dell’associazione studentesca Universirà.

Infine, la linea alla ricerca di... la ricerca di Faenza, a Faenza, mostrerà il lavoro portato avanti dai ricercatori di Chimica dei materiali con il ciclo di seminari Tra materiali antichi e moderni (alle 17 alla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza), mentre Infermieristica e Logopedia mostreranno il lavoro pratico degli studenti con le attività Infermieri in pillole (alle 18 in via Mura Diamante Torelli) in cui si alterneranno dimostrazioni pratiche e simulazioni ripetute ogni 20 minuti circa, e Ricercando… la voce artistica (alle 19.30) con logopedisti, insegnanti di canto e attori impegnati a mostrare come divertimento e lavoro possano coesistere in un mix di esibizione, riabilitazione, studio e ricerca.

Nata nel 2005, la Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions, un programma della UE con l’obiettivo di promuovere le carriere dei ricercatori in Europa. SOCIETY (In Search of Certainty – Interactive Event To inspire Young people) è il progetto, selezionato dalla Commissione Europea, che, per il secondo anno di seguito, porta la Notte europea dei Ricercatori a Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. 
Per maggiori informazioni https://nottedeiricercatori-society.eu/ 

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