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Torna la Sagra delle erbe palustri tra mostre e piatti tipici

La sagra proporrà un ricchissimo programma con laboratori dimostrativi di intreccio delle erbe palustri, del legno e di antichi mestieri, mostre, animazioni di piazza e spettacoli serali

In vista della 33esima Sagra delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo, sono aperte le prenotazioni per l'inaugurazione di venerdì 8 settembre alle 19.30 con la cena a tema "PerBacco che cena!", organizzata in collaborazione con il consorzio Il Bagnacavallo, evento che sarà preceduto alle 19 dall'inaugurazione delle mostre. Fino all'11 settembre, la sagra proporrà un ricchissimo programma: laboratori dimostrativi di intreccio delle erbe palustri e del legno, laboratori di antichi mestieri, mostre, animazioni di piazza e spettacoli serali. Durante tutta la manifestazione sarà possibile gustare la cucina delle azdóre e non soltanto, fra sapori della tradizione e vini tipici del territorio. La sala conviviale dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri, trasformata per l’occasione nella "Locanda dell'allegra Mutanda", sarà allestita con un'esposizione di braghe romagnole del Novecento. E proprio presso la locanda sarà ospitata venerdì la cena, il cui menù fisso prevede strichetti con ragù di piselli e guanciale, arrosti misti del contadino con patate al forno, seguiti da una grande varietà di dolci tipici abbinati coi vini del consorzio, per terminare con il caffè di torrefazione locale.

La sagra delle erbe palustri

Per quanto riguarda invece l'inaugurazione delle mostre, alle 19 si partirà da piazza Lieto Pezzi, con Ali del Delta, esposizione fotografica del laboratorio Il Forno e Milko Marchetti, nove volte campione mondiale di fotografia naturalistica. L'itinerario proseguirà presso l'Etnoparco e la sede museale con le mostre Calanchi faentini nei primi del Novecento, retrospettiva del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, Decori colorati per coperte da buoi a cura di Talea Officina Tessile, La signora Maria con ceramiche artistiche di Anna Tazzari, Roba da chiodi, splendida raccolta di chiodi e bullette dal Cinquecento ai giorni nostri di Giovanni Cortini, Dalla guerra alla Pace con riutilizzi bellici a intreccio di Bruno Zama. L'associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri e il Comune di Bagnacavallo, organizzatori della sagra, offriranno poi – alle 21 all'Etnoparco – lo spettacolo "La notte della tresca", realizzato grazie a un'approfondita ricerca in materia di musiche, cante e danze della cultura popolare locale curata dal gruppo Turibio Baruzzi, fondato novant'anni fa ma sempre molto attivo e con una grande partecipazione giovanile. Non mancherà di tenere allegra la serata è fulêr Cagnêra (Tiziano Gatta) con i “su fèt rumagnul e al su barzelèt”. Il programma completo della Sagra delle Erbe Palustri è disponibile sul sito www.ecomuseoerbepalustri.it.

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