Tra comicità e tragedia sta Folliar, una “follia” teatrale
Due clown di beckettiana memoria – uno zio cieco e un cugino matto – si confrontano sul fallimento dell’arte e sulla sua inutilità rispetto alle vicende del mondo: è così che si presenta la pièce Follìar di Alberto Astorri e Paola Tintinelli che va in scena al teatro Rasi giovedì 17 gennaio, ore 21.
Per i due clown una finestrella è l’unico rapporto con il fuori, con “la grande opera” del mondo, narrata in visioni di desolata e struggente bellezza. Follìar è davvero una “follia” teatrale, in cui si incrociano la leggerezza del clown, la grande comicità dei fratelli Marx e la tragedia shakespeariana di Re Lear. Uno spettacolo che si muove tra registri grotteschi e commoventi, tra nonsense e magnifici calembour vocali, grazie a due attori in grado utilizzare tutti gli elementi del linguaggio teatrale e abilissimi nel mettere in scena un teatro ancora capace di far vibrare le corde dell’intelligenza e della passione.
Per Follìar Paola Tintinelli ha ottenuto la nomination ai Premi Ubu 2018 come “Miglior attrice”.
Intero 8 euro.