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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Un evento teatrale per celebrare il 74esimo anniversario dell’eccidio di Ponte dei Martiri

In quella data, nel 1944, si compì l’eccidio nazifascista di Ponte dei Martiri, quando furono ferocemente uccisi per rappresaglia dodici tra partigiani e patrioti ravennati

Da 74 anni il 25 agosto è una ricorrenza che Ravenna non dimentica. In quella data, nel 1944, si compì infatti l’eccidio nazifascista di Ponte dei Martiri, quando furono ferocemente uccisi per rappresaglia dodici tra partigiani e patrioti ravennati.

Sabato 25 agosto il Comune e la Provincia celebreranno, come di consueto, il triste anniversario con un programma che prevede anche la commemorazione di altre vittime della violenza fascista. L’evento prenderà il via alle 17.30, in piazza Garibaldi, con la deposizione di corone commemorative alla lapide dedicata a don Giovanni Minzoni, il sacerdote ravennate e martire antifascista, ucciso in un agguato ad Argenta il 23 agosto 1923 da alcuni squadristi, figura simbolo del cattolicesimo democratico italiano. Dalla stessa piazza partirà poi il corteo diretto a Ponte dei Martiri. Lungo il percorso, alle 17.45 circa, è prevista una sosta nell’atrio della scuola media Guido Novello, in piazza Caduti per la Libertà, dove verrà reso omaggio ai busti in bronzo di Mario Pasi, Primo Sarti e Agamennone Vecchi, insigniti di Medaglia d’oro al valore militare. I busti, realizzati da Angelo Biancini e collocati nell’atrio esterno della scuola nel 1964, sono stati qualche anno fa oggetto di un intervento di riqualificazione da parte dell’amministrazione comunale.

Il ravennate Mario Pasi, medico, militare e partigiano, fu impiccato al Bosco delle Castagne, sulle colline sopra Belluno, il 10 marzo 1945, quale rappresaglia per l'uccisione di tre soldati tedeschi; Primo Sarti, anch’egli ravennate, tenente di vascello, fu ucciso il 10 aprile 1944, nel mar Tirreno, a bordo del Mas 505, durante un ammutinamento di marinai fascisti. Agamennone Vecchi, nato a Cremona, capitano del 2° battaglione del 28° reggimento di fanteria di stanza a Ravenna, fu ucciso il 16 agosto 1916 sul Podgora (Gorizia).

Il corteo raggiungerà alle 18 Ponte dei Martiri dove verrà rappresentato l’evento teatrale “Requiem- L’eccidio del Ponte degli Allocchi” curato da Lady Godiva Teatro, con la consueta collaborazione e partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze del progetto “Lavori in Comune”, promosso dall’assessorato al Decentramento. La drammaturgia e la regia dello spettacolo sono a cura di Eugenio Sideri. Dopo la deposizione di corone al monumento, interverrà il sindaco Michele de Pascale che terrà il discorso commemorativo dei partigiani e patrioti uccisi durante una delle azioni più feroci e brutali compiute a Ravenna durante l’occupazione tedesca. I momenti più significativi della cerimonia saranno accompagnati dalle note della Banda musicale cittadina. Le vittime: Natalina Vacchi e “Napoleone” Umberto Ricci, successivamente insigniti della medaglia d’argento al valor militare, furono impiccati, mentre vennero fucilati Domenico Di Janni, Mario Montanari, Augusto Graziani, Giordano Valicelli, Raniero Ranieri, Michele Pascoli, Valsano Sirilli, Edmondo Toschi, Aristodemo Sangiorgi, Pietro Zotti.

Requiem. L’eccidio di Ponte degli Allocchi

Ogni anno, per ricordare l’avvenimento e diffonderne la conoscenza tra i più giovani, viene allestito uno spettacolo teatrale dedicato. Nell’edizione 2018 curata da Lady Godiva Teatro saranno in scena circa 30 attori e attrici, di cui 21 partecipanti al laboratorio teatrale dei Lavori in Comune (“le magliette gialle”), cui si aggiungono collaboratori e allievi della stessa compagnia. Le storie rappresentate racconteranno dei dodici antifascisti trucidati al Ponte degli Allocchi, con particolare riferimento a Napoleone /Umberto Ricci e ai fatti sia precedenti sia successivi ai giorni della strage. Saranno lette le parole che Napoleone stesso scrisse alla madre durate la prigionia, e alcuni documenti affissi dalla Questura nei giorni immediatamente successivi alla strage. Si racconterà poi di Mario Pasi (Montagna), medico partigiano caduto nel bellunese, il cui busto si trova nell’atrio della scuola media Novello. Mario Pasi e la fidanzata Ines Pisoni (Serena) saranno i protagonisti di un lungo racconto in cui la passione per gli ideali, la politica e la libertà si coniugano con la passione di due cuori puri e innamorati. La recitazione si alternerà a canti singoli o corali. La durata dello spettacolo sarà di circa 35 minuti.

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