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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Al via a Faenza "Un pozzo di scienza" per oltre 330 studenti

Un Pozzo di Scienza 2017 approda a Faenza da giovedì all’IP Persolino Strocchi, con la proiezione di “Come funziona? Una macchina chiamata terra” e il laboratorio “Istruzioni per la vita”

La filiera del riciclo è sempre un vantaggio? Perché funzionano i computer? Cosa c’è dietro le lampadine? Queste sono soltanto alcune delle tante domande alle quali Hera risponderà in occasione dell’undicesima edizione di “Un pozzo di Scienza”, che ha per tema: “Let’s Go! I percorsi della Scienza”: veri e propri itinerari proposti agli studenti per illustrare la filiera di oggetti, materiali, ricerche e idee che quotidianamente incontriamo nella nostra vita, portandoli ad esplorare i luoghi che producono e processano ciò che costituisce il nostro quotidiano.

A Faenza due giorni di attività didattiche con oltre 330 studenti - Un Pozzo di Scienza 2017 approda a Faenza da giovedì all’IP Persolino Strocchi, con la proiezione di “Come funziona? Una macchina chiamata terra” e il laboratorio “Istruzioni per la vita”. Il video proiettato riguarda la comprensione del funzionamento  del sistema Terra che deriva da una complessa rete di relazioni fra idrosfera, atmosfera, litosfera e biosfera. Comprenderne il meccanismo è quanto mai necessario se si vuole riportare il sistema a un equilibrio che riesca a frenare la corsa al riscaldamento globale. Il laboratorio invece comprende una serie di attività a gruppi durante le quali, attraverso il percorso storico-scientifico della scoperta del Dna, si ricostruiscono i vari processi che lo coinvolgono e si riflette sull'elevata specificità che lo rende così importante oggi.

Fino a venerdì incluso, si svolgeranno complessivamente 2 proiezioni, 2 laboratori e un incontro, per oltre 330 alunni e una quarantina di docenti distribuiti su 14 classi di 2 Istituti scolastici diversi: l’Istituto di Istruzione Superiore Tecnica Industriale e Professionale L. Bucci e l’IP Persolino - Strocchi. Nel ventaglio di proposte messe a disposizione, a Faenza sono stati richiesti anche: l’incontro “Case History - Warka Water: dalla condensa dell'aria all'acqua potabile” (condotto da Arturo Vittori, artista, architetto e designer). Warka Water è una torre ideata per dare acqua potabile ai paesi aridi, totalmente eco-sostenibile e permette l'immagazzinamento di 100 litri di acqua al giorno, raccogliendola direttamente dall'aria, grazie alla condensazione. Una testimonianza di come da un'idea semplice e da materiali quotidiani possano nascere soluzioni per rendere migliore la vita delle popolazioni più disagiate; il laboratorio “La sicurezza dei numeri primi”. In un mondo sempre connesso, l'esigenza di trasferire notizie private in modo protetto diventa sempre più fondamentale. Password, codici d'accesso, token e altri sistemi di cifratura cercano di mantenere il più possibile alta la sicurezza nelle operazioni bancarie, governative, militari, personali. Ma come funzionano questi sistemi? L'attività prevede un percorso storico che, toccando le tappe più importanti dell'evoluzione dei sistemi cifrati con prove e decodifiche, entra nel mondo della crittografia e della crittanalisi, spiegandone i punti di forza e svelando alcuni segreti.

Un programma fittissimo alla scoperta dei “percorsi della Scienza”
Come ogni anno un programma ricco di iniziative: oltre 100 incontri in cui gli studenti avranno la possibilità di scoprire tutti i passaggi delle “filiere” e assistere a numerose case histories proposte di volta in volta da esperti, docenti universitari, giovani ricercatori e giornalisti; più di 200 laboratori interattivi hands-on secondo la formula del “fare per capire”, ideati per approfondire le nuove frontiere della medicina, la fisica dei nuovi materiali e le modalità della conoscenza con il web e i social media. Inoltre, una selezione di cortometraggi, in collaborazione con CinemAmbiente.tv, per esplorare le questioni ambientali d’attualità più scottanti.
Per capire da dove nascono e come si sviluppano le idee più innovative, circa 1.400 studenti degli istituti di tutta la regione avranno la possibilità di arrivare al “cuore della ricerca” visitando a porte chiuse i Dipartimenti Scientifici delle Università più all’avanguardia.

Il Click Day e la maratona fotografica DISTURbo - Il “Click Day” sarà la giornata in cui tutte le scuole iscritte torneranno a sfidarsi nella gara di abilità sui contenuti dell’edizione. Pochi minuti per rispondere ad alcune domande e per la classe più abile è in palio una gita al Museo della Scienza interattivo “del Balì” in provincia di Pesaro Urbino. L’edizione 2017 si concluderà in maggio al Parco della Montagnola di Bologna, con la Maratona Fotografica DISTURbo, il tradizionale urban game che coniuga passione per la fotografia, gioco di squadra e creatività. Il Premio Hera andrà al team che meglio avrà interpretato gli obiettivi legati all’edizione 2017 di “Un Pozzo di Scienza”.

Anche quest’anno il progetto è ideato, promosso e sostenuto dal Gruppo Hera; ha ottenuto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e si realizza con la collaborazione di ComunicaMente e la consulenza scientifica di: Università di Bologna, docenti dell’Università di Ferrara, l’Associazione BiodiverCity, IS Immaginario Scientifico Science Center di Trieste e Tecnoscienza.

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