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Hera in viaggio con 2.800 studenti del ravennate lungo "I percorsi della Scienza"

La tappa ravennate è partita ieri mattina e per tutta la settimana fino a sabato, si susseguiranno laboratori, incontri e proiezioni con una media di 8 attività al giorno

La filiera del riciclo è sempre un vantaggio? Perché funzionano i computer? Cosa c’è dietro le lampadine? Queste sono soltanto alcune delle tante domande alle quali Hera risponderà in occasione dell’undicesima edizione di “Un pozzo di Scienza”, che ha per tema: “Let’s Go! I percorsi della Scienza”: veri e propri itinerari proposti agli studenti per illustrare la filiera di oggetti, materiali, ricerche e idee che quotidianamente incontriamo nella nostra vita.

Una settimana di attività didattiche nel ravennate: 24 laboratori, 16 incontri e 8 proiezioni - La tappa ravennate è partita ieri mattina e per tutta la settimana fino a sabato, si susseguiranno laboratori, incontri e proiezioni con una media di 8 attività al giorno. Oltre 2.800 alunni distribuiti su 10 classi di 7 Istituti scolastici: ITIS Baldini, Liceo Classico Alighieri, Liceo scientifico Oriani, Engim, Istituto Tecnico Perdisa di Ravenna; Polo tecnico di Lugo e Istituto Alberghiero di Cervia saranno coinvolti nelle attività didattiche. In termini di iscrizioni, ha suscitato forte interesse sia l’incontro “Il processo della bioremediation”, uno dei processi di bonifica più sostenibile in cui i microrganismi riescono a biodegradare gli inquinanti, che il laboratorio “Vecchi atomi per nuove tecnologie”, di cui sono in programma ben 12 repliche, ideato per ripercorrere la storia e la scienza che hanno permesso di capire come sono fatti e come funzionano i materiali che utilizziamo quotidianamente.

Un programma fittissimo alla scoperta dei “percorsi della Scienza” - Come ogni anno un programma ricco di iniziative: incontri in cui gli studenti avranno la possibilità di scoprire tutti i passaggi delle “filiere” e assistere a numerose case histories proposte di volta in volta da esperti, docenti universitari, giovani ricercatori e giornalisti; laboratori interattivi hands-on secondo la formula del “fare per capire” ideati per approfondire le nuove frontiere della medicina, la fisica dei nuovi materiali e le modalità della conoscenza con il web e i social media, infine, una selezione di cortometraggi, in collaborazione con CinemAmbiente.tv, per esplorare le questioni ambientali d’attualità più scottanti. Per capire da dove nascono e come si sviluppano le idee più innovative, gli studenti avranno anche la possibilità di arrivare al “cuore della ricerca” visitandoa porte chiuse i Dipartimenti Scientifici delle Università più all’avanguardia.

Il Click Day e la maratona fotografica DISTURbo - Il “Click Day” sarà la giornata in cui tutte le scuole iscritte torneranno a sfidarsi nella gara di abilità sui contenuti dell’edizione. Pochi minuti per rispondere ad alcune domande e per la classe più abile è in palio una gita al Museo della Scienza interattivo “del Balì” in provincia di Pesaro Urbino. L’edizione 2017 si concluderà in maggio al Parco della Montagnola di Bologna, con la Maratona Fotografica DISTURbo, il tradizionale urban game che coniuga passione per la fotografia, gioco di squadra e creatività. Il Premio Hera andrà al team che meglio avrà interpretato gli obiettivi legati all’edizione 2017 di “Un Pozzo di Scienza”. Anche quest’anno il progetto è ideato, promosso e sostenuto dal Gruppo Hera; ha ottenuto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e si realizza con la collaborazione di ComunicaMente e la consulenza scientifica di: Università di Bologna, docenti dell’Università di Ferrara, l’Associazione BiodiverCity, IS Immaginario Scientifico Science Center di Trieste e Tecnoscienza.

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