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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Settimana europea per la riduzione dei rifiuti: la Bassa Romagna in campo

Nell'ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si terrà dal 22 al 30 novembre e che quest'anno avrà per tema la lotta allo spreco alimentare, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna mette in capo due progetti

Nell'ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si terrà dal 22 al 30 novembre e che quest'anno avrà per tema la lotta allo spreco alimentare, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna mette in capo due progetti rivolti a scuole e famiglie. Si tratta di “Cibo solidale”, che sarà realizzato in forma permanente, e di “Food case”.

I progetti sono stati presentati in conferenza stampa mercoledì: erano presenti Paola Pula, sindaco referente per l’Ambiente dell’UCBR; Enea Emiliani, sindaco referente per le Politiche educative dell’UCBR; Silvia Zoli, dell’Ufficio di Piano per l’integrazione socio-sanitaria dell’Unione; Sonia Guerrini, responsabile dell’Ufficio Ambiente dell’Unione; Cassiano Tabanelli, responsabile dell’associazione San Vincenzo; Mauro Bazzocchi presidente del Centro di solidarietà di Lugo onlus; Rocco Di Pretoro, direttore commerciale dell’azienda Bassa Romagna Catering; Roberto Coccoluto, managing director della Tweddle Group.

Cibo solidale nasce come primo risultato concreto dopo la firma della Carta per una rete di enti territoriali a spreco zero, promossa da Last Minute Market e dai Tavoli di lavoro attivati all’interno del percorso partecipativo Labassaromagna2020. I Comuni dell’Unione e l’azienda Bassa Romagna Catering hanno deciso di organizzare la riduzione di pasti cucinati e non consumati in giornata prodotti dalla mensa centrale di Lugo. Questo permetterà di ridurre lo spreco alimentare, la produzione di rifiuti e soprattutto di destinare pasti a chi ne ha più bisogno. Il progetto è realizzato tramite la rete di associazioni di volontariato locale e con il contributo dell’azienda Tweddle Group e ha lo scopo di diminuire lo spreco di cibo, valorizzare il recupero delle risorse alimentari e rispondere alle necessità di molte famiglie.

Food case nasce invece per promuovere la cultura del consumo consapevole attraverso il diretto e concreto coinvolgimento dei bambini e ragazzi utenti della mensa scolastica. Un primo passo consisterà nello stimolare il recupero di frutta e pane non consumati, utilizzando un apposito sacchetto che sarà messo a disposizione nella giornata del 27 novembre. Successivamente, a seguito di iniziative mirate, i bambini e ragazzi potranno recuperare quotidianamente il pane e la frutta non consumati a scuola e portarli a casa, utilizzando il contenitore più appropriato che la famiglia metterà a disposizione. L’iniziativa è organizzata dall’UCBR e da Bassa Romagna Catering, azienda produttrice dei pasti del servizio di refezione scolastica.

In Italia lo spreco domestico di cibo costa a ogni famiglia circa 1.600 euro all'anno, cioè il 27% della spesa totale delle famiglie per il comparto alimentare. Per ogni europeo si producono circa 840 kg di cibo all'anno: 560 kg vengono mangiati al ritmo di circa 1,5 kg/giorno; poco meno di 200 kg vengono sprecati nei campi, nelle aziende di trasformazione, nei supermercati; circa 95 kg vengono buttati dal consumatore. I rifiuti alimentari hanno richiesto energia, acqua, terra, tempo, risorse naturali, carburanti e sostanze anche inquinanti per essere prodotti, trasformati, confezionati, trasportati, conservati e smaltiti. Per produrre il cibo sprecato in Italia servono 73 milioni di metri cubi d'acqua (circa 30mila piscine olimpioniche) e vengono utilizzati 400 km quadrati di terreni, alimenti che potrebbero essere destinati diversamente. Vari studi e ricerche di organismi nazionali e internazionali quantificano lo spreco alimentare in circa un terzo di tutto il cibo prodotto, eppure circa 870 milioni di persone nel mondo (più della popolazione di Usa, Europa e Canada messi insieme) non hanno ancora cibo su­fficiente.
Dati FAO

Nei Comuni della Bassa Romagna dal 2010 al 2013 la percentuale di raccolta differenziata è passata, complessivamente, dal 57,67% al 61,01%, migliorando quindi di oltre un punto percentuale all’anno. Come ridurre gli sprechi? Ecco alcuni consigli: acquistare meno prodotti e soprattutto prodotti a Km 0; a mensa prendere porzioni di cibo adatte al proprio appetito; evitare grosse spese mensili a favore di spese più piccole di prodotti freschi; acquistare consapevolmente a pancia piena per evitare di "acquistare con gli occhi" cibi non necessari; preparare una lista della spesa e seguirla; se possibile coltivare ortaggi in giardino o nel balcone; riutilizzare gli avanzi utilizzando le ricette tipiche regionali della tradizione; mettere in evidenza in frigo i prodotti che si avvicinano alla scadenza.

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