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Parte l'iter per la pista ciclabile di Madonna dell'Albero

L'assessore, alla conclusione della discussione, prendendo atto delle criticità presentate dal primo firmatario soprattutto in termini di sicurezza, si è dichiarato disponibile a prevedere la suddivisione per stralci del progetto, al fine di poter rendere ancora più concretizzabile l'intervento

Venerdì pomeriggio nel corso della riunione delle commissioni consiliari che si è svolta in municipio, per discutere la petizione sulla pista ciclabile di collegamento tra Madonna dell'Albero e la città, era presente l'assessore ai lavori pubblici e mobilità Enrico Liverani che ha annunciato la volontà dell'Amministrazione comunale di avviare l'iter per la realizzazione della nuova strada a servizio delle biciclette.

"Abbiamo anticipato di un anno la progettazione del collegamento ciclo-pedonale tra gli abitati di Madonna dell’Albero e Ponte Nuovo prevista dal Piano Investimenti per il 2017 al prossimo anno - ha esordito Liverani -. Si tratta di una scelta legata, in primis, all'accoglimento della forte richiesta emersa dalla petizione, oltre dal Comitato Cittadino e dal Consiglio territoriale. Queste priorità  stanno alla base del piano generale del traffico urbano e  puntano ad incentivare la mobilità sostenibile e quindi l'utilizzo delle due ruote. I vantaggi di questa scelta sono molteplici poiché viene favorita l'utenza debole, rende più attrattivo il nostro territorio sotto il profilo del turismo ciclabile ma soprattutto contribuisce ad abbattere l'inquinamento da polveri sottili emesse dai gas di scarico dei veicoli. Pertanto è stato messo a punto dagli uffici tecnici lo studio di fattibilità del progetto che prevede un investimento di 850mila euro. Parte così l'iter che, dopo l'approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi potrà essere messo a gara, nei tempi di legge, per l'affidamento dei lavori, la cui durata è prevista in 180 giorni''.

La soluzione progettuale prevede una pista ciclabile che partendo da Via della Vigna su Via Dismano si sviluppa lungo Via del Pino per proseguire nelle aree agricole in fregio allo Scolo Consorziale Arcobologna fino ad arrivare all’abitato  di Madonna dell’Albero. L’intervento consiste nella realizzazione di tre tratti: il primo tratto su Via Dismano partendo dalla rete esistente in prossimità di Via della Vigna fino ad arrivare a Via del Pino; il secondo tratto lungo Via del Pino si svilupperà per circa 600 metri fino all’incrocio con Via dell’Ulivo; il terzo tratto si dispiegherà a lato dello Scolo Consorziale Arcobologna fino ad arrivare alla Via Pondi in fondo all’abitato di Madonna dell’Albero. L'assessore, alla conclusione della discussione, prendendo atto delle criticità presentate dal primo firmatario soprattutto in termini di sicurezza, si è dichiarato disponibile a prevedere la suddivisione per stralci del progetto, al fine di poter rendere ancora più concretizzabile l'intervento.

ANCISI - Per il capogruppo in consiglio comunale Alvaro Ancisi "che, a seguito soprattutto del mio intervento, non legittima affatto gli entusiasmi dell’assessore.  avere inserito questa pista ciclabile nel 2016, anziché nel 2017, all’interno del piano triennale degli investimenti, è un gesto politico apprezzabile, ma non dimostra alcuna “volontà dell'Amministrazione comunale di avviare l'iter per la realizzazione della nuova strada a servizio delle biciclette”. Nessuno dei presenti ha accettato di scommettere contro di me, pagando uno contro dieci, che nel 2016, quando l’attuale maggioranza renderà conto agli elettori dei suoi ultimi cinque anni di mandato, il cantiere dei lavori non sarà stato nemmeno aperto. L’aver “messo a punto dagli uffici tecnici lo studio di fattibilità del progetto” è come avere scritto una favola che nessuno può dire se e quando potrà almeno imboccare la strada della realtà. Serve innanzitutto il progetto preliminare, poi quello definitivo, poi quello esecutivo, poi il finanziamento (perché il piano degli investimenti è solo una promessa di finanziamento, che può restare tale anche a vita), poi il bando d’appalto dei lavori e la loro aggiudicazione all’impresa vincente: solo allora, considerando i 180 giorni previsti per l’effettuazione dei lavori, si manifesterà concretamente la volontà politica di fare la pista ciclabile, non più solo prometterla. Ma è questione di un numero imprecisato e imprecisabile di anni, non di uno o due. Serve soprattutto trovare risorse per gli investimenti, che l’attuale maggioranza ha inteso finora tenere scarse, rinunciando perfino a ricavarle dalla vendita di azioni di Hera, nella modesta percentuale di meno del 10 per cento di quelle possedute, che sono libere da qualsiasi impedimento, né del Patto di Stabilità nazionale, né del Patto di Sindacato tra i Comuni proprietari di Hera. Serve dunque, per non ingannare i duemila cittadini firmatari della spedizione, tenere i piedi per terra. Dopo il gesto politico aspettiamo i fatti, sapendo che non hanno niente a che fare col 2016 e forse neppure col 2017". 

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