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Tre nuovi "Petali della corolla" nel riolese: inaugurano i percorsi naturalistici

Sabato alle 15 con partenza e rientro al Parco Pertini, si terrà l'inaugurazione dei "Petali della corolla". Si tratta di tre nuovi ed affascinanti circuiti disegnati lungo il comprensorio collinare riolese da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike

Nuove fruibilità naturalistiche ed ambientali per il territorio riolese. Sabato alle 15 con partenza e rientro al Parco Pertini, si terrà l'inaugurazione dei "Petali della corolla". Si tratta di tre nuovi ed affascinanti circuiti disegnati lungo il comprensorio collinare riolese da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike. Vie che permetteranno di godere della bellezza e della peculiarità paesaggistica inclusa all'interno della Corolla delle ginestre. Tre percorsi per tre offerte paesaggistiche diverse che caratterizzano il territorio: il lungo fiume, le colline, i calanchi. L'iniziativa nasce grazie al contributo e al coinvolgimento della Provincia di Ravenna e mira a valorizzare il territorio e a promuovere stili di vita salutari.

Il petalo di Galisterna - Il percorso di andata e ritorno misura circa 9 chilometri ed è adatto a tutti. Presenta un dislivello di 122 metri  partendo da una quota minima di 67 metri per arrivare ad una quota massima di 116 metri. Partendo dal Parco Pertini si prosegue per le Terme e si imbocca il percorso escursionistico a fianco del canale Molino di Serravalle. Da qui si giunge ad Isola e si prosegue per la chiesa di Gallisterna per poi iniziare il rientro. Oltre al Parco-museo "Le 127 giornate di Riolo", con sculture in bronzo dell'artista Giovanni Bertozzi lungo il percorso è presente il monumento dedicato al Comandante del Gruppo di Combattimento Friuli, Arturo Scattini, che liberò Riolo l'11 aprile del 1945. Sul fiume troviamo il ponte di ferro (Bailey), rara testimonianza di ripristino dei collegamenti fatti saltare durante il conflitto mondiale oltre alla chiesa di Gallisterna e la tomba di Menotti Farina.

Il petalo di monte Ghebbio - Il percorso ad anello è adatto a tutti. La lunghezza è di 7,8 chilometri con dislivello di 217 metri partendo da una quota minima di 56 metri per arrivare ad una quota massima di 241 metri. Partendo dal Parco Pertini si giunge, passando per via Rimembranze, alla Badia di San Pietro in Sala, si finacheggiano i campi e percorrendo via Molino Maschi e la pista ciclabile di via Bologna si giunge a Cuffiano. Imboccando via Ossano si raggiunge la sommità di Monte Ghebbio e si discende verso il centro cittadino. Nel percorso sono degne di nota la chiesina dei Caduti, dell'architetto Francesco Bagnaresi, costruita negli anni '20 a ricordo dei caduti riolesi nella Prima Guerra Mondiale, la Badia di San Pietro in Sala del IX secolo con  l'originale campanile a vela. Nella frazione di Cuffiano si passa accanto al Parco dedicato alla Brigata Ebraica mentre dalla cima di Monte Ghebbio, in condizioni di cielo terso, è possibile vedere la linea azzurra del mare Adriatico.

Il petalo di Mazzolano  Il èercorso ad anello di circa 8,6 chilometri è adatto a tutti. Il dislivello è di 335 m con quota minima a 75 metri e quota massima a 244 metri. Partendo dal Parco Pertini si prosegue per via Mazzolano, si imbocca e si discende tutta via Lotta, si attraversa il rio Mazzolano e si risale versola chiesa. Si imbocca quindi il sentiero sulla destra che conduce a Mezzacosta, si scende verso la zona Peep e si torna verso il centro cittadino. Lungo il percorso si incontra la Chiesa di Mazzolano, dedicata a San Martino. Dal chilometro 7 inizia la discesa verso Riolo con panorama sui calanchi del Rio Vecchio, ove si trovano alcune delle sorgenti delle acque minerali di Riolo.

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