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Alfonsine, potature vietate al Centro Sociale: Legambiente invia segnalazione alla Forestale

“In teoria il regolamento del verde dovrebbe servire a tutelare il patrimonio arboreo pubblico e privato - ha osservato Rambelli - ma la sua applicazione sembra lasciare molto a desiderare. Per questo motivo abbiamo fatto segnalazione alla Forestale”.

Sulla base della segnalazione di alcuni cittadini, Legambiente ha scritto al comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato per evidenziare come le recenti potature del parco del Centro Sociale “Il Girasole” di Alfonsine siano in contrasto con il Regolamente del Verde del Comune. “Un intervento decisamente invasivo di cui non si capisce il motivo - ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna - infatti gran parte degli alberi sono stati praticamente capitozzati, cioè privati di gran parte dei rami, mentre le conifere sono state addirittura “cimate”, cioè abbassate in altezza. Interventi che, oltre ad essere espressamente vietati dal Regolamento del Verde, sono soprattutto inspiegabili”.

Ha aggiunto Rambelli: "In molte città europee gli alberi sono integrati nel tessuto urbano e lasciati liberi di crescere senza drastici interventi di potatura e contenimento. Spesso invece nelle città italiane si assiste ad interventi sbagliati, fino alla potatura “a palo” che molto spesso affligge gli alberi cittadini. La potatura ha senso per gli alberi da frutto, per dare alla pianta la conformazione voluta per il tipo di raccolta che si vuole fare, per ottenere produzioni annue costanti nella qualità e quantità di frutti, per “forzare” la pianta a produrre nuovi getti e a fruttificare, a tutto vantaggio della economicità. Questo però riguarda solo gli alberi da frutto, che dopo un certo numero di anni di produzione vengono abbattuti e sostituiti con piante nuove. È una pratica che non ha invece alcun senso per alberi ornamentali, in quanto rappresenta sempre un'aggressione che accorcia la vita di un albero e lo rende più soggetto a malattie e problemi fitosanitari in genere. Un albero sano quindi non andrebbe mai potato, se non per rimuovere rami secchi o che possono creare intralcio o rischio per l'incolumità delle persone".

"I benefici apportati dagli alberi e da una loro corretta gestione sono di carattere ambientale, sociale, salutistico ed economico - ha proseguito -. Innanzitutto assorbono anidride carbonica e molti altri inquinanti: le famigerate polveri sottili, ossidi di azoto, anidride solforosa, inoltre contribuiscono a depurare le acque, ridurre l'inquinamento acustico e mitigare il clima e gli eventi atmosferici estremi. Attraverso la traspirazione infatti le piante refrigerano l'aria, mentre il terreno non impermeabilizzato e la capacità delle piante di assorbire le acque di pioggia possono scongiurare frane e allagamenti. Oltre a tutelare la biodiversità locale, le piante consentono quindi di ridurre le spese di condizionamento (fino al 50%), rappresentano un incremento del valore degli edifici e sono inoltre un elemento estetico paesaggistico, offrono opportunità di svago, incontro, attività sportive, ripristino del contatto quotidiano con la natura. “In teoria il regolamento del verde dovrebbe servire a tutelare il patrimonio arboreo pubblico e privato - ha aggiunto Rambelli - ma la sua applicazione sembra lasciare molto a desiderare. Per questo motivo abbiamo fatto segnalazione alla Forestale”.

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