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"A Rimini chiude un locale per droga, a Ravenna no"

"A Rimini il Questore ha deciso di sospendere la licenza alla discoteca Cocoricò per 15 giorni, in base all'art. 100 del TULP (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza), per spaccio di droga dentro e fuori il locale, come risulta da controlli di polizia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"A Rimini il Questore ha deciso di sospendere la licenza alla discoteca Cocoricò per 15 giorni, in base all'art. 100 del TULP (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza), per spaccio di droga dentro e fuori il locale, come risulta da controlli di polizia. Oltre a ciò, c'era stata un sospetto episodio di stupro. Comportamenti socialmente pericolosi dunque, portato avanti da chi fa dei luoghi divertimento un'occasione per vendere morte. Chissà quali e quanti altri ce ne sono, magari anche presso nostri lidi.

Ma il motivo per cui sottolineo questa notizia, è perché mentre uscendo dal territorio comunale e provinciale chi lotta contro il crimine (i Responsabili, non gli operatori di polizia) e il degrado sfrutta tutte le opportunità per poter assicurare il massimo della resa nel portare pace e tranquillità ai cittadini, a Ravenna non è del tutto così. In Via Gulli, c'è un bazar che continua a creare grandissimo disagio ai cittadini, ai commercianti, a chi frequenta la zona di Piazza Medaglie d'Oro, fungendo da centrale dello spaccio, da punto di incontro di nullafacenti, ubriachi e sbandati.

La situazione, già segnalata da mesi e sotto il controllo delle forze dell'ordine, sembrava potesse avere una svolta quando, il 10 giugno scorso, “per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, H.S., classe 1989, pregiudicato, nativo del Bangladesh”, con droga trovata all'interno del negozio. Oltre all'arresto e alla condanna nulla di più. Mi chiedo come mai, nonostante le ripetute segnalazioni, il Questore non abbia provveduto alla sospensione, almeno per un periodo di tempo, della licenza.

Che cosa dobbiamo attendere ancora? Quanto i cittadini della zona dovranno ancora pazientare, prima di vedere la zona ripulita? È palese che la presenza di questo esercizio non è più opportuna. Stessa situazione si verificava in Via Gulli, per la presenza di un altro bazar al n. 91, chiuso il quale la situazione sta volgendo alla normalità. Cos'è che manca ai responsabili della sicurezza, per capire che certe azioni sono inderogabili? È mancanza di capacità o di comprensione delle reali esigenze dei cittadini? E il Sindaco, che pare non ne sapesse nulla, nonostante il sottoscritto gli inoltri per conoscenza tutte le segnalazioni, è uscito dal letargo? La misura è colma già da tempo".

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