Acqua disgustosa dai rubinetti, Ancisi (LpR) diffida l'assessore Guerrieri

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, annuncia di avere trasmesso all’assessore all’Ambiente, Guerrieri, una diffida  per non avere fornito al capogruppo, su richiesta scritta “ le corpose relazioni da lui personalmente richieste agli enti competenti: Ausl, Arpa, Hera e forse altre, mai pubblicate”, riguardo la risposta data “in consiglio comunale alla mia interrogazione al sindaco sull’acqua disgustosa scesa, per molti giorni dall’ultima settimana di agosto, dai rubinetti in molte case del territorio comunale”.

“Correttezza avrebbe imposto che mi avesse anticipato le copie di quei documenti. Gli ho chiesto, comunque, in corso di seduta, non potendo replicargli con piena cognizione di causa, se avesse potuto fornirmele con la necessaria tempestività, ricevendo da lui risposta positiva. Del resto, si discute non di una buca stradale, ma del bene più prezioso e indispensabile, insieme all’aria, di cui dispongano gli esseri umani, rispetto a cui il dovere di trasparenza e correttezza della pubblica amministrazione corrisponde ad un diritto primario dei cittadini. Ho atteso una settimana senza che mantenesse la parola – afferma Ancisi - Questi scritti hanno la veste di “documenti amministrativi”. La legge stessa prescrive “l’obbligo di protocollazione per tutti i documenti ricevuti e spediti dall’amministrazione”.  Ho fatto allora ricorso alla legge che dà diritto ai consiglieri comunali di ottenere “dagli uffici” (non dai soggetti politici dell’amministrazione, che devono occuparsi di altro) copia di qualsiasi scritto “in loro possesso”. Immaginando che quei documenti fossero trattenuti dall’assessore presso il suo ufficio, ho chiesto all’ufficio del suo assessorato di “ottenere copia delle relazioni con eventuali allegati chieste ed ottenute dall’assessore…”. Il giorno dopo, la segretaria dei gruppi consiliari di opposizione che collabora con Lista per Ravenna ha ricevuto la risposta, che la dirigente del servizio Ambiente  “manderà il materiale quando lo avrà tutto e protocollato”. Stiamo ancora aspettando””, sottolinea l'esponente di LpR.

Ancisi ricorda che ha diritto ad ottenere il materiale “entro cinque giorni dalla richiesta, che sia protocollato o no”. In ogni caso sottilinea che “sono stati suoi abusi non avere protocollato tempestivamente documenti amministrativi in suo possesso e non avere consentito alla sua segreteria di corrispondere alla mia richiesta di accesso agli atti formulata e indirizzata ai sensi di legge”.

“Preciso che la determinazione a ricevere i documenti che l’assessore indebitamente trattiene non è, come ho detto in consiglio comunale, fine a se stessa, perché ho molto altro, di fondamentale interesse, da dire e che nessuno ha detto, sull’avvenuto fenomeno dell’ “acqua disgustosa””, conclude Ancisi.