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Agenti della Penitenziaria aggrediti e feriti in carcere, Salvini: "Noi stiamo con chi indossa la divisa"

"Il Guardasigilli non è pervenuto mentre il Pd di Bonaccini ci regala i porti aperti, la cancellazione dei Decreti sicurezza e vorrebbe schedare le Forze dell’Ordine", attacca il leader nazionale della Lega

Sull'aggressione che si è consumata nel carcere di Ravenna prende la parola anche il leader della Lega, Matteo Salvini. "Calci e pugni a tre agenti della Polizia penitenziaria - esordisce -. È successo nel carcere di Ravenna, mentre pochi giorni fa gli agenti in servizio nella casa circondariale di Reggio Emilia lamentavano le pessime condizioni della loro mensa, con muffe sui muri, freddo e poca acqua calda perfino nelle docce. Il Guardasigilli non è pervenuto mentre il Pd di Bonaccini ci regala i porti aperti, la cancellazione dei Decreti sicurezza e vorrebbe schedare le Forze dell’Ordine: noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini in divisa e dei cittadini perbene".

Sulla questione è intervenuto anche il segretario della Lega Nord e parlamentare Jacopo Morrone, che ha annunciato per giovedì una visita alla casa circondariale di Ravenna per portare la sua solidarietà agli agenti aggrediti: "Mentre il governo Pd/M5s è alle prese con la demolizione dei decreti sicurezza, che tanti ottimi risultati hanno ottenuto, per le strade e nelle carceri si continuano a vivere situazioni di emergenza. A Ravenna l’ennesimo caso di violenza contro gli agenti della Polizia penitenziaria, in cronica situazione di sotto organico e senza adeguate dotazioni di difesa. Non a caso, mentre la Lega al governo aveva predisposto iniziative per aumentare le risorse umane e le dotazioni nelle forze dell'ordine, il Pd ha riportato tutto nell’alveo delle sue tradizionali politiche di insicurezza e porti aperti. Noi della Lega stiamo, invece, dalla parte di chi garantisce la nostra sicurezza e la nostra libertà, quotidianamente, 365 giorni all’anno".

Il caso

A darne comunicazione sono stati Pasquale Giacomo, segretario provinciale della Uil Pa Polizia Penitenziaria di Ravenna, e Domenico Maldarizzi, segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria dell’Emilia Romagna. "Teatro della violenza - esordiscono - la solita sezione con celle aperte. Solito principio di rissa tra due detenuti e solito intervento della Polizia Penitenziaria per ripristinare l’ordine e la disciplina della sezione. Ma uno dei contendenti un nigeriano ristretto per rapina lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, che gia in precedenza aveva dato problemi di ordine e disciplina in istituto, non contento di essere stato bloccato, si è scagliato contro gli agenti colpendoli con calci e pugni. Prognosi per tutti e tre dai 10 ai 15 giorni e molto probabilmente uno di loro dovrà subire un intervento chirurgico".

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