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Alberghini risponde a Guerra (CambieRà): "Ecco i miei impegni sul vostro programma"

Il candidato del centrodestra: "Le nomine degli assessori saranno fatte in base al curriculum".

"A chiusura della campagna elettorale intendo, con la massima onestà, dare una risposta ancora più puntuale e impegnativa alle richieste che Michela Guerra, a nome della lista CambieRà, ha rivolto a entrambi i candidati ammessi al ballottaggio".
Massimiliano Alberghini, candidato sindaco del centrodestra, spera così di conquistare la fiducia degli elettori che al primo turno avevano votato CambieRà.
Richiesta n. 1: “Fare i nomi degli assessori prima del 19, quantomeno per quanto riguarda le importantissime deleghe del Turismo, della Cultura, del Bilancio e della Sicurezza. A tal proposito, l'unico criterio di valutazione accettabile ha sempre avuto come punto di partenza il curriculum delle persone scelte”.
Risposta: Di fronte alle insistenze rivoltemi da più parti “a fare dei nomi”, ho indicato - diversamente da De Pascale, che ne è stato impedito dall’affollamento dei questuanti nelle sue liste civetta - nominativi di persone che, essendosi proficuamente impegnate nella redazione del nostro programma, hanno deciso coraggiosamente (dato il clima intimidatorio e repressivo che incombe in questa città sui non adepti dell’attuale maggioranza) di esporsi pubblicamente anche come autorevoli candidati assessori. Ma proprio perché intendiamo fermamente scegliere le personalità che offrano le maggiori garanzie di professionalità e competenza, senza alcun contrappeso politico se non l’imperativo che l’amministrazione comunale CambieRà, valuteremo, appunto sulla base dei curriculum, con procedura trasparente, le disponibilità che si manifesteranno dopo il 19 giugno, una volta che la città sia stata liberata dall’oppressione. Avevamo già considerato come, per importanti deleghe come il Turismo, la Cultura e i Servizi sociali, che abbiamo colto essere prioritarie per CambieRà, siano stati proposti come potenziali assessori, dalle altre liste alternative al PD, personalità in possesso di adeguata qualificazione, quali Filippo Donati e Marcello Landi (CambieRà stessa), Andrea Muccioli (Pigna) ed eventualmente altre per altri settori. Correttezza dei rapporti con le altre medesime liste e con gli stessi interessati richiede che la loro disponibilità sia manifestata. Assicuro loro che avranno indipendenza politica, nel rispetto del Programma di mandato, che la legge richiede al sindaco di proporre al consiglio comunale dopo la sua elezione, alla cui elaborazione contribuiranno.

Richiesta n. 2: “Creare una sorta di Consulta stabile di esponenti della cultura, della scuola, del turismo e dell’imprenditoria della città”.
Risposta: Ne inseriremo la previsione nel Programma di mandato del sindaco, con gli stessi criteri e modalità operativi indicati da CambieRà. Tale Consulta risponde peraltro all’indirizzo di dialogo costante con le parti sociali che percorre il nostro programma elettorale.

Richiesta n. 3: “In attesa degli interventi a livello parlamentare e regionale, inserire un reddito di cittadinanza comunale per dare un po’ di ossigeno ad alcuni concittadini in difficoltà”.
Risposta: Lo faremo, partendo, come richiesto, dalle proposte avanzate in campagna elettorale da CambieRà e “Ravenna in Comune”, tenendo conto delle buone pratiche attuate in proposito in altre Regioni e Comuni. Il perseguimento di tale obiettivo trova peraltro alimento già nelle prime linee programmatiche concordate nella nostra coalizione, quando esprimemmo la necessità del “Raddoppio degli scarsi fondi destinati ad assistere economicamente le famiglie indigenti o colpite dalla disoccupazione, specie se con minori”.

Richiesta n. 4: “Creare una forma di bilancio partecipato che permetta ai consigli territoriali di poter usufruire di una quota stabilita per la parte investimenti”.
Risposta: Nessun problema, essendo fattibile senza nulla stravolgere in sede di impostazione dei bilanci di previsione. Concordiamo anche che occorra costituire i consigli territoriali sulla base di una maggiore effettiva rappresentatività democratica.

Richiesta n. 5: “Modificare il regolamento che norma le nomine del sindaco nelle fondazioni e nelle partecipate, sulla base di: a) curriculum ed esperienza in linea con l' attività svolta dalla realtà nella quale si viene nominati; b) non aver già svolto due 2 mandati con incarichi assegnati per nomina del sindaco”.
Risposta: Il senso di queste proposte fa già parte del patrimonio politico dei gruppi di opposizione via via eletti in consiglio comunale, espresso sistematicamente ad ogni inizio di mandato, quando il regolamento nomine deve essere nuovamente discusso e approvato. Il PD ci ha sempre contrapposto un muro. Non avremo difficoltà a introdurre queste modifiche nel nuovo testo. 

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