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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Elezioni, Guerra (CambieRà): "Un progetto rivoluzionario per la sicurezza agli Speyer"

Sicurezza, cultura, turismo, Darsena. Ci sono entrati tutti i temi che negli ultimi anni hanno caratterizzato il dibattito politico ravennate nell'aperitivo con la candidata sindaco Michela Guerra.

Sicurezza, cultura, turismo, Darsena. Ci sono entrati tutti i temi che negli ultimi anni hanno caratterizzato il dibattito politico ravennate, nell’aperitivo con Michela Guerra organizzato dal settimanale Ravenna&Dintorni al Caffè Belli.
In un’ora, la candidata della lista civica CambieRà, ispirata agli ideali grillini ma priva del simbolo 5 Stelle (i vertici non avevano approvato la presentazione della candidatura di Guerra), ha illustrato, in sintesi, cosa farebbe se ottenesse la carica di primo cittadino. Partendo da una promessa: a fine maggio verrà illustrato un progetto urbanistico “rivoluzionario e inedito” per la riqualificazione della zona dei Giardini Speyer. In attesa di quel momento, Guerra ha dichiarato che in materia di sicurezza andrebbe a potenziare la presenza in strada della polizia municipale, prevedendo pattuglie fisse, e porterebbe al massimo l’illuminazione pubblica “perché è statisticamente provato che c’è meno criminalità dove c’è più luce”.
Guerra ha criticato, invece, la petizione per il diritto all’autodifesa: “sarebbe come armare dei bambini”.
Sulla cultura è stata netta la bocciatura dell’amministrazione Matteucci, così come in tema di turismo. “Cosa c’è da fare a Ravenna? Tutto! Chiedere di sintetizzare il programma di Filippo Donati (uno dei tecnici che fanno parte della sua squadra, ndr) è come chiedere di riassumere la Divina Commedia. Il tema del turismo è talmente importante che nel nostro programma è trasversale, toccando la cultura, l’economia, la mobilità”. La tassa di soggiorno sarebbe mantenuta “ma i fondi non verrebbero utilizzati per finanziare eventi di dubbia utilità”.
Un’eventuale giunta Guerra vedrebbe poi la nascita di un assessorato alla Maternità. “Un’idea di Viviana Cippone (fondatrice di Romagnamamma, “arruolata” come esperta, ndr) che rappresenterebbe una novità assoluta”. In tema di famiglie, la candidata è tornata anche sulla proposta di installare delle telecamere all’interno di asili e scuole materne: “ho parlato di telecamere a circuito chiuso, non certo di webcam. E solo come ultimo passo dopo altre azioni, come un rapporto più stretto tra genitori e pedagogiste e una formazione continua del personale scolastico”.
Sul futuro della Darsena di città e dell’ex magazzino Sir, la candidata ex grillina ha commentato che “non è una priorità per Ravenna. Se avessi soldi a disposizione li investirei sicuramente prima su altri settori. Non credo che il ‘sigarone’ debba essere abbattuto, ma non sono nemmeno come chi ne ha fatto addirittura un libro che per cinque anni ha venduto ai banchetti 5 Stelle”. Chiara stoccata a Francesca Santarella, consigliera grillina dimissionaria.
“Mi hanno definita un’incosciente. Io mi definisco una mamma, che vuole guidare la sua comunità”. Così si è descritta Michela Guerra, rispondendo a distanza all’ex presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco, “spiritualmente” presente all’incontro: “E’ una persona che ha scelto di fare la cosa giusta e che mi piacerebbe avere in squadra una volta che le vicende giudiziarie saranno terminate”.
Ma chi voterebbe Michela Guerra in un eventuale ballottaggio che non la vedesse coinvolta? “In caso di sfida De Pascale-Alberghini (Lista per Ravenna-Lega) lascerei la scheda bianca. Mentre voterei sicuramente per Ravenna in Comune (Sutter), a cui mi sento molto vicina, o anche per La Pigna (Bucci)”.

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