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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ravenna incassa la delusione, Mingozzi: "Servono risorse per nuove infrastrutture"

L'analisi del vicesindaco si estende poi sul "disagio del centro storico: troppi negozi chiudono e mi domando se non valga la pena rinunciare alla chiusura alle auto di Piazza Kennedy"

Incassata la delusione, Ravenna pensa al futuro dopo la proclamazione di Matera a Capitale della Cultura Europea del 2019. Il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ritiene "poco realistico" quanto affermato dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschi, che venerdì pomeriggio si è impegnato " a sostenere comunque i progetti presentati" dalle città candidate. "Mi sa molto di consolatorio e poco realistico in una situazione di emergenza finanziaria quale l’attuale - ha sottolineato Mingozzi -. Temo dovremo fare da soli (come spesso accade di fronte agli impegni di Roma) per salvare il più possibile i tanti progetti presentati per la candidatura come ha ricordato il sindaco".

"Un primo esame ci aspetta tra pochi mesi - ha ricordato Mingozzi -. Nel maggio prossimo 15.000 marinai da tutta Italia verranno a Ravenna per celebrare il loro raduno nazionale e in quella settimana la darsena di città dovrà offrire ospitalità e nuovi servizi. Sono sicuro che nessuno rimarrà vittima di quella “sindrome della sconfitta” che spesso prevale in situazioni analoghe, ma dobbiamo considerare altre due priorità che in questi mesi si sono evidenziate al di la del lavoro di candidatura".

L'analisi del vicesindaco si estende poi sul "disagio del centro storico: troppi negozi chiudono e mi domando se non valga la pena rinunciare alla chiusura alle auto di Piazza Kennedy dal momento che non abbiamo più commissioni giudicanti in arrivo. Le stesse nuove Ztl, ( cioè chiusure al traffico di altre zone ) ipotizzate per il centro non mi convincono in momenti nei quali Ravenna deve essere frequentata con più facilità anche nelle ore più delicate per la sicurezza. La seconda priorità è quella degli investimenti e delle risorse per nuove infrastrutture che facilitino la ripresa artigianale e industriale e quindi nuovi posti di lavoro".

"Si dirà che anche la cultura fornisce occasioni occupazionali, ma io credo che il tessuto produttivo ravennate, dal porto al forese meriti quel sostegno e quella fiducia che di fronte ad un tasso di disoccupazione molto alto - conclude Mingozzi -. Ravenna e le sue  istituzioni non possono negare, quando ragioneremo di priorità del bilancio, di finanziamenti, di tasse e  di compatibilità con gli impegni assunti per la Ravenna 2019”.

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