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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Qualità della vita, "analisi logica della capitale del benessere"

"Il sindaco di Ravenna ha parlato della "vittoria" di "una signora città". Il vice-sindaco se l'è presa con chi avrebbe osato "prendere le distanze" dal "primato conseguito da Ravenna""

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Il primato di Ravenna nell'indagine sulla "Qualità della vita" 2014 effettuata dal quotidiano Sole-24 Ore è stato largamente inteso e commentato come se conferito alla nostra città. Di qui, titoli come "Ravenna regina del benessere", "A Ravenna si vive bene", "La bella vita si fa a Ravenna". Il sindaco di Ravenna ha parlato della "vittoria" di "una signora città". Il vice-sindaco se l'è presa con chi avrebbe osato "prendere le distanze" dal "primato conseguito da Ravenna". I più fanatici supporter del sindaco hanno gridato "dagli all'untore" contro chi ha cercato di ragionare su questo successo. Nessuno però ha "denigrato" tale risultato, apprezzato anzi da tutti, perché comunque fa bene al nome di Ravenna. Se mai se ne discute l'attribuzione ai meriti politici di chi oggi governa questa città. Come faremo attraverso la seguente stringata analisi logica.

LE BASI LOGICHE

1. L'indagine si riferisce alla provincia di Ravenna, non solo alla città capoluogo, ma anche agli altri 17 Comuni, nei quali si vive notoriamente non meno bene e anche meglio.

2. Il Sole-24 Ore è un quotidiano economico, che tende a calcolare il benessere sulla quota della ricchezza prodotta, a prescindere che si distribuisca o no alle classi povere, e sottovalutando la qualità umana e sociale del vivere in una comunità civica.

3. La collocazione della nostra provincia nei bassifondi della classifica per scippi e borseggi, appartamenti svaligiati, rapine, estorsioni, frodi e progressivo aumento dei reati contro l'ordine pubblico, nonché il 50° posto nella graduatoria sull' "Ecosistema urbano", dovrebbero smorzare ogni eccessivo entusiasmo.

4. Che la provincia di Ravenna abbia un tessuto economico-sociale forte non è riferibile ai suoi governanti di turno, avendo radici storiche: nella prima indagine del Sole-24 Ore, venticinque anni fa, in cui questa provincia ottenne già il terzo posto, gli attuali sindaco e vice-sindaco del capoluogo erano rispettivamente comunista anche di nome e anticomunista di nome e di fatto; da allora questa provincia ha sempre svettato nella classifica a prescindere.

LE BASI DEL PRIMO POSTO

Per capire come la provincia di Ravenna sia balzata dal 6° posto del 2013 al primo di quest'anno, sembra ragionevole osservare i sette parametri che ci collocano, appunto, entro la sesta posizione.

1. Nella categoria "Popolazione", siamo primi per l'indice di giovinezza, in sostanza perché abbiamo 120 minori di 15 anni ogni 100 maggiori di 64. Questo primato va connesso con l'alta presenza di stranieri regolari, valutata dall'indagine nell'11,8%, pressappoco la stessa che nel Comune di Ravenna, in cui però i bambini fino a 14 anni sono il 17,3% di tutti gli immigrati. Il merito della maggiore giovinezza, peraltro risaputo, va dunque agli stranieri e ai loro molti figli. Che più immigrati portino più benessere sociale, a loro come agli altri residenti, è peraltro solo un'opinione del Sole-24 Ore, tutta da verificare. Se si calcolassero gli irregolari, ad esempio le ondate di magrebini arrivate da Lampedusa a Ravenna (Comune) come nella Terra Promessa della delinquenza, saremo forse primi per la loro densità, ma anche per il malessere conseguente.

2. Secondo il Sole-24 Ore, è stata la categoria: "Servizi, ambiente e salute" a "proiettare in testa" la nostra provincia. Non per l'ambiente (figuriamoci), essendo cinquantesimi nella "Pagella Ecologica". Siamo invece quinti per la bassa emigrazione ospedaliera e sesti per la speranza di vita: merito della rete sanitaria pubblica e dell'AUSL provinciale, ma pure delle molte strutture private, anche di importanza nazionale. Quinti anche per la minore lentezza della giustizia, virtù della magistratura locale. Quinti infine per gli asili nido, unico parametro di cui i Comuni possono darsi dei meriti, ma solo in parte, come dimostra che in quello di Ravenna la maggior parte degli asili nido è dei privati.

3. Restano il 4° posto nel rapporto tra euro impiegati o depositati in banca, merito della storica buona propensione dei ravennati ad investire, e il 5° posto dei cinema, tutti privati, peraltro non il miglior indice della Cultura, nella cui categoria questo parametro è inserito.

Ma quando si vorrà fare una seria indagine sulla "Qualità della vita", bisognerà anche considerare se le città sono mal tenute, se i cittadini e le imprese sono troppo tassati, se i meno fortunati sono troppo aumentati e se le famiglie indigenti, con carichi sociali pesanti per minori, disabili, anziani, ecc., e quelle senza casa sono male o per nulla assistite. Al Sole-24 Ore interessa niente. A Lista per Ravenna molto".

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