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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ancarani (Forza Italia) su RUE e riorganizzazione ufficio edilizia

"L'invito all'assessore competente è dunque quello di ascoltare non solo le rappresentanze istituzionali dei tecnici, ma anche qualche singolo geometra, architetto o ingegnere in privata sede"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Non vi è dubbio che il settore dell'edilizia privata sia uno di quelli che più hanno risentito del periodo di crisi. In tal senso tutti gli strumenti che il pubblico – nel nostro caso il Comune di Ravenna – può porre in essere per stimolare tale settore sono i benvenuti. La creazione dei gruppi di lavoro sul RUE potrebbe essere una buona notizia se l'obiettivo fosse lo snellimento della burocrazia che non solo viene inevitabilmente ricaricato dai tecnici del settore sui loro committenti, ma rallenta il lavoro degli uffici da un lato e la realizzazione finale delle opere dall'altro.

Come gruppo di opposizione vigileremo dunque  affinchè le tempistiche annunciate dalla giunta per un nuovo RUE siano le più rapide possibili, data l'attenzione che il comparto pone su un tema così delicato. Riteniamo però che vi sia un'altra esigenza non più procrastinabile ovvero una riorganizzazione dello Sportello unico dell'Edilizia del nostro Comune che per bocca di molti operatori del settore (ingegneri, geometri, architetti) anziché uno spazio “amico” appare una forca caudina in cui la severità degli operatori a volte sembra più un puntiglio che una reale esigenza di conformità alle norme.

In primis vi è il tema relativo ai colloqui coi tecnici istruttori: questi sono possibili solo due giorni alla settimana ovvero il mercoledi (solo mattina) senza appuntamento ed il venerdi (solo mattina) per appuntamento. Accade quindi che il mercoledi l'ufficio appaia come una specie di suk con tecnici costretti a presentarsi alle 7.30 del mattino per segnarsi su un foglio di carta alla menopeggio in attesa di poter colloquiare con un tecnico nell'auspicio che quanto egli dirà in quell'occasione non venga ribaltato da quanto lui stesso o un altro suo collega dipendente comunale dirà all'utente nel colloquio successivo.

Per quanto riguarda invece i colloqui per appuntamento del venerdi, per i tecnici privati la situazione rischia di essere anche più vessatoria con tecnici istruttori del comune che all'atto della richiesta di appuntamento se considerano l'oggetto non meritevole di specifica trattazione costringono i privati a partecipare inevitabilmente al “suk” del mercoledi. Non è tutto: l'accesso agli atti su pratiche di archivio, ormai divenuto fondamentale per i tecnici privati in quanto se presentano involontariamente pratiche con uno stato di fatto dell'immobile diverso da quello che risulta al Comune scatta immediatamente la contravvenzione si è trasformato in una procedura che richiede tempistiche infinite in quanto di fatto un solo dipendente si occupa di tali accessi e assiste i tecnici privati singolarmente affinchè non sottraggano i documenti.

Insomma: molti avvertono la sensazione che l'esigenza di snellimento della burocrazia e di velocizzazione dei tempi della burocrazia tanto sbandierata dalla guida politica dell'amministrazione, sia osteggiata proprio dalla parte dirigenziale/impiegatizia della stessa. Tecnici di Cesena, di Cervia e di Forlì, pur lamentandosi dei loro uffici tecnici, restano spesso allibiti da quello di Ravenna. Basterebbe poco: intanto nell'era di internet l'ufficio di Cervia ha introdotto l'agenda elettronica sul proprio sito con la possibilità di inserire gli appuntamenti per via telematica. Altri Comuni consentono i colloqui con i tecnici istruttori in tutti i giorni della settimana.

Altri Comuni hanno approntato stanze di consultazione dotate di telecamere per prevenire i furti di documenti
In alcuni casi insomma basterebbe copiare. Ovvio che se vi fossero segnalazioni di tipo penale da svolgere ci saremmo già recati in procura, ma spesso comportamenti formalmente corretti possono ugualmente recare danni sostanziali agli utenti con o senza una specifica intenzione vessatoria. L'invito all'assessore competente è dunque quello di ascoltare non solo le rappresentanze istituzionali dei tecnici, ma anche qualche singolo geometra, architetto o ingegnere in privata sede. Potrebbe scoprire che oltre a cambiare le norme, si può iniziare anche dal comportamento di chi recepisce le pratiche.

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