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Ancisi (Lpr): "Impennata di furti e di costo della vita, Ravenna peggiora"

"Venerdì, all’apertura dell’anno giudiziario nel distretto dell’Emilia-Romagna, tra i numeri pubblicati dall’amministrazione della Giustizia nel 2018 risalta che a Ravenna i furti contro ignoti in abitazione sono passati da 594 a 1.962"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Venerdì, all’apertura dell’anno giudiziario nel distretto dell’Emilia-Romagna, tra i numeri pubblicati dall’amministrazione della Giustizia nel 2018 risalta che a Ravenna i furti contro ignoti in abitazione sono passati da 594 a 1.962, aumentando del 230%. Riguardo poi all’altra nostra grande piaga, che è la droga, Ravenna ha il 20% degli indagati sull’intero territorio regionale, avendone però l’8,7 degli abitanti, percentuale quasi pari Bologna (23%), che ne ha due volte e mezzo più di noi. Questo si chiama sicurezza sociale.

I dati ISTAT (istituto nazionale di statistica), ripresi lo stesso giorno dall’ UNC (unione nazionale consumatori), dimostrano d’altro canto che a Ravenna, nel 2018 rispetto al 2017, il costo della vita è aumentato di 449 euro contro una media nazionale di 285 (+57,4%), posizionandoci al 5° posto in Italia tra i maggiori rincari. Bolzano si conferma la più cara, con un aumento di 632 euro. Il presidente dell’UNC, Massimiliano Dona, ha commentato che “per le famiglie si tratta di rincari che hanno peggiorato pesantemente la loro condizione, dato che gli stipendi e le pensioni non sono certo aumentati quanto il costo della vita”. Il dato si riflette sfavorevolmente sui consumi, che a loro volta incidono negativamente sul famigerato PIL (prodotto interno lordo). Consumi che, secondo il Codacons (associazione che tutela i consumatori), già subiscono un forte taglio, dato che in dieci anni dal 2008 la spesa mensile delle famiglie è cresciuta solo del 3,4%, mentre il costo della vita è salito di quasi il 15%. Secondo Confesercenti, nel 2018 le vendite negli esercizi commerciali (compresi quelli on line, figuriamoci nei negozi) sono diminuite di oltre un miliardo di euro, mostrando la prima inclinazione al ribasso negli ultimi quattro anni.

La mia operazione “verità oggi” potrebbe finire qui. Solo per coloro a cui può interessare aggiungo poche considerazioni, comunque anch’esse sostenute coi numeri. Prendiamo pure Bolzano, la provincia più cara da sempre, godendo peraltro di uno status speciale come provincia di confine con l’Austria. Questo dato non le toglie il 1° posto in Italia, a fronte del 60° di Ravenna, nella qualità della vita secondo la graduatoria di Italia Oggi, e il 2° posto in quella del Sole-24 Ore (dove Ravenna è 11.a, ma il quotidiano degli industriali punta molto sugli aspetti finanziari e imprenditoriali, rispetto a quelli sociali). La città altoatesina è però al 1° posto non solo in ricchezza totale, ma anche nei consumi e nella sicurezza, mentre Ravenna è ultima per criminalità, disagio sociale e salute. L’equazione è che a Bolzano la ricchezza in assoluto è ben distribuita tra le famiglie e bene amministrata.

Naturalmente, avrei tutte le ragioni per argomentare sul governo “storico” della mia città, che del resto non ho mai nascosto. Magari lo farò se stimolato. Ma oggi mi limito rigorosamente alle real news.

Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna)

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