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Anziani multati all'orto sociale, Ancisi (LpRa): "Il Governo ha legittimato il lavoro per l'autoconsumo"

Nel mattino di domenica due anziani, concessionari di orti del Comune di Ravenna, sono stati fermati dagli agenti presso il Parco Baronio

Nel mattino di domenica due anziani, concessionari di orti del Comune di Ravenna, sono stati fermati dagli agenti presso il Parco Baronio mentre, distintamente l’uno dall’altro, erano diretti all’orto in loro possesso, venendo poi multati di 280 euro (400 se non pagati entro 30 giorni). In una delle loro autodichiarazioni rilasciate agli agenti è scritto “Mi sono recato all’orto vicino Bosco Baronio per innaffiare”. Avrebbero violato, secondo il verbale, il divieto di accesso “a parchi/ville/aree gioco e/o giardini pubblici” imposto dal decreto 10 aprile 2020.

"Ma gli orti non hanno niente a che fare con nessuno dei molti significati del sostantivo “parco”, tanto meno coi significati degli altri luoghi vietati dal decreto anti-virus - specifica il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - E questi due orti sono esterni al Parco Baronio. E' vero però che alla base di tutto sta una “raccomandazione” dell’assessore al Decentramento di Ravenna inviata l’11 marzo ai gestori delle aree del Comune adibite ad orti sociali, secondo cui “non essendo consentito nessuno spostamento dalla propria abitazione, non è possibile recarsi presso le aree orti”. Peccato che la legge non lo dica, come ho dimostrato domenica scorsa scrivendo al sindaco e al prefetto di Ravenna e chiedendo dunque di non vietare più alle persone “generalmente anziane o comunque hobbisti di recarsi nel proprio piccolo orto per svolgervi le indispensabili attività di coltura e di manutenzione, e talvolta per accudire e provvedere all’alimentazione di propri animali da cortile”".

"Il Governo ora la pensa esattamente così - continua il consigliere d'opposizione - Alla domanda se fosse consentito “lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alla produzione di autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione”, il sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha risposto lapidariamente: “sì”. Le uniche condizioni sono che “il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito”. Restano ovviamente le norme vigenti per tutti i cittadini fuori della loro abitazione: evitare ogni assembramento e rispettare comunque la distanza di un metro tra le persone, norme che le forze dell’ordine hanno il diritto/dovere di controllare e di imporre ovunque, orti compresi. Il Comune di Faenza si è già conformato al pronunciamento del Governo. Lista per Ravenna continuerà a battersi perché anche tutti gli altri Comuni della provincia, in primis il capoluogo, rispondano all’appello della ragione".

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