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Approvato il bilancio comunale: ma il nuovo palazzetto dello sport non convince l'opposizione

Soddisfatta l'assessore al bilancio Valentina Morigi, mentre Roberto Fagnani ha difeso il progetto del nuovo palazzetto dicendo che il Comune potrebbe fare addirittura un investimento più importante di quello già previsto

E' stato approvato giovedì dopo una lunga discussione, che ha visto la maggioranza esprimere diverse critiche (il consiglio a un certo punto è stato interrotto dopo un battibecco scoppiato tra Alberto Ancarani, di Forza Italia, e la presidente Livia Molducci) il bilancio di previsione 2018-2020 del Comune di Ravenna. Soddisfatta l'assessore al bilancio Valentina Morigi, mentre Roberto Fagnani ha difeso il molto contestato progetto del nuovo palazzetto dello sport e delle arti dicendo che il Comune potrebbe fare addirittura un investimento più importante di quello già previsto (15 milioni di euro). Il bilancio è stato approvato con 18 voti a favore (Pd, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Art.1-Mdp e Pri) e 9 contrari (gruppo Alberghini, Lista per Ravenna, Forza Italia, Lega nord, CambieRà, Ravenna in comune). Con la stessa votazione sono stati approvati anche il Documento unico di programmazione, la definizione della percentuale di copertura dei costi complessivi sei servizi a domanda individuale per l’esercizio 2018 e la conferma, per l’anno 2018, dell’aliquota e della maggiorazione Tasi per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (cosiddetti “immobili merce”). L’emendamento presentato da Forza Italia è stato respinto con la seguente votazione: favorevoli 8 (Lista per Ravenna, gruppo Alberghini, Lwga nord e CambieRà), contrari 16 (Pd, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Art.1-Mdp e Pri), 1 astenuto (Ravenna in comune).

La maggioranza

“Siamo soddisfatti – hanno commentato Fabio Sbaraglia, Capogruppo Pd in consiglio comunale e Silvia Quattrini, capogruppo Pd della quinta commissione - per diversi motivi. Innanzitutto vorrei sottolineare, riconoscendo il lavoro svolto dagli uffici del Comune, l'importanza di approvare il bilancio entro il 31 dicembre. Questo ci permette di non andare in esercizio provvisorio, garantendo l'avvio del piano degli investimenti già da gennaio ed evitando, inoltre, difficoltà dal punto di vista gestionale. Non è scontato, considerando anche che l'Anci ha chiesto, e ottenuto, dal Governo, una proroga al 28 febbraio. Si tratta inoltre del primo bilancio "pieno" di questa amministrazione e, in linea con il programma di mandato del Sindaco, si va nella direzione delle politiche sociali a sostegno delle famiglie e per il diritto allo studio con un aumento delle spese per il sostegno scolastico di circa mezzo milione di euro. Una parte importante è inoltre dedicata alla cultura, fruibile da parte di tutti i cittadini, e importante volano per il turismo. Un'altra voce sulla quale ci interessa soffermarci è l'impegno per la tutela del territorio e dell'ambiente a conferma di una visione ‘aperta’ a tutto il territorio comunale. Per quanto attiene la parte in conto capitale il piano degli investimenti è estremamente importante: 54 milioni di euro, di cui circa 24 garantiti con risorse della nostra amministrazione. La parte restante della spesa in conto capitale verrà finanziata con risorse terze, coerentemente con quanto definito nel programma di mandato. Si tratta prevalentemente di investimenti in opere pubbliche che perseguono tre grandi priorità: la messa in sicurezza del territorio; la valorizzazione del forese e la promozione di forme di aggregazione sociale e culturale; la valorizzazione dello sport e attività sportive, con particolare riguardo ai giovani. Per quanto riguarda il primo punto l’intervento sui ponti è fondamentale e testimonia una grande attenzione per la messa in sicurezza del nostro territorio con una strutturata azione progettuale che mette al centro la prevenzione e la tutela di chi qui vive, si muove e lavora. La costruzione di centri polivalenti, soprattutto nel forese darà un forte impulso allo sviluppo all’associazionismo della nostra città rispondendo a esigenze di aggregazione sportiva, culturale, sociale, giovanile. Il nuovo palazzetto sarà uno spazio per lo sport e per la cultura, per realizzare eventi anche di promozione turistica e di valorizzazione dell’imprenditoria locale in generale, Un piano così significativo di investimenti in opere pubbliche vuol dire, di fatto, rimettere in moto l’economia e creare lavoro. Come gruppo Pd vigileremo con grande attenzione affinché venga applicata in maniera rigorosa la normativa sugli appalti pubblici. E su questo ci dà una forte garanzia la recente sottoscrizione del nuovo protocollo appalti voluta da questa amministrazione, protocollo nel quale pesa molto l’elemento della qualità sull’offerta economica. Il coraggio e la visione di lungo periodo caratterizzano tutti gli investimenti con una progettualità di sviluppo che può sfruttare il grande vantaggio di aver bene amministrato negli anni e di poter oggi disporre di risorse importanti, di sfruttare una congiuntura positiva legata a fattori quali le entrate di recupero pregresso Imu piattaforme. Con questo approccio potremo attrarre fondi stanziati non solo da altri enti pubblici, come Stato e Regione, ma anche attrarre investitori privati. Infine ci preme sottolineare il ruolo centrale che oggi rivestono i Consigli Territoriali. Ruolo che a nostro avviso, in futuro, andrà ulteriormente valorizzato. Respingiamo con fermezza il tentativo continuo delle opposizioni, come è accaduto in questa discussione, di delegittimare i Consigli Territoriali attraverso la presentazione di ordini del giorno con la proposta, via via, di realizzare un’opera piuttosto che un altra, in una località piuttosto che un altra. Non è l’Ordine del giorno lo strumento adeguato e non è compito del Consiglio Comunale definire queste attività. Al contrario noi consiglieri siamo chiamati a recepire le istanze dei Consigli Territoriali e delle priorità da essi discussi e approvati. A noi non piacciono le scorciatoie. Assieme ai Consigli Territoriali interverremo in maniera puntale su tutto il territorio comunale. Il forese in questo programma di mandato verrà seguito e supportato con la massima attenzione".

L'opposizione

Dubbi, invece, da parte dei consiglieri d'opposizione Massimiliano Alberghini (Gruppo Alberghini), Samantha Gardin (Lega Nord) e Alberto Ancarani (Forza Italia): “Il documento programmatico 2018-2020 è una bella favola che il sindaco sta raccontando alla città. Questo sindaco oggi ha una grande disponibilità di fondi, in quanto finalmente gli hanno sbloccato i fondi e arriva anche l’Imu delle piattaforme Eni, ma è costretto ad investirli per demolire i ponti, per riparare i danni fatti da altri che non hanno fatto manutenzione, ma già qui il bilancio scricchiola perché non ci sono ad oggi tutti i fondi. Un chiaro esempio è il ponte sui Fiumi Uniti: per terminarlo probabilmente dovremo aspettare il 2020, perché i fondi sono di terzi (7,3 milioni) e non sono nelle casse del Comune. Mancano all’appello anche i 10 milioni per il famoso palazzetto dello sport, punta di diamante del programma di De Pascale. Ma ricordiamoci che, a distanza di due anni dal suo insediamento, il sindaco aveva promesso la rotonda sulla Ravegnana, ed ad oggi non è terminata. Come pensano di abbattere più ponti, rifare ampi tratti di viabilità, senza impantanarsi e bloccando l’intera città? Inoltre non possiamo non soffermarci sul fatto che hanno sbandierato che rifaranno le fognature, dopo che metà della città di Ravenna è finita sottacqua per un nubifragio nemmeno così eccezionale. A bilancio per le fognature troviamo gli interventi della Darsena con fondi statali, ma per il rifacimento del resto dell’impianto fognario ci solo 200mila euro nel 2018/2019/2020: cifre esigue per poter sistemare le zone che purtroppo per errori di progettazione hanno impianti di raccolta acque sottostimati. Ci saremmo aspettati da parte dell’amministrazione, al ripetersi del riconoscimento dell’Imu da piattaforme, che permette maggiori entrate per 9,5 milioni di Euro, uno sguardo ai cittadini e alle difficoltà economiche del tessuto sociale. Avremmo voluto vedere una riduzione dell’Imu, oppure la volontà di andare a ridurre i costi delle tariffe dei servizi alla persona e un intervento di riduzione delle rette, magari un una tantum come quello che abbiamo proposto con l’ordine del giorno in cui abbiamo chiesto lo stralcio di almeno le rette degli asili e delle scuole dell’infanzia del mese di dicembre. Tirando le somme gli investimenti in realtà rischiano di essere troppi e forse il Comune non è in grado di sostenere tante opere. Dall’altro abbiamo una spesa corrente ingessata, che rischia di essere ancora più vincolata se l’amministrazione non dovesse riuscire a raggiungere la quota dei 4 milioni di sanzioni da codice della strada”.

"Ci troviamo di fronte ad un bilancio tecnicamente ineccepibile, solido e ben gestito dal punto di vista formale, pertanto le valutazioni del nostro gruppo rientrano tra le considerazioni strettamente politiche e di opportunità - ha commentato Samantha Tardi, capogruppo di CambieRà - Pessime le destinazioni riservate ai 2 milioni di euro previsti in entrata grazie alla tassa di soggiorno: di questi solo poco più di 640mila, il 30%, saranno destinati al vero e proprio reinvestimento in infrastrutture e migliorie nei nostri lidi ed è piuttosto facile, tramite il classico “conto della serva”, capire che, essendo i lidi 9, per ognuno non restano che misere briciole che poco potrebbero migliorare il territorio. Proporzionalmente ci troviamo a spendere molto di più per una ricerca di vocazione turistica – di cui ancora stiamo attendendo il responso – piuttosto che in aiuto concreto agli operatori del settore. Altri abbondanti 430mila investiti negli eventi di città: dalla sagra del cicciolo al famoso e costosissimo videomapping, dimostrano quindi che ci troviamo di fronte ad una politica turistica a ore, nemmeno alla giornata, dove il capo villaggio Valtur organizza il programma di intrattenimento del giorno. 400mila a destinazione per organizzazioni ed istituzioni culturali, le quali, oltre ad avere un assessorato dedicato, stanno comunque ricevendo importanti stanziamenti da più parti, per le quali auspichiamo di ricevere in cambio sempre più trasparenza nella gestione di questi fondi. Siamo quindi di fronte a zero concezione di turismo sul lungo periodo, zero pianificazione strategica e quindi zero capacità di gestire un introito finanziario come quello della tassa di soggiorno, il tutto condito dall’arroganza di coloro che nemmeno consultano le associazioni di categoria per capire come meglio destinare il denaro. Per quanto riguarda i maggiori stanziamenti che l’Amministrazione farà nel settore dei Servizi e delle Politiche sociali, non possiamo far altro che trovarci concordi, tuttavia inviteremmo i nostri governatori ad una valutazione più ampia, investendo qualcosa in più su commercio, imprese ed attività produttive, affinché si possa lavorare sulle politiche economiche e di lavoro, magari con l’obiettivo ultimo di diminuire una situazione sociale di disagio dilagante. Le vicende che però hanno occupato la scena riguardo al bilancio di previsione, e soprattutto riguardo agli investimenti pubblici, sono quelle inerenti il nuovo futuro Pala Sport e la news sulla prossima riqualificazione del Palazzo Ex Anagrafe. Da colloqui istituzionali avvenuti tra l’Assessore Fagnani e i gruppi di opposizione, durante i quali è stato presentato il progetto del palazzetto dello sport, è emerso il dettaglio di quelle che sarebbero le entrate di denaro a copertura dei famosi 15 milioni di euro per il completamento dell’opera. Ci troviamo di fronte ad una previsione di 5 milioni investiti direttamente dal Comune di Ravenna e circa 10, invece, che dovrebbero entrare da fonti terze. Analizzando queste possibili fonti terze – 3 milioni da Camera di Commercio, massimo 2 milioni dal Coni tramite un bando, massimo 1 milione dalla Regione tramite un bando e massimo 4,5 milioni da privati tramite un bando – non si può non notare quanta incertezza vi sia in realtà nel reperimento delle stesse. Da parte della Camera di Commercio non esiste un atto formale scritto in cui si dichiari la disponibilità e l’impegno ad erogare tale somma, così come non si ha certezza di vincere i bandi di cui sopra o di arrivare ad ottenere il massimo dello stanziamento previsto. Tutto ciò mette il Comune di Ravenna in condizione di non essere certo per nulla delle proprie reali disponibilità, rischiando, quindi, di dover anticipare importanti cifre a copertura di ammanchi causati dalla troppa veemenza di qualcuno in sede di progettazione e presentazione. Ci teniamo a precisare, però, quanto il nostro gruppo sia totalmente a favore della costruzione di un Pala Sport ed è proprio per questo nostro obiettivo che vorremmo più attenzione nelle dichiarazioni e più trasparenza e concretezza nel rendicontare le entrate. Riguardo al Palazzo Ex Anagrafe, invece, la vicenda è persino peggiore. Non esiste alcun punto né all’interno del bilancio di previsione, né nel Dup, che menzioni la riqualificazione di tale immobile atta al trasferimento totale o parziale dell’Istituto Verdi e dell’Accademia delle Belle Arti. Non vi è alcuno studio di fattibilità sui tavoli dirigenziali e quindi non vi è alcun progetto concreto. Cosa significa? Che siamo solo ed esclusivamente in campagna elettorale. Siamo di fronte alla stessa tipologia di promessa che il buon De Pascale fece quando millantò di fare un hotel di lusso nel Palazzo della Provincia. Impossibile per noi, quindi, votare a favore di questo previsionale. Politicamente inaccettabile questo continuo straparlare ai cittadini continuando a prenderli per il naso. Se il vento politico nazionale dovesse, ahiloro, cambiare rotta, quanto di questi progetti tanto declamati sarebbero ancora concretamente fattibili? Noi rimaniamo legati alle cose concrete e siamo ancora fermamente convinti che Ravenna meriti di più".

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