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Approvato il budget 2012 di Ravenna Holding

Nella seduta di giovedì pomeriggio il consiglio comunale ha espresso gli indirizzi per l’approvazione dei budget 2012 di Ravenna Farmacie, Azimut, Romagna Acque, Agen.Da e Ravenna Holding

Il consiglio comunale ha approvato i budget 2012 di Ravenna Farmacie, Azimut, Romagna Acque, Agen.Da e Ravenna Holding. Favorevoli i voti di Pd, Idv, Pri, Sel, contrari quelli di Lega Nord, Lista per Ravenna e Pdl. Si sono astenuti gli esponenti del Movimento 5 Stelle. L’assessore al Bilancio Valentina Morigi ha detto che “nonostante un contesto economico generale molto difficile ci troviamo in una situazione buona, che testimonia l’andamento positivo di tutte le società (solo Ravenna Farmacie non è in linea con le previsioni degli anni scorsi per sfavorevoli dinamiche di mercato e penalizzanti modifiche normative)”.

“Si sono concluse o si avviano alla conclusione varie significative operazioni sviluppate nel 2011: ingresso di Cervia e Faenza, individuazione del socio privato di Azimut e approdo definitivo a Start Romagna. Anche per il 2012 riusciamo a garantirci un dividendo di 5 milioni e 500 mila euro”, ha aggiunto Morigi. Durante la replica l’assessore al Bilancio Valentina Morigi ha messo in evidenza alcuni punti:

“Nel secondo semestre del 2011 la Holding ha prodotto risparmi superiori al mezzo milione di euro, derivanti dalla centralizzazione della contabilità delle controllate e partecipate, dallo scioglimento dei cda di Area Asset e Atm parking e dall’ingresso di Atm in Start Romagna – ha continuato Morigi -. Si è trattato di un atto dovuto, responsabilmente compiuto, perché garantire una buona gestione è un dovere nei confronti dei cittadini. In secondo luogo voglio sottolineare che il nostro approccio nel cercare soluzioni per garantire l’erogazione dei migliori servizi possibili non è ideologico; assieme al modello dell’house providing,  abbiamo intrapreso collaborazioni e modelli gestionali con soci privati. Inoltre abbiamo avviato percorsi di area vasta per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, strategia che riteniamo sia da estendere anche  su scala regionale. Infine voglio ribadire ancora una volta che è stato fondamentale essere riusciti a dare vita a un modello di gestione del patrimonio che ci ha permesso di ristrutturare il nostro debito e di garantire, anche per quest’anno, cinque milioni e mezzo di utili, che saranno utilizzati per servizi ai cittadini”.

Il presidente di Ravenna Holding Elio Gasperoni ha delineato l’andamento gestionale della holding e delle quattro società, sottolineando l’opera costante di centralizzazione della contabilità delle controllate e/o partecipate, che permette di ottimizzare i costi e di effettuare un controllo molto stringente sull’andamento delle società stesse. L’attuale compagine sociale vede il Comune di Ravenna a quota 83,48%, quelli di Cervia e Faenza, recentemente entrati nella holding, rispettivamente al 10,92% e 5,60%. Con l’ingresso di Cervia e Faenza il patrimonio della holding è passato da 387.607 euro a 460.061.

Con il conferimento di azioni di Hera da parte del Comune di Faenza e con le azioni di Hera possedute da Area Asset, che il 27 febbraio sarà incorporata nella holding, le partecipazioni di questa nella multiutility arriveranno al 7,79%; per Romagna Acque la quota di Ravenna Holding passa dal 13,71% al 21,50% (in virtù del conferimento delle partecipazioni di Cervia e Faenza); per Ravenna Farmacie dall’88% al 92.47% grazie al conferimento delle partecipazioni del Comune di Cervia; per Azimut arriva al 99,80%. A proposito dei dividendi della Holding, le cifre parlano di 7.986.265 per il 2011, 10.055.513 per il 2012, 9.951.265 per il 2013, 9.975.265 per il 2014.

Passando ad una rapida analisi del budget delle quattro società “in house”, Gasperoni, per quanto concerne Romagna Acque, ha invitato a considerarne il buon andamento gestionale, anche alla luce di un risultato ante imposte pari a 4.068.000 euro a livello di budget previsionale 2011, a 4.761.000 di preconsuntivo 2011, a 5.859.000 di previsionale 2012; confortanti pure i dati legati al margine operativo netto (2.398.000 euro di preconsuntivo 2011), con la distribuzione di un dividendo superiore ai due milioni di euro.

In particolare, la società prevede ricavi intorno ai 44 milioni di euro, ottenibili, in buona parte, dalla vendita delle acque (oltre 34 milioni), cui deve aggiungersi oltre un milione di euro dalla cessione di energia immessa sul mercato. Significativo il piano investimenti a livello di acquedottistica (non si dimentichi, poi, il nuovo impianto di potabilizzazione di Ravenna, NIP 2, in località Fosso Ghiaia), di una società che non si limita, come in precedenza, alla gestione della produzione dell’acqua di Ridracoli, per abbracciare, invece, tutto l’insieme delle fonti di produzione di acqua all’ingrosso.

Soltanto poche parole per Agen.Da (non una vera società di capitali ma, meglio, una sorta di consorzio per fornire servizi ai soci, assai impegnato, in questa fase, nella redazione del piano economico finanziario del progetto di riqualificazione della Darsena di città, piano da presentare a giugno 2012) e per Azimut: per quest’ultima società i dati sono più che incoraggianti ed è in corso la procedura di gara per la vendita del 40% ad un socio privato. Per quanto riguarda Ravenna Farmacie, la flessione rispetto al budget 2011 è dovuta al peggioramento delle due principali componenti di costo che caratterizzano la gestione della società: il costo del venduto e quello del personale.

Il primo risente di un mercato che è diventato estremamente concorrenziale e delle politiche di sconti imposte dall’Ausl nell’ambito delle vendite realizzate con il Servizio sanitario nazionale. Il secondo delle assunzioni che si sono concretizzate alla fine del 2010. L’unico dato soddisfacente è l’aumento del fatturato. La società è fortemente impegnata nell’impostare un controllo di gestione più puntuale ed efficace. Il consiglio di amministrazione formulerà entro il 31 marzo agli enti soci una ipotesi per l’allargamento della compagine sociale ad operatori del settore che prefiguri la trasformazione da società in house providing a società mista pubblico-privata, preservando comunque il controllo da parte di Ravenna Holding.
 

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