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Degrado, la movida di Marina di Ravenna trascurata: "La ristrutturazione era costata 4,5 milioni"

La riqualificazione di quello che Ancisi definisce "salotto buono", cioè il tratto della movida di viale delle Nazioni tra le piazze Dora Markus e Mazzini, era il frutto "di un concorso d'idee del 2001, vinto dall'architetto Polacco"

L'area della movida di Marina di Ravenna "trascurata e maltrattata". E' quanto afferma il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ricordando che i lavori sono stati 4.481.000 euro: "4.009.891 per i lavori, consistenti sostanzialmente in spazi distinti per gli usi pedonale, ciclabile, di sosta e di transito, variamente pavimentati con pietre di luserna e di porfido; 343.803 per “panchine di ghisa con seduta in legno di disegno ricercato, cestini in fusione di alluminio a forma di anfora, portabiciclette”; 127.776 per la piantumazione dei pini e, ai loro piedi, di aiuole di rose, con relativo impianto di irrigazione".

IL PROGETTO - La riqualificazione di quello che Ancisi definisce "salotto buono", cioè il tratto della movida di viale delle Nazioni tra le piazze Dora Markus e Mazzini, era il frutto "di un concorso d’idee del 2001, vinto dall’architetto Polacco. Il progetto esecutivo, approvato dalla Giunta comunale il 12 agosto 2003 per una previsione totale dei costi pari a1.441.000 euro, prevedeva di essere realizzato in due stralci. Il primo ha riguardato il solo tratto di viale delle Nazioni, escluse le due piazze a cui è connesso". Il progetto, concluso nel 2006, è costato oltre 4,4 milioni di euro.

L’INCURIA - "A parte i costi stratosferici - evidenzia Ancisi - i lavori hanno reso elegante questo tratto di viale, dimostrando, salvo i cubetti di porfido non sempre assestati, anche una buona tenuta del fondo stradale. Infelice era stato l’abbinamento dei lampioni ai pini, non calcolando che ben presto gli alberi sarebbero cresciuti e li avrebbero coperti, lasciando letteralmente al buio il viale: dopo molte insistenze della Pro-Loco, quest’anno le lampade originarie ad incandescenza sono state sostituite con un sistema di lampade LED appositamente progettato che, insieme a drastiche potature dei pini, ha risolto abbastanza il problema".

"Disastrosa invece appare la tenuta del costosissimo arredo - continua il capogruppo in consiglio comunale della lista civica -. Non si è tenuto conto, dato il clima marino, che le vernici usate per le sofisticate panchine e per le anfore porta-rifiuti sarebbero state aggredite dalla salsedine e la ghisa dalla ruggine. Nelle panchine (originariamente previste con mosaici) l’azzurro si è dissolto in chiazze brune rossicce di diversa degradazione. I cestini sono spaccati nelle due parti di cui si compongono, tenute insieme alla peggio. I vandali hanno fatto il resto, con imbrattamenti spray diffusi ovunque, e demolendo pezzi di quasi tutte le portabiciclette. Le aiuole di rose alla base ogni pino sono sparite poco dopo la loro piantumazione, insieme alla rete dell’impianto di irrigazione che arrivava su ciascuna: ma le ex aiuole, essendo loro rimasta poca terra, sono ad un livello nettamente inferiore al piano stradale, tanto da rappresentare delle buche imprevedibili in cui è facile che i passanti inciampino rovinosamente".

"In questi primi otto anni - osserva Ancisi - non sono mai state fatte, benché minimamente, quelle manutenzioni o rimesse in pristino degli arredi che sarebbero doverose almeno ad ogni inizio della stagione turistica. Diverse foto che abbiamo tratto da google, risalenti anche al 2008, mostrano panchine e porta-rifiuti tutti già ampiamente deteriorati. In sostanza, la sciatteria con  cui è maltenuto il viale offre ai passanti un’immagine negativa, che penalizza lo sforzo progettuale e il dispendio finanziario compiuto con la sua ristrutturazione. "

IL PESSIMO INTORNO - "Il secondo stralcio del progetto avrebbe dovuto ristrutturare le “porte” d’ingresso ai due lati del “salotto”: piazza Dora Markus e piazza Mazzini. - prosegue nella sua analisi il leader di LpRa -. Non se ne parla neppure più. La “porta” più prestigiosa, piazza Dora Markus, baricentro del paese, si presenta disordinata  e squallida e non solo per la fontana, che “era bella, ricca nei suoi mosaici e sempre accesa” – ha detto Adalberto Serafini, presidente della Pro-Loco - ma “oggi è in totale abbandono: illuminazione rotta, tasselli del mosaico mancanti, flotto d’acqua perennemente assente”. Non parliamo dell’attiguo devastato piazzale Ragazzi del ’99, a lato del lungomare, con l’erbaccia alta, i tavoli distrutti, il monumento di Luigi Berardi saccheggiato prima di essere finito. Questa è pura realtà. Nessun commento".

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