rotate-mobile
Politica

"Assurda ed autolesionista, la proposta di accorpamento delle Province"

Assurdo continuare a sostenere l'iniziativa di accorpamento delle Provincie Romagnole, senza considerare l'opportunità della creazione della Regione Romagna, è evidente, una grande provincia rimarrebbe sempre una provincia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Assurdo continuare a sostenere l'iniziativa di accorpamento delle  Provincie Romagnole, senza considerare l'opportunità della creazione della Regione Romagna, è evidente, una grande provincia rimarrebbe sempre una provincia, quindi non avrebbe la possibilità di confrontarsi direttamente con lo Stato nella conferenza stato Regioni, e non potrebbe inserirsi nel contesto Europeo a pieno titolo come fanno appunto  le Regioni d'Europa.
 
Le amministrazioni di sinistra si trincerano dietro a tecnicismi, come l'area vasta, o come questa estemporanea proposta di accorpamento, sempre con l'evidente paura di nominare o evocare la Romagna come struttura sociale, economica ed istituzionale.
 
la strada per un più consono utilizzo delle risorse, a mio avviso passa per l'accorpamento dei comuni più piccoli, l'ottimizzazione dei servizi, che per effetto dell'economia di scala porterebbero consistenti risparmi alle comunità, ma anche l'accorpamento dei enti intermedi, quali fondazioni ed agenzie varie, che alimentano solo ed esclusivamente le solite clientele, le Provincie non hanno ragione di esistere, quando si sovrappongono con città come Bologna Milano Roma, oppure quando le dimensioni territoriali ed il numero di abitanti sono al disotto di  minimo che potrebbe essere 250.000/300.000, le Provincie assolvono ad un ruolo insonstituibile e se venissero abolite in maniera indiscriminata, dovrebbero essere sostituite con un'altro organismo istituzionale, vanificando l'auspicato risparmio.
 
Stupefacente e contraddittorio anche il dibattito sulle università della Romagna, penalizzate dall'ateneo Bolognese, bella scoperta sono ormai vent'anni che la Lega Nord Romagna denuncia questo atteggiamento.
Questa è l' evidente conseguenza della nostra mancanza di autonomia nei confronti dell' Emilia che sapientemente gestisce fondi per il turismo, la cultura, i fondi Europei, la promozione territoriale, sviluppo industriale, tutela ambientale etc etc etc.., penalizzando in maniera evidente la Romagna.
 
La nostra proposta presentata dall'On Pini alla camera, prevede, si, la soppressione delle tre Provincie Romagnole e l'accorpamento delle Prefetture, ma il tutto finalizzato alla creazione di una nostra nuova Regione, la Regione Romagna appunto, con la quale potremmo confrontarci con tutti i livelli istituzionali, mantenendo tutte le strade e le possibilità aperte, su tutti i temi, abolire le Provincie senza creare una nostra Regione vorrebbe dire trovarci in un cul de sac, rappresentato proprio dal vincolo Regionale che continuerebbe ed impedirci uno sviluppo adeguato dei nostri territori ed una vera autodeterminazione cultrale. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Assurda ed autolesionista, la proposta di accorpamento delle Province"

RavennaToday è in caricamento