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Bassa Romagna, le proposte di Confindustria ai candidati sindaco per lo sviluppo del territorio

Confindustria Romagna, in occasione delle elezioni amministrative del 26 maggio, ha incontrato i candidati sindaco dei Comuni della Bassa Romagna, consegnando loro un documento di proposte

Confindustria Romagna, in occasione delle elezioni amministrative del 26 maggio, ha incontrato i candidati sindaco dei Comuni della Bassa Romagna all'hotel Ala d'oro di Lugo, consegnando loro un documento di proposte e riflessioni per lo sviluppo del territorio.

"La Bassa Romagna e la Romagna in generale vive e compete oggi in un mondo che si è ampliato, in cui alla realtà fisica si è sommata quella virtuale: un mondo di porte aperte, percorso da un’infinita serie di flussi - si legge nel documento - Tutto è connesso, i confini sono sempre più sfumati e ininfluenti, e lo sviluppo passa attraverso città, autostrade, ferrovie, porti, gasdotti, cablaggi: il mondo è un network. E chi lo vive e lo anima, dai cittadini alle imprese, vuole sentirsi sicuro, avere casa, lavoro stabile, prospettive di una vecchiaia serena, contatti con familiari e amici e la possibilità di esprimere la propria opinione. Per garantire queste esigenze servono infrastrutture, aria e acqua pulite, trasporti veloci e puntali, facilità di business, buone scuole, case di qualità, assistenza sanitaria e all’infanzia, possibilità di movimento e libertà d’espressione. La crescita continua a correre in quelle zone dove c’è una burocrazia ridotta, delle normative agili e una fiscalità semplice: sono i territori ideali per attirare investimenti e sempre si crea un circolo virtuoso tra pubblico e privato".

"La nostra terra ha tutte le carte in regola per rispondere a queste esigenze - proseguono da Confindustia - chi governerà nei prossimi cinque anni ha il compito di liberare tutto il potenziale possibile per rendere la Bassa Romagna più attraente e competitiva, affrontando alcune priorità, anche in continuità con l’attuazione del Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna, sottoscritto la primavera scorsa dai sindaci dei nove Comuni e dalle parti imprenditoriali, sindacali, ordini e istituti scolastici del territorio:

• la base infrastrutturale è discreta rispetto ad altre zone, ma potrebbe essere sviluppata notevolmente. Dopo anni, in Romagna l’autostrada è finalmente a tre corsie e le nostre città hanno migliorato la viabilità urbana, ma resta il nodo dell’asse Perugia-Cesena-Ravenna, o il completamento della Cispadana per mettere in contatto la parte Nord della Romagna con le zone più sviluppate dell’Emilia. Occorre avviare un piano pragmatico che intervenga in modo sostanziale su questi assi, con un contributo da parte di tutti gli attori interessati da una mobilità efficace;

• occorre promuovere le aree produttive individuate attraverso la mappatura del territorio, sulla base di parametri legati alla disponibilità insediativa, ai tempi di realizzazione degli impianti produttivi, ai costi di insediamento, ai servizi offerti dal territorio, alla ricognizione delle imprese già presenti per favorire la strutturazione di filiere produttive (infrastrutture viarie e tecnologiche, adeguatezza delle utenze di base, welfare e sicurezza del territorio, ecc.);

• nel quadro degli investimenti sulla manutenzione del patrimonio, è necessario garantire una quota di risorse destinata alle aree produttive, anche attraverso sinergie con le imprese private già insediate;

• bisogna sostenere l’insediamento di imprese commerciali, della produzione e dei servizi in locali sfitti, attraverso la mappatura del territorio, prevedendo forme di incentivazione economica che aiutino a differenziare e qualificare l’offerta imprenditoriale già esistente. Vanno parallelamente previsti percorsi autorizzativi agevolati e a campagne di marketing dedicate, supportando le imprese che intendono insediarsi, e lo sviluppo di pacchetti integrati di agevolazione e finanziamento investimenti, innovazione tecnologica e incentivi fiscali;

• sarà decisivo rafforzare il sostegno al sistema imprenditoriale locale, nell’ottica di ampliamento e qualificazione degli insediamenti esistenti;

• i tempi sono maturi per favorire gli insediamenti di filiera, per rafforzare i distretti produttivi e promuovere la creazione e lo sviluppo di cluster di specializzazione sul territorio;

• non è più rimandabile semplificare e migliorare i processi decisionali sul territorio orientati allo sviluppo che coinvolgono più soggetti e aree di interesse (amministrazione pubblica, Ausl, Arpae, prefettura, ecc.);

• è necessario costruire insieme alle rappresentanze economiche e sociali una proposta modulare rivolta sia alle imprese esistenti che ai nuovi insediamenti, che includa tutoraggio, tempi di autorizzazione certi, procedure semplificate, una carta dei servizi dedicata, agevolazioni fiscali, misure di sostegno per l’accesso credito, costi di insediamento calmierati, ecc.

• va coordinata la redazione di un Piano Generale di Promozione Territoriale, finalizzato a promuovere le eccellenze artistiche, storiche, culturali ed imprenditoriali (da individuare con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse), a rafforzare le alleanze con i territori limitrofi, a coordinare le reti di collaborazione tra gli operatori e a sistematizzare la raccolta dei dati e l’analisi sulle prospettive economiche del distretto;

• la cultura deve essere il filo conduttore di ogni azione: i beni e le iniziative culturali sono uno dei principali motori dello sviluppo turistico ed economico del territorio;

• vanno sostenuti percorsi di formazione degli studenti in collaborazione con il tessuto economico e sociale della Bassa Romagna, rafforzando i percorsi di alternanza scuola-lavoro in un’ottica di co- progettazione fra gli Istituti scolastici e le associazioni di categoria e le imprese, con l’obiettivo di inserire il singolo studente all’interno di un contesto che possa fornire un vero apprendimento e la valorizzazione delle competenze individuali. Pur avendo sul territorio aziende ad alto valore, c’è ancora molto da fare: bisogna investire sulla scuola, sulla formazione e soprattutto sull’università, gli istituti tecnici e gli istituti tecnici superiori con cui le nostre aziende e i nostri settori produttivi devono mettere in piedi progetti di ricerca e sviluppo, creando un circolo virtuoso.

• va approfondito il confronto con gli istituti scolastici affinché i percorsi di studio siano il più possibili sinergici e rispondenti alle esigenze delle imprese, per offrire ai giovani concrete prospettive di lavoro sul territorio della Bassa Romagna, anche attraverso percorsi qualificati di orientamento;

• la trasformazione digitale sta cambiando la vita di ogni comunità di persone e imprese: bisogna affinare la sensibilità su questo tema, perché chi resta indietro sarà escluso e ne risentirà in termini di competitività, qualità della vita, prospettive di sviluppo;

• senza una regia, si fatica a ragionare, programmare e muoversi come un’unica grande realtà: va istituita una nuova unità organizzativa dedicata al coordinamento dei servizi tecnici dei nove Comuni per progetti di valenza sovracomunale e per condividere la gestione di specifiche forniture tecniche, servizi o lavori per casi decisi annualmente dalla Giunta dell’Unione;

• nell’ambito della programmazione pubblica, occorre sostenere la sinergia tra sanità pubblica e sanità privata, a partire da quella accreditata, secondo i criteri dell’integrazione, dell’accesso alle alte specializzazioni, della qualità e della prossimità;

• la sicurezza è la cornice entro la quale si muove ogni attività civica e produttiva. La legalità, il rispetto delle regole e la sicurezza del territorio esigono una attenzione continua con la collaborazione di Istituzioni, forze dell’ordine, imprese e cittadini".

"Confindustria Romagna, attraverso le proprie competenze e proposte, è disponibile al confronto e alla collaborazione con i Candidati e quindi con l’Amministrazione Comunale eletta, per migliorare le prospettive di crescita e sviluppo della Bassa Romagna, in linea con il proprio ruolo civico e di rappresentanza delle forze imprenditoriali del territorio".

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