Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Andate in pace potrebbe aggiungere il “riconvertito” sindaco Matteucci. Peccato che la pace e la tranquillità siano probabilmente tra gli ultimi sentimenti provati dagli operatori turistici dopo questa pessima estate. Il sindaco invece tace e magari potrebbe anche essere qualcosa di positivo, se non fosse che dalla mia memoria non sono ancora scomparse le dichiarazioni e le sparate fatte gli anni scorsi, dichiarazioni non vere, che mistificavano la realtà solo per supportare una campagna mediatica basata su un tema caro ai cittadini: Quello dello sballo e della salute dei giovani.

Quelle menzogne erano un’assurdità tanto quanto il silenzio di oggi. Il sindaco non ha più detto nulla riguardo a Marina di Ravenna e dire che di cose ne sono successe. Spaccio, furti, vandalismo e altre situazioni critiche si sono ripresentate anche quest’anno (le azioni portate avanti dai Carabinieri ne sono la dimostrazione), ma da parte dell’amministrazione c’è stato il silenzio totale. Il motivo è semplice, allora serviva per raccogliere voti, oggi invece servirebbe solo a confermare quanto fu strumentalizzata tutta la situazione legata alla movida. C’erano assolutamente cose da gestire e sistemare, come dovrebbe fare chi amministra un territorio, invece si è scelto di fare propaganda politica affossando quello che era nato a Marina di Ravenna e che mai più tornerà.

Nel frattempo però l’amministrazione ha ben pensato di fare altre “ottime scelte”:

1) I fonometri
La polizia municipale dice che non sono mai veramente entrati in funzione. Il M5S di Ravenna aveva già espresso perplessità in un comunicato stampa del 25 marzo 2014 (https://lnx.movimento5stelle.ra.it/?p=5072) dove si diceva che le ordinanze estive vanno emanate nei mesi invernali per una corretta pianificazione dei trattenimenti musicali, e che l’ordinanza fonometri sarebbe stata impraticabile a stagione in corso. Avevamo chiesto di bloccare tutto, ma per l’ennesima volta  non ci hanno preso in considerazione. Tutto confermato, ad inizio luglio con l’ordinanza già in vigore, per colpa del comune tale ordinanza non poteva essere rispettata dagli stessi stabilimenti balneari. Sul Carlino si legge che la Municipale non ha ricevuto il documento di collaudo della strumentazione da parte del tecnico incaricato dalla cooperativa spiagge. Fonometri quindi esistenti, pagati 1500 euro dai bagnini, ma ai fini dell’ordinanza è come se non fossero mai stati installati.

2) Internet accessibile a tutti
“Onda libera”, la rete wifi libera e gratuita. Io personalmente sono riuscito ad utilizzarla 3 volte. Quasi sempre ho riscontrato problemi di connessione, dei veri e propri “buchi di copertura”, addirittura a Casalborsetti la rete è arrivata solo qualche giorno fa. Ricordiamo che  i bagnini hanno dovuto spendere soldi per questo progetto, praticamente obbligati a farlo, nonostante già loro avessero provveduto negli anni scorsi a installare un servizio internet wifi da fornire ai propri clienti.

3) Sicurezza
Negli stradelli retrodunali, sempre più simili a piste per il rally, continua la sensazione di essere in una “terra di nessuno”. Continuo a non capire per quale motivo la polizia Municipale non venga mandata a passeggiare anche nelle ore serali, quando ci sono le feste in spiaggia. La visione delle forze dell’ordine è assolutamente un buon deterrente, trasmette più sicurezza anche a quei genitori che accompagnano i propri figli alle feste. Gli operatori della protezione civile restano a vigilare presso la zona Rivaverde (perché solo li?), come centurioni,  ma nessuno si fa vedere negli stradelli. Forse è una strategia decisa dal tavolo della sicurezza? Mi piacerebbe avere spiegazioni a riguardo.

Tutti gli anni ci si trova sempre a ripetere le stesse cose, anche  un bambino capirebbe che siamo davanti ad un totale fallimento di questa amministrazione. Dopo aver distrutto tutto il”modello Marina”, ora non contenti proseguono come le cavallette, da  un campo all’altro.
Non ho sentito uno, e dico uno, degli operatori turistici esprimere privatamente apprezzamenti su come  è stato amministrato il territorio in questi ultimi anni; mai un tentativo di cambiare le idee progettuali, solo e sempre  un “copia e incolla” dall’ordinanza precedente.

Beati loro, che poi alla festa dell’unità (ma si chiama così o no?) se la raccontano e si applaudono a vicenda, un po’ come vecchi amici che per tirarsi su il morale si danno pacche sulle spalle; beati loro che parlano per slogan, dicono e chiedono le solite cose dette e ridette quasi senza nemmeno rendersi conto che al governo del territorio, della regione e dell’Italia, ci sono e ci sono sati loro. Dimenticavo, il sindaco poi così in silenzio non è stato, l’altra sera al dibattito presso la festa di partito ha esordito salutando l’ex governatore condannato Errani, “una brava persona”. E’ davvero incredibile come il sindaco non abbia  il buonsenso di rendersi conto che sta parlando di un esponente politico che si è dimesso da Presidente della regione Emilia-Romagna perché condannato in appello per falso ideologico.

Ma vi sembra normale? Vi sembra normale che il sindaco, rappresentante di tutta la città, non perda occasione per “riabilitare” l’amico Vasco? Sindaco Matteucci, Errani è un suo caro amico e su questo non ho assolutamente nulla da dire, ma per cortesia, ci esca a cena, magari andate a prendervi un bel mojito a Marina, svuota telo assieme nei tombini, insomma, fate tutto ciò che possono fare due amici di vecchia data come voi, ma si ricordi che lei rappresenta tutta la città (forse), e che la vergogna qualcuno la conosce ancora.