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Unione, presentato ai sindacati e alle associazioni il bilancio di previsione

L’impatto del disegno di legge di stabilità 2015, unito ai tagli ai trasferimenti decisi negli anni precedenti, porterà a importanti sofferenze sui bilanci dell'unione e dei Comuni

La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha ricevuto lunedì in Rocca i rappresentanti dei sindacati e delle associazioni economiche per presentare loro il bilancio di previsione 2015 dell’Unione. L'incontro, aperto dal presidente Luca Piovaccari, dà seguito al confronto avviato, sempre con associazioni d'impresa e i sindacati, all’inizio del mese di marzo, ed è servito per confermare gli impegni per quanto riguarda il mantenimento e lo sviluppo del welfare e dei servizi, con una particolare attenzione al contenimento della fiscalità locale del 2015 e del successivo biennio.

L’impatto del disegno di legge di stabilità 2015, unito ai tagli ai trasferimenti decisi negli anni precedenti, porterà a importanti sofferenze sui bilanci dell'unione e dei Comuni. Infatti, per l'anno in corso i minori trasferimenti ammontano complessivamente a circa 4,8 milioni di euro. “Grazie a risorse straordinarie derivanti dagli avanzi prodotti dall'Unione e dai Comuni - ha dichiarato il presidente Luca Piovaccari -, unite a ulteriori percorsi di razionalizzazione della spesa, potremo chiudere il 2015 senza intervenire sulla pressione fiscale, garantendo la continuità dei servizi alle famiglie e alle imprese. Purtroppo, se le cose non cambiano, potremmo invece essere costretti a mettere in campo, per il 2016/17, aumenti della Tasi oltre a ulteriori interventi di riduzione della spesa per oltre 1,2 milioni di euro. Per questo insistiamo nella richiesta di un cambiamento effettivo della politica nazionale nei confronti degli enti locali il cui contributo, in termini di velocità e capacità di investimento, è indispensabile per sostenere una prospettiva di crescita del Paese e delle comunità locali”.

Perciò anche dagli odierni incontri, con il supporto delle forze produttive e del lavoro, si è ribadita la necessità che venga ripristinato, per il 2015, il fondo compensativo, presente nel 2014, relativo all'introduzione della Tasi, che vale per la Bassa Romagna circa 2.084.000 euro. “Rispetto alle manovre di salvaguardia previste per il 2016/2017 - conclude Piovaccari -, sappiamo bene che avrebbero effetti negativi sulle imprese del nostro territorio, per questo il nostro obiettivo resta quello di iniziare fin da subito un confronto costruttivo con le rappresentanze sindacali e dell'impresa per mettere in campo una profonda revisione dell'impianto organizzativo dell'Unione, che consenta di efficientare ulteriormente la nostra macchina amministrativa per evitare di dover attuare queste manovre”.

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