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Brisighella boccia la richiesta di dichiarazione di emergenza climatica: "La colpa è del sole"

Nella mozione l’opposizione chiedeva l’impegno del sindaco e della giunta per una serie di impegni volti a tutelare l’ambiente e contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico

La mozione presentata da parte del gruppo consiliare “Insieme per Brisighella” sulla richiesta dichiarazione di emergenza climatica è stata respinta con 9 voti contrari e 3 favorevoli. Nella mozione l’opposizione chiedeva l’impegno del sindaco e della giunta per una serie di impegni volti a tutelare l’ambiente e contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico: in particolare si proponeva di attuare ogni sforzo possibile per ridurre le emissioni di CO2, di dare massima priorità al contrasto al cambiamento climatico e di portare avanti le misure senza gravare sulle fasce deboli, ma facendo sostenere le spese a chi ha causato i danni ambientali. La mozione voleva anche impegnare il Comune di Brisighella a sollecitare l’Unione della Romagna Faentina per predisporre il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (Paesc) e intensificare il coinvolgimento attivo di associazioni, cittadini e attività produttive per individuare le criticità ambientali presenti nel territorio e le loro risoluzioni, anche promuovendo eventi in tutte le scuole di ordine e grado per far conoscere la dichiarazione di emergenza climatica attraverso attività specifiche ed individuando specifici fondi nel bilancio comunale per tali iniziative. Infine, il testo chiedeva di accelerare la partenza su tutto il territorio comunale della raccolta differenziata dei rifiuti e di predisporre monitoraggi annuali di verifica delle emissioni di CO2.

"L’assessore Monti, prendendo la parola, ha cercato di riportare con le sue parole quanto dichiarato di un’intervista apparsa sul Giornale dal professore Antonio Zichichi e cioè che “il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al sole. Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico” - commentano i consiglieri di Insieme per Brisighella - La cosa comica è che, dopo aver atteso circa 40 giorni perché la mozione fosse portata in discussione in consiglio comunale (la mozione era stata presentata dal gruppo di opposizione a fine luglio), il consiglio comunale si è trovato a esaminare anche un ordine del giorno presentato dal vicesindaco Marta Farolfi avente per oggetto “riduzione delle emissioni di CO2”".

“Viene da pensare che la nostra mozione abbia dovuto aspettare che fosse pronto il loro ordine del giorno, e ci siamo visti poi negare l’esistenza del problema dei cambiamenti climatici. Se il problema non esiste, perché l’assessore Monti ha votato a favore del loro ordine del giorno? La cosa non ha senso - dichiara la capogruppo di minoranza Angela Esposito - A differenza loro, con spirito di maturità abbiamo proposto di lavorare ai due testi per produrre un testo unico visto l’importanza del tema, che a nostro avviso non ha colore politico. Sono state fatte proposte di accordo, che non hanno portato a nessun risultato comune, in quanto la maggioranza si è opposta in maniera categorica, in particolare su due punti: il primo sulla “dichiarazione di emergenza climatica” e il secondo legato al far conoscere la dichiarazione nelle scuole individuando fondi nel bilancio. Sulla dichiarazione di emergenza climatica, le dichiarazioni della vicesindaco Farolfi sono state nette, strumentali e non condivisibili: ritiene che dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale sia una frase “molto ideologica” per cui “i buoni stanno tutti da una parte e i cattivi tutti dall’altra: non è che se uno ha un euro 4 è non cambia la macchina non lo cambia per fare dispetto al mondo, ma magari perché non ha i soldi” o che il testo voleva far pagare la transizione energetica a chi usa “dei caminetti sotto i 300 metri sul livello del mare, per quelle persone che si scaldano con la legna per evitare così bollette troppo alte di Hera”. E poi ancora che la mozione è frutto del clima da campagna elettorale per le elezioni regionali e strumentalizza i ragazzini dei Fridays for Future. Tutte accuse che l’opposizione rispedisce al mittente".

La lista civica ritiene che "l’usare il tema dei costi per le classi meno abbienti sia una scusa per non affrontare il problema dell’ambiente, a causa della scarsa capacità di mettersi a lavorare. Le esperienze più avanzate, anche a livello locale, dimostrano come non si debba rinnegare il progresso e la tecnologia, ma si possano invertire le tendenze in atto trovando delle soluzioni innovative a vantaggio di tutti". "Il vicesindaco Farolfi ha scritto che “non se la sente di fare impegni di spesa (anche se eventuali) per i progetti nelle scuole”, anche se nessuno aveva parlato di cifre - commenta ancora Esposito - La scelta di non approvare la mozione ci lascia delusi perche pensiamo che il cambiamento culturale parta dalle scuole, per arrivare attraverso le famiglie a tutte le generazioni. Il clima è una questione che non può restare confinata alla discussione tra politici e scienziati e addirittura messa nel cassetto additandolo come “puro tema da campagna elettorale della Regione Emilia-Romagna”, ma deve invece entrare nella conversazione di tutti i giorni, a scuola, in autobus, per strada, al bar. Oltre al fatto che seminare tra i bambini e i giovani è di importanza vitale per il futuro di una comunità: gli alunni di alcune classi di Brisighella, grazie al lavoro impostato dalle loro insegnanti, stanno maturando una consapevolezza sempre più crescente sull’emergenza climatica globale, che investe non solo la sfera ambientale, ma anche quella sociale, umana e demografica. Trincerarsi dietro questa ideologia ha portato la maggioranza a votare contro alla mozione, creando una spaccatura tra l’amministrazione comunale e chi nella società civile è sensibile al tema dello sviluppo sostenibile, trascurando e ignorando il percorso educativo che è in itinere nei nostri plessi scolastici”.

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