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Caos deleghe a Faenza, Insieme per Cambiare esce dalla maggioranza

La decisione della lista segue quella del sindaco Malpezzi di prendere per sè la delega all’Urbanistica togliendola all'assessore Domizio Piroddi, facente parte della stessa lista civica

Ora è ufficiale: in seguito alla decisione del sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, di prendere per sè la delega all’Urbanistica togliendola all'assessore Domizio Piroddi, della lista 'Insieme per Cambiare' (decisione che ha fatto discutere anche all'interno dello stesso Pd), la lista di cui fa parte l'assessore ha deciso di uscire dalla maggioranza, rimettendo in questo modo anche un'altra delega, quella allo sviluppo economico.

"Tutti i faentini ricorderanno che l'attuale sindaco fu candidato quasi dieci anni fa (quando era sconosciuto ai più) proprio dalla lista civica Insieme per Cambiare che, affrontando e vincendo le primarie di coalizione, gli spalancò le porte di Palazzo Manfredi al primo turno - commentano in una nota gli esponenti della lista - A breve distanza di tempo e in corso di mandato, Malpezzi ritenne di unirsi al renzismo (che all’epoca aveva il vento in poppa), abbandonando Insieme per Cambiare. Avendo a cuore l'interesse dei faentini più che le casacche indossate, sostenemmo Malpezzi anche durante la corsa al secondo mandato quando l'attuale sindaco, dopo un deludente risultato al primo turno, prevalse al secondo, per una manciata di voti. Anche in questa occasione l'appoggio di Insieme per Cambiare risultò determinante per l'elezione. Nella circostanza il neoeletto sindaco disse che il drastico calo di consenso l'aveva portato a riflettere e ne avrebbe tenuto conto nell'amibito della gestione dei rapporti interni e con la città. Crediamo non sia andata così: nel tempo si sono susseguiti e intensificati atti di prevaricazione e arroganza politica di cui il ritiro non motivato, arbitrario e unilaterale delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio rappresenta solo il più recente esempio, che probabilmente non sarà nemmeno l'ultimo. Tale scelta non è stata condivisa o anche solo preventivamente comunicata alle forze politiche o a i gruppi consiliari che sostengono la maggioranza. Ricordiamo a Malpezzi che non è l'Amministratore unico di una società unipersonale, bensì il sindaco di Faenza, che è sostenuto da una maggioranza ampia e non dai pochi che lo consigliano (male), e infine che il suo ufficio è collocato presso la Residenza Municipale, e non all'interno del prospiciente Palazzo del Podestà".

"Lunedì 4 novembre era stato calendarizzato un incontro fra forze politiche, finalizzato a esaminare le possibili prospettive in vista delle prossime elezioni amministrative - continuano da Insieme per Cambiare - Nella circostanza sarebbe stato ufficializzato quanto informalmente ampiamente anticipato, circa la totale indisponibilità di Insieme per Cambiare a sostenere la candidatura di Manuela Rontini alla carica di Sindaco per il 2020, ultimamente ripetutamente sbandierata. Insieme per Cambiare paga quindi questo rifiuto, oltre a subire la volontà di ridimensionarne la visibilità anche dovuta all'ottimo operato dell'assessore Piroddi, che in questi anni ha saputo armonizzare il rispetto delle regole urbanistiche, le esigenze di tecnici, imprese e cittadini, ripristinando un punto di equilibrio che mancava da tempo. Evidentemente trasparenza ed equidistanza non riscuotono sufficiente apprezzamento e non costituiscono una priorità. Così il sindaco sabato 2 novembre, nella giornata della commemorazione dei defunti, ha comunicato l’intenzione di avocare a sè deleghe che in 9 anni e 7 mesi di mandato non ha mai sentito l’esigenza di esercitare. Diamo atto e ringraziamo coloro che hanno avuto lo spessore e l’onesta intellettuale necessari per stigmatizzare una sgraziata reazione politica, ammantata con un atto amministrativo formalmente legittimo. Per dignità, coerenza, senso del dovere e rispetto per coloro che rappresentiamo, non dobbiamo, non possiamo e non vogliamo consentire che l'andamento dell'amministrazione comunale e l'interesse della città possano essere condizionati da beghe elettorali individuali e che, ancora una volta, si perpetrino forzature politiche irricevibili. Pertanto, Insieme per Cambiare rende al sindaco Malpezzi anche la delega alleo sviluppo economico, pur con il rammarico di non poter più dimostrare la vicinanza agli imprenditori faentini, e ritira la propria rappresentanza in Giunta a dimostrazione, come si suol dire, che “non siamo attaccati alle poltrone”. Usciamo da questa maggioranza non accettando il metodo e il merito delle scelte di chi ne rappresenta il vertice. Siamo delusi, senza dubbio, ma senza rimpianti. Abbiamo sostenuto una figura politica che negli anni si è progressivamente appannata e sbiadita e che oggi non somiglia minimamente a quella che abbiamo inizialmente conosciuto. Questo umanamente ci amareggia, ma non ci impedisce di prenderne atto".

L'opposizione

"La situazione disastrosa del Pd faentino ora è sotto gli occhi di tutti". Non fa sconti al partito di maggioranza il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani: "Quello che da tempo bolliva in pentola è esploso come un fuoco d’artificio dopo il ritiro delle deleghe. Che il sindaco fosse “teleguidato” da chi ha messo gli occhi sulla possibile candidatura a primo cittadino del centrosinistra era cosa nota a tutti, ma ora è certificato dalla lista civica che fino a ieri era parte organica della maggioranza manfreda. Finalmente Insieme per Cambiare, dopo quasi 10 anni, ha capito che con questo Pd o si è subalterni o si viene castigati e, ripeto, finalmente ha staccato la spina a una maggioranza incapace di avere un progetto per il futuro di Faenza. L'uscita dalla maggioranza e la conseguente riconsegna della delega allo sviluppo economico nelle mani del sindaco è la conferma di un Pd che ha sempre guardato dall’alto al basso non solo la minoranza, ma anche gli alleati, con la spocchia di chi pensa di avere tutte le verità in tasca. Ora la situazione è chiara: gli elettori hanno tutti gli strumenti per capire che il futuro di Faenza non può essere ridato in mano da chi governa la città dal Palazzo del Podestà, come dichiarato da Insieme per Cambiare, e non dal Municipio! Il Pd abbia le decenza di non cercare ancora di arrampicarsi sugli specchi con elucubrazioni che lasciano il tempo che trovano, saranno i faentini a motivare con il voto la loro definitiva uscita dal governo della città".

"A Faenza il centro sinistra è in frantumi. L’uscita dalla maggioranza del gruppo consiliare Insieme per cambiare e il ritiro delle deleghe all’Assessore Piroddi, sanciscono la fine di un’esperienza politica - aggiunge Gian Marco Monti, coordinatore di Fratelli d'Italia a Faenza - Non contento di avere portato, negli anni, la città all’immobilismo, spogliandola di risorse e poteri decisionali a favore, a turno, di Imola e Forlì, il centrosinistra conclude la sua opera nel più squallido dei modi. Una chiara e indecorosa lotta intestina per gestire il dopo Malpezzi getta l’amministrazione nel caos regalando mesi di incertezza. È la conferma di come si prepari un sano cambiamento nella guida della città, con un centrodestra unito a cui Fratelli d’Italia darà il suo massimo appoggio".

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