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Caos nel comitato cittadino di Lido di Dante: "Il sindaco faccia chiarezza"

E' quanto chiede in un'interrogazione presentata al sindaco De Pascale la capogruppo del Partito repubblicano italiano in consiglio Chiara Francesconi

Fare chiarezza sulle vicende del comitato cittadino di Lido di Dante. E' quanto chiede in un'interrogazione presentata al sindaco De Pascale la capogruppo del Partito repubblicano italiano in consiglio Chiara Francesconi. Da oltre un anno, infatti, proseguono alcune conflittualità all'interno del comitato cittadino del lido ravennate: "Conflittualità che hanno portato a un clima di totale confusione, penalizzando residenti, proprietari di seconde case di vacanza, turisti e imprenditori del territorio - spiega Francesconi - Dall'elezione dei 16 componenti del comitato cittadino del 2016 all'estate 2017, periodo in cui si esasperano le conflittualità, si sono dimessi 4 consiglieri. Nell'agosto 2017 sette dei 12 consiglieri rimasti hanno espresso la necessità di sfiduciare il Presidente dal suo ruolo e di rivisitare internamente le cariche, a fronte di diverse violazioni dello statuto vigente al momento e dell'ordinamento giuridico italiano, fra i quali la mancanza di redazione, approvazione e conservazione dei verbali delle riunioni del consiglio; la non messa ai voti di molte decisioni prese a nome del Comitato; la non rendicontazione trimestrale sullo stato patrimoniale; la non messa a disposizione del rendiconto necessario agli adempimenti del collegio dei revisori, infine la gestione poco chiara di alcuni parcheggi privati in nome e a favore del comitato. In seguito è stato espresso a maggioranza dei 12 un nuovo Presidente ma, al contempo, da quel momento sembra che l'ex presidente, divenuto semplice consigliere, abbia continuato ad agire autonomamente a nome del comitato, supportato dai 5 consiglieri di minoranza rimasti in carica. Nel tardo inverno e nella primavera 2018 la situazione si è ulteriormente esasperata, tanto che è stato tentato un intervento di mediazione da parte dell'Assessore di questa Amministrazione e del Presidente del Consiglio del mare per creare le condizioni di una riappacificazione che, anche dopo l'incontro con i due soggetti istituzionali, non solo non si è realizzata, ma si sono verificate situazioni di ulteriore conflittualità".

"Sempre nella primavera 2018 sembra, infatti, siano state indette nuove elezioni durante un'assemblea pubblica dalla minoranza del precedente Comitato che, ad oggi agisce parallelamente al legittimo primo - prosegue la consigliera di maggioranza - Sembra sia di pochi mesi fa anche la redazione di un nuovo statuto da parte di questo “nuovo” comitato, con caratteristiche che, rispetto a quello vigente e approvato nel 2016, sono maggiormente escludenti la piena partecipazione democratica che dovrebbe essere estrinsecata proprio in realtà come le libere associazioni. Il 20 agosto 2018, infine, è stata resa pubblica una lettera di dimissioni del Revisore dei Conti di questo secondo Comitato, persona pertanto appartenente alla minoranza del primo, dove la stessa dichiara: “A partire da questo momento mi vedo costretta a dimettermi dal mio compito perchè questo modo così frazionato e dispersivo di gestire quel poco che c'è da gestire mi rende impossibile potere fare un lavoro chiaro e regolare”. Siamo ben consapevoli, da un lato, dell'importanza della totale autonomia che dovrebbe vigere all'interno di libere associazioni di cittadini democraticamente eletti con un proprio statuto e una propria assemblea; dall'altro lato, però, crediamo sia doveroso da parte dell'Amministrazione richiedere chiarezza e trasparenza sull'operato del comitato dal momento che la medesima, nel caso specifico, delega a questo alcuni servizi sul territorio per i quali contribuisce con 13mila euro annui in due step a titolo di rimborso spese e, dal momento che la situazione creatasi sta ormai fortemente penalizzando il clima comunitario e di collaborazione fra la cittadinanza del territorio e la fiducia che i cittadini dovrebbero avere verso le loro associazioni territoriali, si chiede a questa amministrazione se intende predisporre delle azioni, e quali, per fare chiarezza sulla situazione creatasi in relazione soprattutto alla gestione del denaro pubblico erogato al comitato per servizi ben definiti e specifici; se intende pertanto procedere con una verifica di spesa di tale denaro, essendo ormai evidente una mancanza di trasparenza in proposito; a quale dei due comitati, nel caso la situazione si perpetrasse, intende in futuro erogare il rimborso e sulla base di quali motivazioni; se intende intraprendere ulteriori tentativi di mediazione al fine di cercare di mettere fine a una situazione di disagio e di confusione che a oggi sempre più penalizza i cittadini di Lido di Dante e i loro ospiti".

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