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Case famiglia e nuovo regolamento: sono ancora sei quelle che si devono adeguare

Per tre e' scattata la diffida a adeguarsi pena sanzione e sospensione dell'attivita'

Una cabina di regia in capo all'assessorato ai Servizi sociali per coordinare i controlli sulle Case famiglia del Comune di Ravenna. E' torna in Consiglio comunale il caso dell'ospizio "degli orrori" di Sant'Alberto, con una interrogazione del capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. Cui ne segue una seconda sui provvedimenti verso le 10 case famiglie che non si sono adeguate al regolamento comunale. Nella risposta, da un lato l'assessore Valentina Morigi ha sottolineato come "un raccordo maggiore tra tutti gli enti e servizi coinvolti nel controllo regolamento e' uno dei passaggi da fare con la rivisitazione del regolamento stesso".

Dall'altro ha spiegato che delle 75 strutture complessive, fino a qualche mese fa 20 non si erano ancora adeguate. In seguito ai controlli le "irriducibili" sono scese a sei. Per tre e' scattata la diffida a adeguarsi pena sanzione e sospensione dell'attivita'. Per una invece e' partita la comunicazione di avvio del procedimento per la sospensione. E per un'altra ancora e' stata messa una diffida. Di certo, sottolinea, "l'attivita' di controllo e' "gia' molto avanzata rispetto alle maglie larghe della Regione sulla disciplina delle case famiglia". Ed e' innegabile, aggiunge, la loro "complessita'", coinvolgendo soggetti diversi, Suap, Polizia muncipale e Ausl Romagna. Serve dunque una "rivisitazione del regolamento", appunto per un "raccordo maggiore tra tutti gli enti e servizi coinvolti". (fonte Dire)

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