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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Case popolari, l'operato di Acer sotto la lente dell'opposizione

I gruppi di minoranza del consiglio comunale di Ravenna hanno chiesto una convocazione dell'assise per valutare il lavoro dell'ente negli ultimi cinque anni.

Tutti i consiglieri comunali dei sei gruppi di opposizione - nell’ordine: Ancisi,  Ancarani, Alberghini, Biondi, Bucci, Gardin, Gianfilippo, Guerra, Maiolini, Tardi, Tavoni, Sutter - hanno sottoscritto una richiesta di convocazione del consiglio comunale per valutare l’operato di ACER Ravenna nel mandato 2011 e 2016, nella prospettiva del nuovo mandato 2016-2021 e del conseguente prossimo rinnovo degli organi dirigenti. A norma di legge, la seduta dovrà essere convocata entro 20 giorni dalla presentazione della richiesta, avvenuta il 12 ottobre scorso.

"Acer Ravenna - scrivono nella richiesta - è l’azienda pubblica di cui il Comune di Ravenna si avvale, unitariamente agli altri enti locali della provincia, per la gestione delle proprie case popolari e del proprio ufficio Casa.  Organo sovrano di ACER è la Conferenza degli Enti,  di cui il sindaco di Ravenna è membro - rileva l’opposizione - non a titolo personale, ma in rappresentanza del consiglio comunale. De Pascale, essendo anche presidente della Provincia, ne detiene, col suo voto, la maggioranza assoluta. Essendo la nomina del presidente di ACER adottata su proposta del sindaco del Comune capoluogo e del presidente della provincia, a De Pascale è anche  è riservata in esclusiva tale funzione. Il consiglio di amministrazione, composto dal presidente e da due altri membri, è nominato dalla Conferenza degli Enti tra persone in possesso (come dispone la legge regionale n. 24 del 2001) dei “requisiti di onorabilità e professionalità, anche con riferimento al settore specifico di attività di ACER”, che è quello “delle politiche abitative”.

L’opposizione rileva come, nel corso del mandato di ACER in scadenza, siano accaduti i seguenti fatti, che hanno prodotto notevoli dissensi, non solo in campo politico.

  • La presidente e i due altri membri del consiglio di amministrazione non possedevano il requisito professionale specifico per il settore delle politiche abitative, come dimostrano i rispettivi curriculum pubblicati sul sito aziendale. La presidente si può dire non avesse neppure requisiti di professionalità, salvo non si intendano come attività professionali quelle politiche.
  • Sono state costituite e poi soppresse per incorporazione due società cosiddette di scopo, rispettivamente CMR (in vita dal 2004 al 2013) e Luma (dal 2009 al 2015), senza alcuna valutazione pubblica di tale contraddizione: se è stato indispensabile costituirle (complicazione) perché sono state soppresse (semplificazione)? E con quale rendiconto sostanziale del loro operato, in termini di vantaggi o svantaggi pubblici, a partire dagli oneri istituzionali, di bilancio, di efficienza, economicità, ecc.?
  • Sono state effettuate assunzioni soggette ad un’indagine in corso di polizia giudiziaria.
  • Sono pendenti contenzioni giudiziari con dipendenti.

Quanto sopra ha giustificato la richiesta, da parte dell’opposizione, di convocare una seduta del consiglio comunale, utile anche per formulare al sindaco indirizzi di azione.

Con lo stesso documento, l’opposizione ha chiesto alla presidente del consiglio comunale, Molducci, di organizzare  la seduta consiliare invitando a riferirvi il sindaco, il quale, in quanto presidente della Provincia, è anche presidente della Conferenza di ACER.  Ha chiesto inoltre il deposito della seguente documentazione:

  • convenzione in essere tra Comune di Ravenna ed ACER;
  • bilanci di ACER dell’intero mandato 2011-2016;
  • contabilizzazione separata per tali esercizi degli oneri e proventi derivanti dalla gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica del Comune di Ravenna e dalle funzioni nel campo delle politiche abitative del Comune stesso, esercitate da ACER in convenzione;
  • bilanci di MPR e di LUMA dei loro ultimi trienni di esercizio;
  • deliberazioni di assunzione del personale nel corso del mandato 2011-2016.
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