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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Case popolari, Guerra (Lega Nord): "Servono certificazioni attendibili"

Secondo il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, Paolo Guerra, per "tutelare gli italiani ci vuole maggiore concretezza sia da parte della maggioranza, sia di quei consiglieri che usano due pesi e due misure

"Meno ricami e più sostanza: nelle domande per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale popolare (ERP) è doveroso richiedere certificazioni attendibili sulle effettive proprietà degli stranieri in patria". E' quanto afferma il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, Paolo Guerra, secondo il quale per "tutelare gli italiani ci vuole maggiore concretezza sia da parte della maggioranza, sia di quei consiglieri che usano due pesi e due misure: a Ravenna chiedono tempi maggiori per la residenza, ma in Europa lavorano per privilegiare la concessione di alloggi alle popolazioni rom. E l’allungamento dei tempi di residenza non sono sufficienti se non corredati da certificazioni attendibili e veritieri sulle possesso di immobili in patria".

"Quanti sono gli stranieri che hanno beneficiato delle case popolari omettendo nelle domande di richiesta le effettive proprietà nei Paesi di origine? - si chiede l'esponente del Carroccio -. E quali verifiche ha mai condotto l’Amministrazione comunale in tal senso a tutela e giustizia dei cittadini italiani e residenti nel Comune di Ravenna?   Mentre per i cittadini italiani è davvero semplice controllare e verificare fiscalmente l’effettivo possesso di immobili (come il privilegio dell’usufrutto, dell’uso o della comproprietà), resta un mistero capire quale attendibilità dare alle autodichiarazioni di un cittadino straniero che nel nostro Comune richiede l’alloggio e nel proprio Paese possiede uno, se non decine di immobili. E come lo stesso parente stretto del cittadino straniero che chiede e magari ottiene l’alloggio, disponga in realtà di patrimoni e di capitali sui quali venga omessa la dichiarazione".

"E’ per tale motivo che nella prossima seduta che approverà il nuovo Regolamento ho presentato due emendamenti per imporre ai cittadini stranieri di inserire nella domanda di richiesta “certificati e attestazioni rilasciate dalla competente autorità dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana, autenticata dall'autorità consolare italiana che ne attesta la conformità all'originale”. Fino ad oggi questo sistema di certificazione è stato disatteso ma visto l’esito sulle assegnazioni degli anni scorsi, l’Assessorato competente ha l’obbligo morale ed istituzionale di inserire detta richiesta", aggiunge Guerra.

"Ciò anche in considerazione che vi sono tutti i supporti nella normativa nazionale [comma 4) dell’art.4 del decreto del Presidente della Repubblica del  28 dicembre 2000, 445 "Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa " pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 42 del 20 febbraio 2001- Supplemento ordinario n. 30; comma 2) art.2) del decreto del presidente della Repubblica del 31 agosto 1999, 394 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286]. Se il Consiglio Comunale si ritenesse appagato per il solo incremento dei tempi di residenza per gli stranieri, si perderebbe una buona occasione per aggiornare il Regolamento ERP e renderlo equo e giusto per i cittadini italiani", conclude.

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