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"Esito felice di una multa tormentata"

"Dieci giorni fa, ho sollevato, con una interrogazione al sindaco, pubblicata da Ravenna Today, il caso del lughese Felice Fenati, a cui era stata elevata, a Lido di Dante, in data 31 agosto scorso, una contravvenzione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Dieci giorni fa, ho sollevato, con una interrogazione al sindaco, pubblicata da Ravenna Today, il caso del lughese Felice Fenati, a cui era stata elevata, a Lido di Dante, in data 31 agosto scorso, una contravvenzione per aver sostato con la sua autovettura, in un parcheggio comunale a pagamento, 50 minuti oltre il limite del pagamento effettuato tramite ticket. Ne avevo riassunto l’infelice cronistoria.

Il 1° settembre, volendo pagare senza aggravi di costi, ha cercato su internet, nel sito del Comune di Ravenna, il codice Iban indicato per il versamento della sanzione. Dopo averlo letto sul portale, ha telefonato alla società Azimut per conferma, ma la persona addetta gliene ha indicato un altro, obiettando che quello non era esatto. Ha provveduto, come prevedeva l’avviso di contravvenzione, a sanare la multa nella misura ridotta di 17.50, sul conto Iban datogli telefonicamente, senza aggravio di commissioni da parte della sua banca. In data 27 ottobre, ha però ricevuto con stupore la notifica della medesima contravvenzione, che non risultava essere stata pagata. Ha più volte telefonato a Ravenna Entrate, la società comunale incaricata di queste riscossioni, rivolgendosi alla persona indicatagli come responsabile, dalla quale ha ricevuto come risposta che avrebbe dovuto ripagare entro cinque giorni la sanzione, per l’importo di 29.50 euro, comprensivo delle spese di notifica. Avrebbe poi effettuato la ricerca dell’avvenuto precedente pagamento, per eventualmente rimborsargli i 17.50 euro versati. Il 5 novembre, la stessa persona lo ha richiamato per dirgli che Azimut aveva versato a Ravenna Entrate  i suoi 17.50 euro solo il 23 ottobre. Avrebbe perciò provveduto al rimborso di tale somma, ma non delle spese di notifica, che resterebbero a carico dell’utente, avendo egli effettuato il pagamento su un conto corrente sbagliato, non importa se indicatogli da Azimut. Indignato per il trattamento ricevuto, non essendo imputabile a lui l’eventuale errore, Felice Fenati ritiene che gli debbano essere rimborsati anche i 12 euro della notifica e le spese di commissione per il pagamento effettuato tramite bollettino postale.

Avevo così commentato: “Azimut e Ravenna Entrate sono società del Comune di Ravenna incaricate di svolgere per suo conto, nella presunzione di una maggiore efficienza e di un migliore servizio ai cittadini, anche se coi maggiori costi di ogni nuovo carrozzone pubblico, servizi che fino a pochi anni addietro erano svolti direttamente dagli uffici dell’amministrazione comunale, se necessario dialogando facilmente e rapidamente tra loro. L’episodio dimostrerebbe, invece, che i due carrozzoni marciano su strade separate e perfino contrastanti; per una banale comunicazione tra loro impiegano quasi due mesi; abusando dell’investitura autoritaria ricevuta dall’ente pubblico fanno pagare ai cittadini, anche ai più scrupolosi, le loro inefficienze e colpe”. Avevo chiesto, dunque, al sindaco, tra l’altro, “se intende attivarsi affinché sia rimborsata al sig. Fenati ogni spesa ingiustamente sopportata in aggiunta all’importo della sanzione dovuta e pagata”.

Fenati ha poi comunicato di aver "ricevuto il bonifico da parte di Ravenna Entrate per l'intera somma di 30,80 euro (l'importo comprende oltre alla multa anche le spese di notifica e il costo del bollettino postale). Venerdì scorso dopo una telefonata molto accesa (infiammata) da parte mia, poiché avevo saputo che il bonifico  ‘indicato’ di 17.50 euro, era stato fatto sbadatamente da Ravenna Entrate a Azimut (gli avevano rimandato i miei 17.50 euro) e non sul mio conto corrente come doveva essere fatto. I diretti interessati si sono scusati e hanno provveduto a risarcire addirittura l'intera somma (questa volta sul mio conto) e non solo la multa pura di 17.50 euro come inizialmente indicatomi. Volevo per questo ringraziarla/vi profondamente per tutto ciò che avete fatto”. Preciso solo che non ho staff, come ogni lista civica che si rispetti"".

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