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Caso Terremerse, difesa Errani potrebbe chiedere rito abbreviato

La difesa del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani potrebbe optare per il rito abbreviato durante l'udienza preliminare sul caso Terremerse il 7 novembre

La difesa del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani potrebbe optare per il rito abbreviato durante l'udienza preliminare sul caso Terremerse il 7 novembre, che vede il governatore indagato, tra gli altri, per falso ideologico in concorso con due dirigenti della Regione. E' accusato di aver occultato informazioni nella relazione che il presidente indirizzò spontaneamente alla Procura per fare chiarezza sulla correttezza dell'operato dell'amministrazione nella vicenda del finanziamento da 1 milione di euro dato alla coop agricola Terremerse, allora presieduta dal fratello Giovanni.

A confermare l'opzione, anticipata sulle pagine bolognesi di "Repubblica", il difensore del presidente, avvocato Alessandro Gamberini. L'intenzione del legale di Errani sarebbe quella di non aspettare un rinvio di tre mesi.  "Stiamo valutando - spiega Gamberini - c'é un'istanza di rinvio, che è obbligato. Ma un rinvio di tre mesi potrebbe sembrare inopportuno al presidente Errani. E' una spada di Damocle che non si capisce perché debba rimanere per altri tre mesi. Ma quello che faremo lo decideremo in udienza". Inevitabile pensare che la difesa si senta molto serena nello scegliere un rito abbreviato, dove tutto finisce subito, sia nel caso di assoluzione sia di condanna, mentre anche nel caso di un eventuale rinvio a giudizio il processo si celebrerebbe in un secondo momento.

"La difesa è sempre stata serena - aggiunge Gamberini - qualsiasi azione si scelga. Sono convinto, tecnicamente e di fatto, che questo processo 'non s'aveva da faré. E ora, che si dovrebbe chiudere rapidamente".  La richiesta di rito abbreviato però potrebbe in ogni modo non evitare un rinvio. Se infatti il gup Bruno Giangiacomo giudicasse subito la posizione del presidente della regione, entrando nel merito, diverrebbe incompatibile a decidere successivamente sul rinvio a giudizio degli altri indagati.

Quindi, è prassi abbastanza consolidata che un gup, dopo aver accolto la richiesta di rito abbreviato, rinvii l'udienza ad una data in cui sarà presa la decisione sul rinvio a giudizio e contestuamente discusso l'abbreviato. "E' una prassi, ma non quando c'é di mezzo il decreto terremoto - sottolinea però Gamberini - di solito si tratta di rinvii nell'ordine di settimane, qui invece c'é un decreto che sposta di 2-3 mesi. Nel caso quindi noi insisteremo per uno stralcio, chiederemo di non essere trascinati nel fiume del rinvio".

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