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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Centro sociale Spartaco, Ancarani (Pdl): "E' zona franca?

"Il centro sociale Spartaco è zona franca o merita ancora più rigore rispetto ai locali del centro storico?". E' quanto chiede in un'interrogazione rivolta al sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, il vicecapogruppo in consiglio comunale del Pdl, Alberto Ancarani

"Il centro sociale Spartaco è zona franca o merita ancora più rigore rispetto ai locali del centro storico?". E' quanto chiede in un'interrogazione rivolta al sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, il vicecapogruppo in consiglio comunale del Pdl, Alberto Ancarani. L'esponente del Pdl ricorda che il 22 maggio è in programma "un evento di musica dance, tipicamente inserita in quel genere di attività che di solito vengono ospitate da normali discoteche e disco-pub con fini commerciali-lucrativi".

"Rilevato che nella locandina vi è addirittura la pubblicazione del prezzo per entrare nel locale - aggiunge Ancarani - e tenuto conto che non risulta in alcun modo che il Centro Sociale Spartaco, edificio dismesso di proprietà comunale assegnato in modo discutibile ad un’associazione dopo che un gruppo di scalmanati prima lo occupò poi lo adibì – com’è tuttora - a locale i cui frequentatori si vantano di fare abbondante uso di cannabinoidi e similari, possieda il benchè minimo permesso sia tecnico che amministrativo-fiscale, per trasformarsi in discoteca facendo concorrenza sleale a locali sottoposti ad ogni tipo di burocrazia e di pressione", l'esponente del Pdl chiede a Matteucci come si "intenda operare per impedire che al Centro Sociale Spartaco vengano commesse attività irregolari di qualsiasi tipo e di qualunque gravità, con particolare riferimento all’evento in premessa".

Viene chiesto inoltre se è intenzione del sindaco inviare la Polizia Municipale in forze nella serata del 22 Maggio oppure coordinarsi con altre forze di polizia affinchè presidiino in tale serata il locale facendo applicare la legge in maniera almeno rigorosa quanto quella utilizzata nei confronti di onesti imprenditori che non hanno mai occupato edifici pubblici per svolgere la propria attività commerciale". Ancarani si rivolge al sindaco anche per chiedere "una seria riflessione per non consentire più l’esistenza di quel centro di “illegalità legalizzata” che appare oggi il Centro Sociale Spartaco".

"L’intensità con cui varie forze di polizia hanno controllato recentemente i locali del centro storico, con un’attenzione degna di problemi senz’altro più stringenti per l’ordine pubblico della città, non può in alcun modo apparire attutita nei confronti di iniziative come quelle in premessa, che apparirebbero addirittura beffarde per gli imprenditori che investono e che già subiscono danni anche per la più innocente delle infrazioni riscontrate nei loro locali", afferma Ancarani.

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