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Minichini (LpRa): "Cinque splendide soluzioni per le “latrine” di Piazza Kennedy"

Magari li si potrebbe portare al mare, a far la prossima stagione, in risposta al bando sul turismo.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Se c'è un tema che tanto appassiona i cittadini di Ravenna, oltre al referendum, è certamente una nuova e diversa collocazione dei moduli prefabbricati metallici minimali, meglio conosciuti come "latrine imperiali", o "mostro", appena installati in piazza Kennedy. Eppure non è difficile, viste le premesse in architettese, "scelte minimali che servono a far risaltare gli altri elementi di un luogo", pubblicamente dichiarate.

1. Per prima cosa, si potrebbe certamente caricarli su un trenino elettrico e farli girare in perenne per la città, giorno e notte, rivestiti con i poster delle urbanizzazioni e relativi fabbricati mostruosi eseguiti nell'ultimo trentennio.

2. Si potrebbe poi, seguendo un ragionamento culturale sempre minimale, allocarli in area San Vitale, presso il Museo Nazionale, in modalità interna o esterna indifferentemente, vicini alla mostra "Lacrime" (quella sì splendida, un gioiello di arte e sentimento), di Lucia Nanni. È pertinente, perché la mostra trae spunto da una passeggiata al cimitero con sosta all'ossario, luogo per eccellenza della nostra memoria collettiva.

3. Non dobbiamo dimenticarci della Darsena di Città come luogo simbolico, dove è appena stato fatto un intervento di tanti container multicolor assemblati in modo artistico ("Vogliamo realizzare quei segni architettonici, che il 900 non ha lasciato", li hanno incensati). Perché non appoggiarli invece sulla zattera o pontile, di cui si chiede, anche in questo caso, il finanziamento pubblico? In fondo, si tratta sempre di veder scorrere acqua, o acque, color bruno bistro, pigmento naturale ricavato dagli idrocarburi.

4. Perché non al Porto? In fondo ce n'è estremo bisogno, guardando in particolare la manutenzione delle strade e relativi sobbalzi. Attenzione però che il sito sia degno, consono assolutamente al prezzo, perché stiamo parlando di moduli prefabbricati metallici a 3.000 euro al metroquadro. Qualcosa più del costo unitario di un albergo di lusso, dove però, come da normativa edilizia, non si possono proprio fare.

5. Tutto senza alcun commento, da parte nostra. Lo diciamo seriamente. In fondo sono l'icona cittadina di come siamo finiti, uno spaccato della storia contemporanea di Ravenna. Ah, dimenticavamo. Magari li si potrebbe portare al mare, a far la prossima stagione, in risposta al bando sul turismo".

Pasquale Minichini, portavoce di Lista per Ravenna


 

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