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Politica Faenza / Via Granarolo, 143

Caso Cisa, il segretario della Uil Barbagallo alla manifestazione "No! ai licenziamenti"

Il ritrovo è davanti allo stabilimento della Cisa, in via Granarolo 143, alle 9,15. Con arrivo in piazza della Libertà per comizio finale.

Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, parteciperà sabato a Faenza alla manifestazione "Cisa. No! Ai licenziamenti" indetta da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per scongiurare il licenziamento di 238 operai annunciato dalla direzione aziendale. Il ritrovo è davanti allo stabilimento della Cisa, in via Granarolo 143, alle 9,15. Con arrivo in piazza della Libertà per comizio finale.

"La presenza del nostro segretario generale Barbagallo alla manifestazione per scongiurare i licenziamenti alla Cisa - commentano il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani e il segretario territoriale della Uil di Ravenna, Riberto Neri - è segno di quanto sia alta l’attenzione della Uil nei confronti dei lavoratori della Cisa, in particolare, ma anche, in generale, di tutti quei lavoratori le cui aziende sono in crisi. La Uil è fortemente preoccupata per il massiccio ricorso alla Cig in quest’ultimo periodo; segno che questa crisi estenuante continua a mordere senza darci tregua. La Uil  è sempre stata e sarà sempre al fianco dei lavoratori. Ecco perché è quanto mai importante che la Regione Emilia Romagna, nel Patto per il Lavoro, preveda meccanismo di salvaguardia sociale a fronte di crisi prolungate".

L’ Italia dei Valori sarà  al fianco dei lavoratori CISA nella manifestazione organizzata a Faenza. Dopo aver presentato una interrogazione tramite i suoi referenti alla Camera e al Senato al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per sollecitare un sostegno al rilancio dell'impresa e di scongiurare operazioni di delocalizzazione e di riduzione del personale in Italia,è intervenuto il Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina: "L'Italia dei Valori sara' a fianco dei lavoratori dell'azienda che rischia 238 licenziamenti". Messina  definisce "irresponsabile e miope la scelta dell'azienda di delocalizzare ed esternalizzare, proprio mentre alcuni grandi gruppi industriali che operano in Italia stanno invece adottando soluzioni esattamente opposte, quali il rientro delle produzioni negli stabilimenti del Belpaese". La citta' romagnola, osserva Messina, "e' gia' stata colpita da un forte depauperamento del suo tessuto industriale che ha inciso duramente sulla comunita' della citta'. L'Italia dei Valori condivide pienamente la battaglia in difesa del posto di lavoro anche per il valore simbolico che assume per l'intero territorio e perche' perfettamente in linea con l'articolo 1 della Costituzione repubblicana".

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