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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Clandestino: "Vogliamo accedere ai progetto di Roncalceci"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Doveva proprio essere approssimativo e lacunoso  il progetto del gassificatore di biomasse, considerato che la Provincia,  ente preposto all’autorizzazione, aveva richiesto ben 60 punti di ulteriori integrazioni, depositate poi dal proponente durante la conferenza dei servizi ferragostana. Ed è proprio questa la documentazione oggetto di richiesta inoltrata dall’associazione Clan-Destino, con lo scopo di visionarne i dettagli.

Ma il proponente di fatto ci ha negato tale diritto di accesso impedendo così ai cittadini di “entrare”  in quello che dovrebbe essere un percorso chiaro e trasparente, adducendo fantasiose e fantomatiche  motivazioni  che messe in relazione alle richieste di integrazioni formulate dalla Provincia,  pare non siano pertinenti anzi  risultano inadeguate e lontane dalla realtà.A questo punto ci chiediamo: per quale motivo il proponente non vuole rendere pubblica  la documentazione presentata?

Perché tenta di celare tali documenti appellandosi ad un diniego motivato da un improbabile “segreto industriale”? Vuole forse impedirci  di  visionare il progetto  per  poter così in gran fretta  e senza scocciature  ottenere  le autorizzazioni  visto che il prossimo 28 settembre  in Provincia  si terrà probabilmente l’ultimo passaggio  autorizzatorio ?

La risposta  potrebbe  essere  nei 2 milioni e mezzo di euro  annui  derivanti da questo  impianto che sarà solo il primo di una serie di progetti per la produzione di energia non certo “pulita”, con conseguenti ricadute negative sul territorio, con zero nuovi posti di lavoro,  che potrebbe minare la salute dei cittadini oltre a contribuire a mettere ulteriormente  in ginocchio il settore agricolo locale inferendo il colpo di grazia definitivo alle colture di pregio. Persino nei disciplinari delle grandi catene di distribuzione si pone in evidenza la clausola che obbliga l’azienda agricola ad inoltrare una dichiarazione qualora sul territorio limitrofo  intervengano mutamenti nelle condizioni ambientali sia a causa di nuove discariche sia per la costruzione di impianti di incenerimento: pena il mancato ritiro dei prodotti agro-alimentari da parte dei grossisti.

Per Ravenna Virtuosa / Clan-Destino

Cinzia Pasi e Roberta Babini

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