Clandestino: "Vogliamo accedere ai progetto di Roncalceci"
Doveva proprio essere approssimativo e lacunoso il progetto del gassificatore di biomasse, considerato che la Provincia, ente preposto all’autorizzazione, aveva richiesto ben 60 punti di ulteriori integrazioni, depositate poi dal proponente durante la conferenza dei servizi ferragostana. Ed è proprio questa la documentazione oggetto di richiesta inoltrata dall’associazione Clan-Destino, con lo scopo di visionarne i dettagli.
Ma il proponente di fatto ci ha negato tale diritto di accesso impedendo così ai cittadini di “entrare” in quello che dovrebbe essere un percorso chiaro e trasparente, adducendo fantasiose e fantomatiche motivazioni che messe in relazione alle richieste di integrazioni formulate dalla Provincia, pare non siano pertinenti anzi risultano inadeguate e lontane dalla realtà.A questo punto ci chiediamo: per quale motivo il proponente non vuole rendere pubblica la documentazione presentata?
Perché tenta di celare tali documenti appellandosi ad un diniego motivato da un improbabile “segreto industriale”? Vuole forse impedirci di visionare il progetto per poter così in gran fretta e senza scocciature ottenere le autorizzazioni visto che il prossimo 28 settembre in Provincia si terrà probabilmente l’ultimo passaggio autorizzatorio ?
La risposta potrebbe essere nei 2 milioni e mezzo di euro annui derivanti da questo impianto che sarà solo il primo di una serie di progetti per la produzione di energia non certo “pulita”, con conseguenti ricadute negative sul territorio, con zero nuovi posti di lavoro, che potrebbe minare la salute dei cittadini oltre a contribuire a mettere ulteriormente in ginocchio il settore agricolo locale inferendo il colpo di grazia definitivo alle colture di pregio. Persino nei disciplinari delle grandi catene di distribuzione si pone in evidenza la clausola che obbliga l’azienda agricola ad inoltrare una dichiarazione qualora sul territorio limitrofo intervengano mutamenti nelle condizioni ambientali sia a causa di nuove discariche sia per la costruzione di impianti di incenerimento: pena il mancato ritiro dei prodotti agro-alimentari da parte dei grossisti.
Per Ravenna Virtuosa / Clan-Destino
Cinzia Pasi e Roberta Babini