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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mingozzi: "Un errore vendere le azione pubbliche Sapir"

Così il vicesindaco Mingozzi: “Mi dispiace che alcuni Comuni della nostra provincia stiano pensando o abbiano già deliberato di mettere in vendita la loro partecipazione azionaria in Sapir".

“Mi dispiace che alcuni Comuni della nostra provincia stiano pensando o abbiano già deliberato di mettere in vendita la loro partecipazione azionaria in Sapir". E' quanto afferma il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi, spiegando che "si tratta, va chiarito subito, di entità azionarie che non mettono a repentaglio la maggioranza pubblica del capitale sociale Sapir".

"Ma sono comunque indicative di un indirizzo che io considero profondamente sbagliato, seppure in un momento molto critico di difficoltà di bilancio che i Comuni stanno attraversando - ribadisce Mingozzi -. Le azioni di Lugo, Alfonsine, Massa Lombarda e Cotignola, a titolo di esempio, costituiscono, sommate, lo 0,89 per cento dell’azionariato e quindi la maggioranza pubblica, circa il 53 per cento, non corre alcun pericolo".

Il vicesindaco sottolinea "che il porto di Ravenna costuisce un valore e una infrastruttura utile a tutta l’economia provinciale e regionale, ed ogni piccolo segnale di disimpegno del pubblico, sebbene di modesta entità, va contrastato, oggi in particolare, quando stiamo per realizzare investimenti di straordinaria importanza economica e strategica. Voglio sperare che da quei Comuni  venga ribadita almeno la conferma che il porto costituisce un’opportunità crescente per l’economia di quei territori, augurandomi altresì che con Ravenna Holding si possa valutare l’opportunità di partecipare al bando d’asta per quelle azioni messe in vendita".

"Sottolineo – conclude Mingozzi - che mentre si procede verso un’unica provincia di Romagna dove l’interscambio di partecipazione azionarie tra più territori potrebbe essere un segnale di forza e di compattezza, per Ravenna la maggioranza pubblica di società come Sapir, è anche elemento di equilibrio e di garanzia per la stessa imprenditoria privata. Tutto questo non mette in discussione l’eventualità che si possa discutere di un graduale disimpegno di Sapir dalle attività terminalistiche, come ha ribadito il sindaco Fabrizio Matteucci, una volta portati a compimento quegli investimenti nel porto per i quali la presenza attiva di una Sapir a maggioranza pubblica, a mio avviso, è fondamentale e irrinunciabile.”   
 

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