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Il sindaco presenta il programma di legislatura: ''Qualità e integrazione''

Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha presentato durante il consiglio comunale di lunedì sera le linee del programma di legislatura 2011-2016.

Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha presentato durante il consiglio comunale di lunedì sera le linee del programma di legislatura 2011-2016. Da qui scaturirà il programma di mandato che, per legge, sarà sottoposto al voto dei consiglieri entro 120 giorni. “Naturalmente – ha affermato il primo cittadino - il programma di legislatura ricalcherà le linee del programma elettorale con il quale il centrosinistra ha vinto le elezioni amministrative”.

“Tale – ha dichiarato Matteucci - poggerà su quella che viene considerata a ragione la colonna portante di questa comunità: l'intraprendenza, il senso di responsabilità, lo spirito di solidarietà dei suoi cittadini che saranno la risorsa più preziosa per uscire dalla crisi ed agganciare nuove opportunità di crescita e sviluppo”.

Diego Rubboli di Federazione della sinistra ha invitato a mettere al primo posto il lavoro e le iniziative di sostegno alle fasce deboli, ai giovani e ai disoccupati. Sul welfare ha raccomandato: il mantenimento dei servizi alla persona, a effettuare controlli sui servizi socio sanitari “senza escludere l’eventuale gestione diretta da parte di Asp di alcune strutture o istituti”,  l’equilibrio tra i vari progetti che riguardano la sanità, come l’Area vasta, le case della salute e i nuclei di cure primarie. Sull’ambiente ha esortato al miglioramento della qualità dell’aria auspicando limitazioni al traffico e la non installazione di inceneritori e centrali a biomasse che ha definito “poco convenienti sul piano economico e altamente inquinanti”. Acqua: “un bene pubblico inalienabile e come tale va disciplinato nello statuto del Comune”.      

Nereo Foschini del Pdl:"Non abbiamo alcun pregiudizio ma restiamo in attesa della formulazione degli obiettivi di mandato che dovremo votare nei prossimi mesi". In merito alla qualità dei servizi, del lavoro, e delle nuove povertà ha ribadito la necessità del coinvolgimento del privato sociale e del volontariato; sulla semplificazione normativa, e in particolare sul Suap, ha affermato che "in altri comuni la situazione è migliore". Ha convenuto sulle pari opportunità enunciate dal sindaco fra città e forese "per superare  situazioni di emergenza", mentre sulla riqualificazione della darsena di città ha esortato ad un "maggiore coinvolgimento degli operatori portuali e della città per sbloccare la situazione".

Alberto Fussi del Pri affermando di condividere le linee esposte dal sindaco ha messo l’accento sulla necessità di rafforzare “porto e infrastrutture il cui sviluppo deve essere complementare”,  sulla attenzione da tenere alle liste d’attesa in ambito sanitario, su un maggiore coordinamente del volontariato. Citando la direttiva europea che prevede la vendita all’asta delle concessioni demaniali nel 2015 ha invitato a prendere insieme iniziative “per la tenuta del nostro territorio e per fare si che il Governo crei condizioni adeguate.

Paolo Guerra di Lega Nord ha voluto cogliere positivamente l'interesse sul tema dell'ambiente e in particolare delle aree umide del ravennate che da anni richiedono un piano di lavoro organico a tutela e valorizzazione delle Piallasse. Per quanto riguarda il tema del turismo e del mare Paolo Guerra si è inserito in un secondo intervento sottolineando come tutte le forze politiche abbiano posto l'attenzione su questo aspetto ed ha ricordato le tre linee sulle quali occorrerà confrontarsi quanto prima: tipologia di turismo da adottare sui lidi ravennati, la Direttiva Bolkestein e il tema della subsidenza che in Provincia di Rovigo è stato affrontato con estrema attenzione mentre a Ravenna pare essere definitivamente dimenticato.

Maurizio Bucci del Pdl è intervenuto sulle linee programmatiche del Sindaco riprendendo alcuni interventi i quali avevano evidenziato unicamente le criticità di Marina di Ravenna. “Le priorità della città devono incentrarsi sul tema economico in quanto Ravenna non si è ancora lasciata alle spalle la crisi. Quindi grande attenzione al rilancio delle attività portuali e produttive incentivando nicchie di mercato  nel settore dell'artigianato. Nel merito dell'industria del turismo è certo che l'amministrazione debba individuare ed implementare nuovi settori ma non si può parlare solo ed esclusivamente di Marina  di Ravenna, una località tra l'altro che  un ha indotto turistico marginale, avendo pochi alberghi, seconde case utilizzate dai ravennate e che produce reddito unicamente dai pendolari del week end. Da qui al fatto che regolamentare  le feste sia una delle priorità della città, non solo è limitativo ma estremamente miope nei confronti di tutti i settori da implementare. Continuare poi a incentrare l'attenzione della opinione pubblica in modo negativo e critico sulla località a metà luglio è veramente suicida. Uno dei maggiori problemi del settore è dato dalla ingerenza della macchina pubblica e della burocrazia che per le attività balneari e stagionali sono il vero cancro alla crescita e sviluppo”.

Pietro Vandini di M5s ha affermato di condividere l'obiettivo della semplificazione burocratica. Ma ha aggiunto: "Gradiremmo che i lavori - riferendosi a zoosafari e pialassa piomboni iniziassero solo quando di ha la garanzia che tali possano continuare,  poiché nel primo caso c'è un ricorso al TAR in attesa di risposta e sarebbe  stato di buon senso porre una sospensione cautelativa, nel secondo si   deve attendere la Via del Ministero". Ha poi fatto rilevare come da dati della Ausl si evinca un incremento di patologie legate alle vie respiratorie e alla tiroide.

 

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