rotate-mobile
Politica

Consorzio servizi sociali, 14 avvisi di garanzia per il buco milionario

Quattordici avvisi di garanzia sono stati emessi per il buco provocato nel Consorzio dei servizi sociali a Ravenna. Le persone coinvolte sono quelle di due consigli d'amministrazione. L'accusa è per tutte le persone indagate quella di falso

Quattordici avvisi di garanzia sono stati emessi per il buco provocato nel Consorzio dei servizi sociali a Ravenna. Le persone coinvolte sono quelle di due consigli d’amministrazione. L’accusa è per tutte le persone indagate quella di falso. Complessivamente si parla di un buco di 9,5 milioni di euro. Come prevedibile la notizia ha destato una serie di reazioni politiche, vista anche la rilevanza del consorzio e della somma del disavanzo.

Il più duro di tutti è Alvaro Ancisi, capogruppo della Lista per Ravenna, secondo cui occorre che “adesso si dimetta il sindaco che li ha scelti e nominati. Doveroso che il Comune si costituisca parte civile. Avvalorato il lavoro della commissione comunale d’indagine espresso nella relazione del suo presidente”.

Secondo l’ex candidato sindaco, alla luce dei “danni” provocati dal buco di bilancio del Consorzio, impone una scelta forte alla giunta guidata dal sindaco Fabrizio Matteucci. “Non aspetti un minuto – dice Ancisi rivolgendosi all’esecutivo comunale - a segnalare alla Procura della Repubblica la propria volontà di costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili, allorquando sarà avviato il processo”.

Secca su questo punto la replica del Partito Democratico con una presa di posizione del segretario comunale Danilo Manfredi e del capogruppo Matteo Cavicchioli: “se e quando ci saranno degli imputati e un rinvio a giudizio, quindi al momento opportuno, valuteremo come tutelare nel modo migliore gli interessi della comunità, lesi dalla mala gestione del disciolto Consorzio. Cosa e come dovremmo “segnalare” oggi alla Procura?”.

I due democratici, a nome del Pd ravennate, rivendicano di essere stati “chiari e fermi nelle nostre posizioni fin dall’inizio. Il Sindaco è stato il primo a recarsi in Procura per denunciare l’accaduto: chiederne oggi le dimissioni è vergognoso. Il PD chiede a tutti di lasciare lavorare serenamente la magistratura e assicura il proprio impegno politico per una sempre più solida prospettiva per i servizi sociali a Ravenna”.

Sui rinvii a giudizio interviene anche il Movimento 5 stelle con il suo capogruppo in consiglio comunale, Pietro Vandini. “Ci fa piacere vedere che il lavoro della Procura stia procedendo per fare luce su una vicenda vergognosa – dice - nella quale il Comune è coinvolto. Credo sia diritto di tutti i cittadini Ravennati sapere se ci siano dei dirigenti indagati in attesa di condanne definitive”.

Per il ‘grillino’ è necessario parlare “anche di come vengono riempite altre società deputate a gestire la cosa pubblica” ed è arrivato il momento di “cominciare ad analizzare ed a valutare i dirigenti e i nominati in base ad obiettivi da raggiungere e non a tessere di partito”.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consorzio servizi sociali, 14 avvisi di garanzia per il buco milionario

RavennaToday è in caricamento