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Avanzo di 13 milioni, l'assessore Morigi: "I conti sono in ordine". Forza Italia contesta

Avviato l'iter per l'approvazione del rendiconto 2013 del Comune di Ravenna. Dopo l'esame della proposta in commissione Bilancio, la deliberà approderà in Consiglio Comunale il prossimo 28 aprile

Avviato l’iter per l’approvazione del rendiconto 2013 del Comune di Ravenna. Dopo l’esame della proposta in commissione Bilancio, la deliberà approderà in Consiglio Comunale il prossimo 28 aprile. “Il contesto di straordinaria incertezza della finanza locale ha costretto molti Comuni importanti ad approvare il bilancio di previsione 2013 nel mese di novembre, e ha portato molti enti locali a situazioni di dissesto conclamato o di pre–dissesto - esordisce l'assessore Valentina Morigi -. Nonostante questo quadro desolante, il Comune di Ravenna si presenta ai propri cittadini con i conti in ordine, e i risultati del Rendiconto confermano la tradizione virtuosa delle politiche finanziarie del Comune”.

Il rendiconto si chiude con un avanzo di amministrazione di circa 13 milioni di euro. La dimensione rilevante del risultato, come già avvenuto nel 2012, quando è stato conseguito un avanzo di 14,616 milioni deriva, principalmente, dai vincoli del Patto di Stabilità, che hanno costretto a congelare una cospicua parte  dell’avanzo 2012 (€ 5,442 ml.). Deriva, inoltre, dalla revisione straordinaria di residui attivi e passivi disposta nel corso dell’esercizio, in vista della prossima introduzione del nuovo sistema di contabilità, prevista dal 2015.

“Nella nostra Regione” – prosegue l’Assessora Morigi – “quasi tutti i comuni chiudono con avanzi esorbitanti. E’ una situazione imputabile ai vincoli del Patto di Stabilità, la cui modifica da parte del Governo non può più essere rinviata, perché siamo arrivati ad un paradosso: ci costringono a chiudere i Bilanci con avanzi importanti, per poi impedirci di usare le risorse di cui disponiamo in servizi e opere per i cittadini o per abbassare la pressione fiscale.”

FORZA ITALIA - Replica Alberto Ancarani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia: "L’avanzo di amministrazione che viene sbandierato infatti è con tutta evidenza niente più di un mero escamotage tecnico-contabile, per coprire perdite annuali nel bilancio. Da più di tre anni infatti il conto economico del bilancio comunale presenterebbe ingenti perdite di gestione (per limitarci al 2013 l’ordine è di circa 9 milioni di euro), perdite che non essendo il comune una società privata con scopo di lucro, se tutto fosse gestito nel migliore dei modi non sarebbero per forza da stigmatizzare".

"Il punto però - aggiunge l'esponente del centrodestra -. è che per non farle risultare come perdita, l'amministrazione comunale procede ad un gioco di “sopravvenienze attive derivanti da aumento del valore delle  immobilizzazioni”, insomma una specie di finanza creativa. Tali rivalutazioni quest'anno ammontano per l'esattezza ad 15.035.002,18 euro di cui 2.103.000,85 provengono da “allineamenti del valore patrimoniale rispetto a quanto rilevato nell’inventario dei beni immobili” e per 12.932.001,33 da “incrementi del valore delle partecipazioni finanziarie ascrivibile in gran parte alla rivalutazione del patrimonio netto di Ravenna Holding spa conseguente alla iscrizione di una riserva di  valore determinata dall’incorporazione del patrimonio di Area Asset spa in Ravenna Holding avvenuta nel 2012".

"Ora, posto che non è affatto pacifico che la rivalutazione delle partecipazioni finanziarie  possa essere considerata nel conto economico in maniera così diretta, a destare forti perplessità sono i 2.103.00,85 euro di rivalutazioni immobiliari - chiosa Ancarani -. Ora, come il nostro esperto Massimiliano Guandalini ha spiegato ieri nel corso della commissione bilancio convocata a Palazzo Merlato, con il mercato immobiliare stagnante tale rivalutazione appare incredibile se non miracolosa e dunque i casi sono due: o si tratta di beni in precedenza non censiti, oppure di rettifiche di valore. In entrambe le ipotesi, il servizio Patrimonio del Comune non potrebbe certo essere indenne da responsabilità per un'enorme inefficienza negli anni precedenti".

"Ma, a prescindere da questo, i principii contabili in vigore prevedono che tali rivalutazioni - qualunque ragione le produca – non possano passare come conto economico ma che debbano essere rappresentate come patrimonio netto - conclude Ancarani -. Non possiamo dunque condividere l'entusiasmo dell'Assessore Morigi così come non possiamo assegnare all'odiato Patto di Stabilità – su cui comunque ci allineiamo a chi ne contesta la ratio per i comuni cosiddetti virtuosi – anche colpe che non sono sue. In realtà infatti questo rendiconto, in linea con quello degli ultimi due anni certifica come l'Amministrazione comunale colpevolizzi il Patto di Stabilità per l'impossibilità di farle gestire  “avanzi esorbitanti” che tali, in realtà, non sono affatto".

CONTRO REPLICA - Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore Morigi: "E’ francamente bizzarro, goffo e patetico, il tentativo del consigliere Ancarani, supportato tecnicamente da dall’esperto Guandalini, che appare molto preparato nell’analisi dei bilanci di esercizio delle società, ma che risulta non conoscere i fondamentali di finanza pubblica,  di mettere in discussione  che i conti del Comune di Ravenna siano da ritenersi  in ordine, attraverso una lettura aziendalistica del bilancio, certamente interessante dal punto di vista accademico, ma sterile da un punto di vista concreto".

Morigi ricorda "che gli elementi fondamentali su cui si misura e giudica la gestione di bilancio un ente locale e, più in generale, di un’amministrazione pubblica, non sono certamente il MOL o l’EBIT, ma l’equilibrio finanziario complessivo, il rispetto dei vincoli del patto di stabilità ed il controllo dell’indebitamento, evidenzio al riguardo, i risultati ottenuti, ampiamente illustrati nel corso della riunione della commissione Bilancio: avanzo di amministrazione di circa 13 ml., sostanzialmente in linea con l’andamento del 2012 e degli anni precedenti,  tenuto conto dell’incidenza, fortissima negli ultimi due anni, dei vincoli  del Patto di Stabilità Interno, che costringono a limitare l’uso dell’avanzo di amministrazione pregresso, che pertanto viene riportato a nuovo; raggiungimento pieno degli obiettivi del Patto di Stabilità Interno, nonostante  il pagamento di fatture in c/investimenti alle imprese per oltre 17,5 milioni, a quasi totale estinzione di debiti maturati  nei confronti delle stesse; riduzione ulteriore dell’indebitamento per oltre 7,8 ml. Si evidenzia che l’indebitamento pro capite del Comune di Ravenna è inferiore alla metà di quello regionale e pari a circa 1/5 di quello nazionale".

Morigi ribadisce "che le risultanze del Rendiconto 2013, controllate e certificate dal Collegio dei Revisori  dei  Conti  in una corposa relazione, evidenziano  che i conti del comune di Ravenna sono assolutamente in ordine. Il resto è fuffa. Se, tuttavia,  il consigliere Ancarani ritiene che i conti del comune siano non in ordine e/o truccati, può, naturalmente, esporre denuncia alla magistratura ordinaria e/o contabile".

LA RISPOSTA - Ha replicato quindi nuovamente Ancarani: "Nella sua foga anti-Forza Italia l'Assessore Morigi esponente di un partito tradizionalmente abilissimo a dare patenti e ad attribuire attestati di competenza e di integrità salvo quando si tratti di vedere le travi nell'occhio del suo leader nazionale, si diverte a bollare di incompetenza il sottoscritto per quanto riguarda l'analisi reale del rendiconto 2013 da lei presentato al consiglio comunale per il tramite della commissione bilancio che ho l'onore di presiedere. Posto che ho ben specificato come sia inevitabile che il bilancio consuntivo di un comune non possa paragonarsi a quello di un'azienda privata, resto dell'opinione – e sul tema l'assessore non è stata in grado di smentirmi – che 15 milioni di euro di rivalutazione delle immobilizzazioni di cui 2 milioni abbondanti da rivalutazioni di beni immobili di proprietà del comune (e non si tratta di beni appena acquisiti, ma proprietà che perdurano da tempo!) possano ben definirsi “finanza creativa” e anzi siano un giochino tipico da azienda privata in crisi. Tanto più se si pensa che lo stato del mercato immobiliare è tutt'altro che florido. Insomma l'assessore al bilancio Valentina Morigi che è anche assessore al patrimonio forse non si rende conto o finge di non vedere che il servizio patrimonio, funzionalmente ad ella subordinato, nella migliore delle ipotesi funziona male, nella peggiore “lega il somaro come vuole il padrone”. Le lezioni sui fondamentali di finanza pubblica può dunque ben tenersele accompagnate dai miei migliori auguri di Buona Pasqua".

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