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Contributo straordinario per il rilascio del permesso a costruire, approvata la riduzione

L'assessore all'urbanistica ha fatto presente l'opportunità di fornire un quadro normativo definito ai richiedenti il permesso di costruire rispetto al contributo straordinario applicabile

Martedì pomeriggio il consiglio comunale ha approvato la determinazione del contributo straordinario ai sensi dell’articolo 16 (comma 4 lettera d ter del Dpr 380 del 2001) – criteri e modalità di calcolo e un emendamento presentato dal consigliere Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Sia l’emendamento, sia la delibera sono stati approvati all’unanimità.

L’assessore all’urbanistica Federica Del Conte ha relazionato sull’argomento facendo presente l’opportunità di fornire, in via provvisoria, nelle more di revisione e aggiornamento da parte della regione, un quadro normativo definito ai richiedenti il permesso di costruire rispetto al contributo straordinario applicabile per interventi in variante o in deroga agli strumenti urbanistici in vigore. Si è trattato quindi di approvare le tabelle parametriche, le modalità di calcolo e di versamento del contributo straordinario in un’ottica di riduzione dello stesso contributo per quegli interventi che presentino particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, l’assenza di consumo di suolo e/o il recupero o la sostituzione di edifici esistenti, nonché per quegli interventi ritenuti utili al rilancio dell’economia attraverso l’insediamento o l’ampliamento delle attività economiche. La discussione, che si è incentrata soprattutto sulla opportunità di ridurre l’entità del contributo straordinario per gli esercizi di vicinato e centri commerciali di vicinato nelle aree del forese, ha registrato la condivisione dei gruppi sia di maggioranza sia di opposizione.

L’incidenza del contributo straordinario è quantificata dal comune nella misura del 50% del maggior valore generato dal provvedimento urbanistico - si legge nell'emendamento presentato da Ancisi - Tale aumento di valore viene calcolato come differenza del valore venale dell’area nuda prima e dopo il provvedimento urbanistico. Al contributo straordinario quantificato si applicano le seguenti riduzioni: interventi con destinazione non residenziale escluso artigianale, industriale, Esercizi di vicinato (C1), Centri commerciali di vicinato, complessi commerciali di vicinato e gallerie commerciali (C2), (per gli interventi a destinazione mista la riduzione si applica alla sola porzione non residenziale): -50%; interventi con destinazione non residenziale di tipo artigianale, industriale, Esercizi di vicinato (C1) e Centri commerciali di vicinato, complessi commerciali di vicinato e gallerie commerciali (C2) (per gli interventi a destinazione mista la riduzione si applica alla sola porzione non residenziale): -80%; interventi con destinazione non residenziale relativi a Medio-piccole strutture di vendita (C3), Medio-grandi strutture di vendita (C4), Centri commerciali di livello inferiore (C5), Centri commerciali di livello superiore (C6), Grandi strutture di vendita (C7) e Aree commerciali integrate e/o Poli funzionali (C8) (per gli interventi a destinazione mista la riduzione si applica alla sola porzione non residenziale): -30%;interventi di trasformazione e riutilizzo di aree già urbanizzate o comunque intercluse nel territorio urbanizzato: -60%; interventi di ristrutturazione edilizia, anche con sostituzione degli edifici esistenti: -30%; interventi che prevedano la nuova realizzazione edifici che abbiano le caratteristiche di cui all'articolo 9 della direttiva 2010/31/UE (“edifici ad energia quasi zero”) in anticipo rispetto al termine del 1° gennaio 2019 previsto dalla Delibera di Giunta regionale Emilia - Romagna n. 967 del 20 luglio 2015: -30% se il titolo edilizio è rilasciato entro il 31/12/2017; -20% se il titolo edilizio è rilasciato entro il 31/12/2018. Il contributo è ridotto in proporzione alla percentuale di superficie complessiva in edifici “ad energia quasi zero” rispetto al totale realizzabile con la variante in esame.

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