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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Costa e danni da mareggiate: "Subsidenza in diminuzione"

Per quanto riguarda il ripristino, "in tempi brevissimi", delle spiagge più colpite, la Regione, sottolinea l'assessore, ha stanziato "950.000 euro per interventi di somma urgenza, alcuni già completati, altri in corso, sono poi previsti ulteriori interventi per un milione di euro per la mitigazione del rischio in altre zone colpite, benchè meno duramente".

Gli eventi atmosferici che hanno colpito la costa emiliano-romagnola il 5 e il 6 febbraio scorsi, causando danni gravi agli stabilimenti balneari e riducendo sensibilmente l’area di spiaggia utilizzabile, sono state al centro della risposta data dall’assessore alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, a una interpellanza presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Bertani e Raffaella Sensoli.

Bertani, illustrando il testo in Aula, ha chiesto quali interventi la Regione intende adottare, in tempi brevi, per la riparazione dei danni e vuole sapere quali strumenti si ritengano più idonei per consentire il ripristino delle spiagge maggiormente colpite in vista dell’avvio della stagione balneare 2015. Sul fronte della subsidenza, inoltre, il consigliere ha chiesto se ci sia l’intenzione di chiedere al Governo "di non rinnovare le concessioni di estrazione o, in alternativa, di chiedere ai concessionari di farsi carico delle spese del progetto di messa in sicurezza della costa, soprattutto nei tratti delle province di Ferrara e Ravenna".

GAZZOLO: “UN EVENTO FRA I PIÚ SEVERI DEGLI ULTIMI 50 ANNI” - Si è trattato, ha confermato Gazzolo, riferendosi alla mareggiata che ha interessato la costa, di una concomitanza di fenomeni di tale intensità (moto ondoso per vento di Bora fino a oltre 80 chilometri all’ora e raffiche a 100 chilometri, quota di acqua alta di 1, 21 metri con onde che hanno superato i 4 metri) che inseriscono “questo evento fra quelli più severi degli ultimi 50 anni”. La stima analitica dei danni "è stata avviata in seguito alla dichiarazione di stato di emergenza, dopo una prima ricognizione a fine evento. La strategia sulla cui base opera la Regione per la difesa e la gestione costiera - ha chiarito Gazzolo - è quella delineata nelle Linee guida per la gestione integrata delle zone costiere, che prevede, tra le altre misure, il ripascimento come tipologia principale di intervento, la manutenzione delle opere rigide esistenti ove necessario, la riduzione della subsidenza, il ripristino del trasporto solido fluviale per quanto possibile".

Tuttavia, “non esistono - ha aggiunto, rispondendo a un preciso quesito di Bertani e Sensoli- sistemi risolutivi” per il contenimento dell’erosione. Per quanto riguarda il ripristino, “in tempi brevissimi”, delle spiagge più colpite, la Regione, ha sottolineato l’assessore, ha stanziato "950.000 euro per interventi di somma urgenza, alcuni già completati, altri in corso, sono poi previsti ulteriori interventi per un milione di euro per la mitigazione del rischio in altre zone colpite, benchè meno duramente".

La scelta del ripascimento, ha proseguito, "comporta necessariamente una manutenzione periodica ordinaria e straordinaria ogni 5/6 anni, lasciando il tempo alle politiche territoriali di esplicare i propri effetti di riduzione della subsidenza e ripristino del trasporto solido fluviale". Per quanto riguarda il terzo intervento straordinario di ripascimento con sabbie sottomarine (il cosiddetto “progettone 3”), ha precisato Gazzolo, "in attesa della messa a disposizione dei fondi da parte del ministero (per l'intervento la soglia finanziaria minima è di circa 13/14 milioni di euro), con i 5,6 milioni di euro circa, disponibili nell’ambito dell’Accordo di programma Regione-ministero dell’Ambiente, è stato possibile effettuare importanti manutenzioni sull’intera costa realizzare due interventi innovativi: il ripascimento di Lido di Volano e la realizzazione del sabbiodotto permanente di Riccione, che non sarebbe stato danneggiato dalla mareggiata nella sua funzionalità e operatività" come paventato dai consiglieri.

L’ultimo rapporto di Arpa, inoltre, ha ribadito l’assessore, ha evidenziato una “prevalente tendenza alla diminuzione della subsidenza” nel periodo 2006-2011 con un abbassamento medio di circa 4 millimetri all'anno, sostanzialmente dimezzato rispetto agli anni 2002/2006. Persistono, tuttavia, alcuni punti critici lungo il litorale ravennate, soprattutto nel tratto tra Lido Adriano e la foce del Bevano. "Per contrastare in quest’area il fenomeno indotto dal prelievo di gas dal sottosuolo è stato avviato - ha chiosato - un progetto sperimentale di re-iniezione di acque di strato nelle unità geologiche profonde” di un giacimento con risultati preliminari incoraggianti, "anche se ancora è presto per osservare effetti apprezzabili di diminuzione dei tassi di subsidenza".

BERTANI: “SPINGERE SULL’ACCELERATORE PER IL RIPRISTINO DEI DANNI E CONTRO LA SUBSIDENZA” - Una risposta "esaustiva", ha affermato Bertani in sede di replica, "ma che non chiarisce i tempi di risoluzione dei problemi, sia sul fronte dei danni causati dalle mareggiate, sia per quanto riguarda il fenomeno della subsidenza e delle correlate politiche sulle attività estrattive (e dei relativi fondi per la mitigazione dei danni) che, nella risposta, non si chiarisce se siano più o meno favorite dalla Regione". Ritardi anche sul ‘progettone 3', ha concluso, "tanto che si parla già di rimandarlo al 2016".

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