Cuperlo lancia il suo sostegno a Orlando: "L'unico capace di far ripartire il Pd"

Lunedì Giovanni Cuperlo è arrivato a Ravenna per un incontro pubblico, a cui ha partecipato il portavoce del comitato "Ravenna per Orlando" Alberto Pagani.  La presenza dell'onorevole si inserisce infatti nel quadro delle iniziative del comitato che sostiene in provincia la candidatura del guardasigilli a segretario nazionale del PD e che, in vista delle primarie del 30 aprile, ha invitato Cuperlo a confrontarsi con gli elettori riguardo alle motivazioni profonde che lo hanno spinto a sostenere, sin dalla sua discesa in campo, la candidatura di Andrea Orlando.

Così il deputato ha contestualizzato il suo sostegno alla mozione del guardasigilli: "Siamo beneficiari ed eredi di una storia che non possiamo permetterci di non portare avanti. La sinistra deve innovare se stessa e le soluzioni che indica. Quando quella innovazione insegue ricette della destra, la sinistra perde il legame col suo popolo. Il futuro per l'Italia non può che passare per la ricostruzione di un campo di centrosinistra. Si guardi alle ultime amministrative: dove ci siamo presentati con questo schema, abbiamo vinto. Dove invece abbiamo percorso altre vie abbiamo perso. In 8 anni abbiamo perso un quarto della nostra produzione nazionale, sono raddoppiati gli italiani sotto la soglia di povertà e la classe media non ha retto l'urto della crisi, vedendo scendere la qualità della propria vita. E quando in una famiglia il tenore di vita cambia in peggio, cambiano anche il modo di pensare e il rapporto che quella famiglia ha con la sinistra e con la società. Questo rapporto peggiora se la sinistra non è in grado di dare le risposte che la società si aspetta, che così comincia a pensare che la sinistra non sia più il suo interlocutore. Bisogna chiudere il ciclo di questi anni, rimettendo al centro le proposte, i valori le idee e le coerenze che possano ricostruire quel rapporto di fiducia e quella connessione sentimentale, che ci permetta di dire chiaramente chi vogliamo rappresentare come Partito e dove vogliamo portare la nostra comunità".

"Come ha detto Papa Francesco, il Pastore deve portare con sé l'odore del suo gregge; allo stesso modo una guida politica deve essere portatrice dell'odore della propria comunità, nella quale questa possa riconoscersi - ha proseguito Cuperlo - Abbiamo fatto cose importanti in parlamento. Se mi viene chiesto: le hai fatte tutte giuste? Io rispondo no. Ma anche gli altri, non le hanno indovinate tutte. Davanti a un'affluenza alle regionali in Emilia Romagna sotto al 40% o davanti alle sconfitte ai ballottaggi delle amministrative, il centrosinistra non può non fermarsi per interrogarsi e correggere il tiro. Dobbiamo ricostruire il dialogo con quei pezzi di società che abbiamo perso per strada e allo stesso tempo dobbiamo evitare derive che portino una comunità politica a ridursi a un comitato elettorale permanente, oggetto di conte e di mero esercizio di potere. Il 30 aprile è in gioco la realizzazione della vocazione più profonda, che sta all'origine della nascita del Partito Democratico, ovvero quella di farne il fulcro ed il perno di quel centrosinistra più grande di noi, che possa farsi progetto di governo, che ci rimetta in asse e in sintonia con l'Italia e in Europa; un progetto che serve non tanto a noi, quanto a chi verrà dopo di noi".

"Per questo oggi vi chiedo e vi propongo di sostenere Andrea Orlando nella sua candidatura alla segreteria - ha concluso l'onorevole - La sua figura è un punto di equilibrio, e l'unica capace oggi di mettere in sicurezza il progetto del PD. Stimo Orlando, è un amico. Penso che assieme a lui e ad altri dobbiamo immaginare la discontinuità più netta con questi anni che hanno visto il leader del Pd rompere l`unità del Paese, del suo campo, del partito. Vorrei che fossimo capaci di unire tutte le forze che pensano ad un`alternativa, non solo possibile ma necessaria. Tutte".